“La vita non è un film di Doris Day: commedia esilarante.
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- Categoria: Teatro
- Pubblicato Lunedì, 16 Dicembre 2013 20:19
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Trieste - Esilarante commedia sul palco del Bobbio a Trieste, sabato 14 e domenica 15 dicembre. “La vita non è un film di Doris Day” interpretato “en travesti” da Claudio de Maglio nei panni di Amalia, Massimo Somaglino in quelli di Augusta e Claudio Mezzelani in quelli di Angiolina, ha divertito e fatto riflettere, come spesso accade quando l'ironia di una sceneggiatura è tagliente, sarcastica, mai scontata. Tre donne settantaquattrenni, amiche da sempre, si incontrano nella casa di campagna di Amalia fra natale e capodanno. Le tre donne hanno tutte vissuti molto diversi e caratteri ancor più dissimili.C'è Angiolina, dolce e un po' tonta; Amalia (ex attrice teatrale), egocentrica e fragile ed infine Augusta, forte e determinata, ai limiti del cinismo.
Gustosissimi i battibecchi tra le tre, che si trovano a discutere un po' su tutto, come spesso accade, quando, durante le feste, ci si ritrova in famiglia e risalgono in superficie dissapori antichi e irrisolti. Nella loro consuetudine, ormai decennale, a rincontrarsi durante il periodo Natalizio si scambiano battute taglienti sugli eventi passati, sui figli che non chiamano mai, sulla scelta dei regali di natale. La tensione, nel loro discorrere, sale gradualmente sino a portarle allo scontro fisico nel quale trovano una conclusione, aiutandosi infine, nei problemi economici che come in un effetto domino attanagliano tutte e tre le protagoniste. C'è una disputa, infatti, sulle case in cui abitano, che la più cinica, Augusta, intende togliere ad Amalia, che trovandosi in difficoltà e non volendo entrare in una casa di riposo, si rifà sulla più debole, Angiolina. Lo scontro fisico esercitato con un guantone da boxeur, regalo di natale di Augusta ad Amalia, restituisce alle anziane signore i veri sentimenti di amicizia che provano vicendevolemente, e le riporta a prendersi cura di se stesse e delle amiche.
Applausi ripetuti per questa commedia che grazie alle sfumature grottesche del travestimento, nonché alla bravura dei protagonisti, riesce a divertire con una “profonda leggerezza”.