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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Al Teatro Nuovo Giovanni da Udine "La fantastica avventura di Mr. Starr" di Lillo e Greg

Al Nuovo Giovanni da Udine

Udine - Artisti poliedrici, comici apprezzati sul piccolo e grande schermo, nonché sulle frequenze radiofoniche, Lillo & Greg confermano ancora una volta il loro talento, anche a teatro: “La fantastica avventura di Mr. Starr”, il nuovo e ultimo spettacolo del duo, andato in scena al Teatro Nuovo Giovanni da Udine lunedì 26 gennaio, ne è la più limpida (e divertente) dimostrazione.

Per l’occasione la veste è del tutto particolare: il secondo seguitissimo appuntamento di teatro comico condiviso a Udine tra le stagioni di Teatro Contatto e del Teatro Nuovo non è semplicemente un classico dialogo a situazioni, ciò che sorprende è la cornice fantasy che racchiude il dipinto umoristico, a tal punto che i ringraziamenti finali a Steven Spielberg non stonano poi così tanto.

Mr. Starr è l’uomo qualunque, impegnato nella vita di tutti i giorni, pragmatico e senza troppe ambizioni. Nel giorno del suo cinquantesimo compleanno un libro lasciatogli in dono dal nonno archeologo sconvolgerà la sua esistenza, sommario di un viaggio allucinante. Un itinerario alla ricerca della verità su sé stesso, il prescelto da una razza aliena che avrebbe colonizzato la terra al tempo dei Sumeri.

La linea del tempo diventa una circonferenza, i piani dello spazio si sovrappongono, intersecandosi l’un l’altro per l’infelice sorte del protagonista. Presente e passato si sdoppiano, si uniscono, si mesciano; le dimensioni non sono più solo tre, ma nemmeno quattro, forse cinque, addirittura sei.

Mr. Starr, Ulisse smarrito nel Mar Egeo del tempo e dello spazio, cerca di compiere il suo destino, o forse di sfuggirvi.

L’opera, dalla penna di Claudio Gregori, non vuole tuttavia esaurirsi in un’ambizione di science fiction, la quale anzi alle volte pare troppo estremizzata e dispersiva per il contesto in cui è proposta, ma riserva al suo fulcro la comicità dissacrante dei suoi protagonisti, con battute pungenti e situazioni in cui il paradosso nel no sense è davvero apprezzato.

E tuttavia tra le grandi macchie del dipinto sulla giornata di Mr. Starr c’è ancora spazio per alcune sfumature sul grande tema dell’aldilà e della religione latu sensu, per chiedere e chiedersi quale sia la (o le) giusta strada da seguire.

Di particolare rilievo sono, infine, le scelte scenografiche tendenti al metateatro, con due megaschermi a proporre non solo gli sfondi immobili dei dialoghi, ma a fungere essi stessi da palcoscenico: un’esperienza coinvolgente, tenue ma sapiente spago di collegamento tra cinema e teatro.

(Gabriele Franco)

Al Bon di Colugna rivive il mito di Spagna '82 con il racconto di Mario Sconcerti

Al Bon di Colugna rivive il mito di Spagna '82

Colugna (Ud) - Nel grande "libro dei miti" che accomuna tutti gli italiani, un capitolo centrale è legato sicuramente ai Mondiali di calcio del 1982. Chi non ha mai visto o rivisto le immagini storiche di quel torneo indimenticabile, come l'urlo di Tardelli dopo il secondo gol nella finale contro la Germania Ovest? O la partita a carte sull'aereo di ritorno in Italia tra Bearzot, Causio, Zoff e Pertini? 

Il "Mundial" è una di quelle storie che hanno ispirato mille forme diverse di arte, tra cui la letteratura. E "Il Racconto dell'Italia" del grande giornalista sportivo Mario Sconcerti ne è un quadro emozionatissimo, da cui è stato tratto lo spettacolo teatrale "Io dico che domani Italia vince", prodotto dall'Associazione Variabile e diretto da Giuseppe Passioni. Andato in scena ieri pomeriggio al Teatro Bon di Colugna nell'ambito della rassegna "Le domeniche al Bon", è stato un tuffo in quei giorni di calcio indimenticabili. 

Sul palco tre personaggi: lo stesso Passioni, voce narrante i capitoli del libro; Raffaella Adani, che incarna i pensieri, la coscienza, le paure della spedizione azzurra in Spagna; e Riccardo Mattei, nei panni del tipico giornalista dell'epoca, prontissimo a criticare la Nazionale ma alla fine lesto a salire sul carro dei vincitori. E insieme a loro la poesia senza fronzoli di Sconcerti, che esce dai fogli e prende vita lì, davanti a tutti, e va oltre le piaghe del tempo. Oltre alla voce del "maestro" Bruno Pizzul.

Il racconto inizia da qualche giorno prima del Mondiale, dall'ennesima grigia prestazione a Braga degli azzurri. Tutti muovono polemiche all'allenatore friulano, dicendo di aver portato con sé giocatori ormai finiti, soprattutto puntando il dito contro la scelta di Paolo Rossi, di ritorno dalla squalifica per calcio-scommesse. E l'inizio dell'avventura si sintetizza nel clima del momento in Galizia, regione dove risiede la squadra italiana: non finisce più di piovere. La Nazionale passa, comunque, il girone senza vince nemmeno una partita e le critiche non finiscono più.

Parallelamente ai risultati sul campo, sul palco si raccontano l'animo cupo di Bearzot, la sua cocciutagine e il mutismo di Zoff, la tensione di Rossi, la rabbia dei tifosi italiani per quel gioco così noioso e insoddisfacente. Poi, ecco la scintilla, e tutto cambia: il Brasile, gli animi che si accendono, la cavalcata inarrestabile verso la finale a Madrid. E poi tutto è storia, delirio compreso.

La narrazione di quei fatti procede di pari passo con l'andamento del gioco dell'epoca: piatta all'inizio, a tratti flebile e monotona, per poi emergere dall'anonimato e farti sentire lì, insieme a quei "rudi" di Zoff e Bearzot mentre soffrono in campo, nonostante tutto e tutti. Il teatro, soprattutto in momenti come questi, riesce ad andare oltre il concetto che sia di lui normalmene e si macchia di vita quotidiana, perfino di calcio. E i sogni rivivono, raccolti in parole che sanno di poesia. 

(Foto 3000Sport)

Barbecue. Tre uomini alla griglia. Il debutto a Orsaria per ERT

Barbecue. Tre uomini alla griglia. Il debutto a Orsaria per ERT

"Barbecue (BBQ) Tre uomini alla griglia" con Claudio de Maglio, Claudio Mezzelani e Massimo Somaglino debutta sabato 24 gennaio (20.45) a TeatrOrsaria di Premariacco, domenica 25 si replica Codroipo (Teatro Benois de Cecco) e mercoledì 28 a Palmanova (Teatro G.Modena), sempre con inizio alle 20,45.

Gli spettacoli fanno parte del cartellone ERT Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia e le prime due date sono già andate esaurite infatti c’è grande curiosità per vedere la nuova produzione dei tre attori friulani.

Smessi i panni femminili delle protagoniste de La vita non è un film di Doris Day, de Maglio Mezzelani e Somaglino (oltre che interpreti anche autori del testo) portano sulla scena le vicende di tre uomini sull’orlo della crisi d’età alle prese con domande fondamentali sul senso della vita e sulla tentazione di cambiamenti radicali.

Raccontate con i toni divertenti e surreali della commedia le vicende dei protagonisti si svolgono nell’arco di un fine settimana in riva al lago dove da giovani avevano già trascorso una vacanza da campeggiatori affrontando le prime esperienze importanti della loro vita. A lago si va a pescare e poi ci si cimenta con il rito molto gradito al mondo maschile del barbecue e nel frattempo succede di tutto dalla pesca miracolosa alle cadute in acqua alla misteriosa scomparsa dei pesci pescati in un susseguirsi di colpi di scena che mette alla prova i protagonisti, animando il confronto tra modi e stili di vita molto diversi. I ruoli si invertono e le difese vacillano, ma sono soprattutto le rispettive facciate a andare letteralmente in fumo.. Alle donne che si chiedono che cosa si raccontano i maschi quando loro non ci sono Barbecue offre l’occasione di poter dare un’occhiata alle ritualità e modalità di un universo percorso da inquietudini, ripensamenti momenti di crisi, sempre riletti attraverso la chiave del comico, dell’ironia e della leggerezza.

Dalla metaforica griglia sulla quale si sono trovati per due intensi giorni di pesca e barbecue i protagonisti usciranno trasformati.

Contributi video di Andrea Mezzelani, musiche di Vincenzo di Francesco, produzione Vettori Ultramondo. Informazioni: Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia, via Marco Volpe Udine, “Infoline 0432 224211; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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