Caffè meraviglia del Chiapas, libro che parla del caffè e non solo
- Dettagli
- Categoria: Libri
- Pubblicato Lunedì, 29 Ottobre 2012 17:40
- Visite: 1780
Fulvio Eccardi, d'origine triestina, da trentasei anni vive e lavora in Messico, luogo scelto no a caso sia per viverci sia per lavorare. Infatti, laureato in biologia, da sempre appassionato di natura e della sua biodiversità, ha scelto di svolgere la sua professione in Messico, essendo uno dei luoghi al mondo con maggiore biodiversità. Affermato fotografo a livello mondiale é anche presidente dell’Ong “Fondo de Conservación El Triunfo” che tutela la zona della Biosfera El Triunfo della Sierra Madre dello stato del Chiapas, a riprova che la sua professione di fotografo è impregnata da tanta passione, cura e impegno per ciò che fa.
I suoi progetti editoriali hanno l'intento, non solo di ritrarre immagini e momenti di quello che impressiona con la macchina fotografica, ma anche, di stimolare la riflessione e il dialogo, informando e sensibilizzando le coscienze sull'importanza, la protezione e l'uso sostenibile delle risorse naturali. Parlare al giorno d'oggi di questo è sempre più un'urgenza e noi lo facciamo dando voce a questo libro e a chi si è speso per realizzarlo.
Fulvio Eccardi ha al suo attivo tanti libri, in questo suo ultimo lavoro "Caffè meraviglia del Chiapas, Messico", ed a un decennio dall’uscita del volume "Il Caffè, Territori e Diversità", tradotto in otto lingue e con una tiratura complessiva di 20.000 copie, nasce questa matura riflessione sulla coltivazione del caffè nello Stato messicano del Chiapas, meta alla quale l’autore è tornato innumerevoli volte per scoprire e far conoscere le sue bellezze naturali. Questo libro nasce, anche, da una sinergia professionale e da un lungo rapporto d'amicizia con la Sandalj Trading Company ci racconta?
Sono amico di Vincenzo Sandalj da quasi quaranta anni e abbiamo viaggiato assieme in una dozzina di paesi per la realizzazione del nostro libro “Il caffè, territori e diversità”. Vincenzo mi ha fatto conoscere a poco a poco il mondo del caffè, che é il più importante commodity agricola a livello mondiale. Il 90% del caffè viene coltivato da piccoli produttori, molti dei quali vivono in regioni ad alta emarginazione. Il Messico è il maggior produttore mondiale di caffè organico certificato e il Chiapas é il primo produttore nazionale. Ritrattare, conoscere o entrare nel mondo del caffè é una affascinante chiave di lettura di una regione, o di un paese. Con questo libro ci siamo ritrovati a lavorare assieme e sono molto grato alla Sandalj Trading Co, che ha sponsorizzato l'edizione in italiano del libro.
In quest’opera, il grande fotografo italo-messicano, riprende con rigore un approccio che vede il caffè all’interno di un contesto ambientale, storico, scientifico e umano, riportandoci ai tratti originari di un’area del continente americano che racchiude un’enorme ricchezza e diversità naturalistica oltre che antropologica. Ci parla brevemente di questa zona del mondo per chi non la conosce?
Il Chiapas é il secondo stato messicano, dopo Oaxaca, in quanto a biodiversitá. Le mangrovie della costa hanno alberi di più di 40 metri, i più alti del Pacifico americano. Sulle montagne della Sierra Madre gli antichi boschi nubosi offrono rifugio al quetzal e al raro “pavón” (Oreophasis derbianus), più all'interno ci sono boschi caducifogli con popolazioni di tapiri, ed ancora nelle selve tropicali le perenni foglie dell'Ocote e della Lacandonia, accolgono le “guacamayas” rosse (Ara macao) ed il giaguaro, proprio in questa zona nascono i più imoportanti fiumi del Messico.
Sfogliando il libro viaggiamo in un percorso che si snoda attraverso varie regioni: da Altos alla Selva, dalla Fronteriza alla Frailesca, dalla Sierra a Soconusco ed ognuna racchiude aspetti molto diversi per la storia delle sue popolazioni in gran parte indigene, un modo, non solo per immaginare un viaggio, ma anche, per conoscere questi luoghi da un punto di vista diverso. Con quale intento è stato realizzato questo libro?
La proposta del libro é stata quella di presentare per la prima volta sei regioni produttrici di caffè del Chiapas, sei differenti territori, diversi uno dall'altro per le loro caratteristiche ambientali e culturali, ma anche per il sapore in tazza che é stato analizzato da esperti degustatori. Vogliamo così riaffermare l'importanza della diversità, affinché il caffè di questa parte del Messico non si conosca in maniera semplicistica come "caffè del Chiapas", ma con il nome e le caratteristiche di ognuna delle regioni d'origine. Pensiamo che così, un po’ alla volta, possa guadagnare il prestigio che si merita nel mercato internazionale. Dalla tazza di caffè al territorio, dalla raccolta alla produzione: un modo per far conoscere al consumatore il territorio.
Un’ultima domanda, ai giovani, non solo a quelli che hanno a cuore il loro territorio, che monito rivolgerebbe per tutelare il loro patrimonio ambientale?
In primo luogo è molto importante conoscere nella miglior maniera possibile il territorio dove uno vive. Poi capire da dove vengono tutte le cose che permettono la nostra vita... Da dove viene l'acqua che esce dal nostro rubinetto? Da dove viene la frutta, la verdura, i pesci, insomma tutto quello che mangiamo, ma anche sapere chi li ottiene o produce, e come lo fa. Conoscere bene le risorse da cui dipendiamo é forse un primo passo per incominciare a capire quello che si definisce come sviluppo sostenibile.
In occasione di TriestEspresso Expo 2012, la Sandalj Trading Company ha presentato ufficialmente l’edizione italiana e inglese del libro. La Sandalj Trading Company nasce a Trieste, uno dei maggiori porti europei del caffè e una delle capitali della cultura italiana dell’espresso. La società vanta oltre sessant’anni di esperienza nell’importazione di caffè verde da tutte le origini ed è oggi un punto di riferimento per oltre un migliaio di torrefattori in Italia e nel mondo. Nel laboratorio di assaggio della Sandalj è selezionata e analizzata un’ampia gamma di varietà di caffè e, inoltre, presso l’Accademia del Caffè istituita dall’azienda, vengono svolti corsi sull’assaggio dell’espresso e seminari su tutte le tematiche connesse a questo settore.
Il libro si puó acquistare nella Sandalj Trading Co, via Rossini 14 TS, tel 040 6767911 www.sandalj.com
"Ouzo amaro":la Grecia raccontata dal giornalista Patrizio Nissiro
- Dettagli
- Categoria: Libri
- Pubblicato Lunedì, 29 Ottobre 2012 10:17
- Scritto da Fabiana Dallavalle
- Visite: 1400
La Grecia raccontata dal giornalista Patrizio Nissirio: martedì 30 ottobre, l'ultimo libro del giornalista dell'Ansa, sarà presentato alla libreria Feltrinelli di Udine. L'appuntamento per il pubblico è alle ore 18.. La tragedia greca dalle Olimpiadi al gol di Samaras” (Fazi editore 2012) è un'occasione per capire che cosa è successo in Grecia e ascoltare il punto di vista di chi in Grecia ci ha vissuto e lavorato.
Patrizio Nissirio, nato a Roma nel 1962, è stato corrispondente dell'Agenzia di stampa da Atene, oltre che da Washington e da Londra e ora è responsabile del servizio Ansamed, l’agenzia multilingue dell’Ansa per il Mediterraneo. Dalla sua esperienza e dai suoi legami con la Grecia - parte della sua famiglia è originaria del Dodecanneso - è nato “Ouzo Amaro”, dal nome della tipica bevanda greca a base di anice.
Il libro ripercorre la “tragedia greca”, partendo dal 2004, anno d'oro per Atene, che vince gli europei di calcio e ospita gli splendidi Giochi olimpici, passando per il 2008, anno in cui è scoppiata la crisi finanziaria internazionale che avrebbe travolto la nazione ellenica; per arrivare al 2012, anno terribile per l’esplodere della disoccupazione, i suicidi di chi non ce la fa più, il rischio non ancora tramontato dell’uscita dall’euro e persino l’emergere inquietante di un partito di simpatie filonaziste. “Come si è arrivati fin qui? Quali sono le cause di questo rapido declino? La Grecia sarà in grado di rimettersi in gioco?” Cercando di rispondere a questi interrogativi, Patrizio Nissirio, restituisce un quadro completo e conciso della Grecia, fino alle recenti elezioni (con il ‘gol’ del premier Samaras e quello dell’omonimo calciatore contro la Germania agli Europei, per il tempo di un effimero e simbolico pareggio).
Ouzo amaro è disponibile in libreria e in formato ebook, parte della collana “One euro”, che l’editore Fazi ha dedicato ai temi della crisi finanziaria globale.
"Le mie cento passioni":il libro postumo di Gina Marpillero
- Dettagli
- Categoria: Libri
- Pubblicato Mercoledì, 24 Ottobre 2012 15:35
- Scritto da Fabiana Dallavalle
- Visite: 1591
Quest’anno Gina Marpillero compirebbe cent’anni. E così il suo libro inedito e postumo “Le mie cento passioni”, pubblicato da Biblioteca dell’Immagine di Pordenone, presentato ieri, al Museo Etnografico di Palazzo Giacomelli, dal professor Mario Turello, in occasione dei cento anni dalla nascita di una delle voci più fresche della letteratura friulana del secolo appena trascorso per iniziativa, del Museo Etnografico in collaborazione con la Biblioteca Civica “V. Joppi” di Udine, acquista ancora di più il sapore di una piccola e preziosa cosa. Potere della scrittura a cui l’autrice giunse a 68 anni. Gina aveva passione della vita, in tutte le sue sfumature materializzate in un numero quasi infinito di oggetti: bambole di compensato, tappeti di lana, sculture di terracotta, alberi, pianelle affrescate.
“Le manie e l’entusiasmo producono emozioni e le emozioni sono necessarie durante tutta la vita”, scrive Marpillero restituendo al lettore un Friuli ormai scomparso e tramontato, ma la cui eco rimane ancora intensa nei ricordi di chi l’ha vissuto e soprattutto nelle pagine autentiche di questa scrittrice che ha ripercorso con grazia ed emozionante allegria quasi tutto il secolo breve.“Le mie cento passioni” racconta di una giovane donna, che visse fino a 20 anni ad Arta, per poi trasferirsi a Udine dove lavorò giovanissima alla Società Filologica Friulana come segretaria, e poi di una donna entusiasta “delle cose, della gente e anche dei fatti degli altri”.
Se il suo libro più noto, che racconta proprio la sua giovinezza in Carnia, “Essere di paese”, venne edito da Mondadori nel 1980 (premio Nonino Risit d'Aur), ed è stato più volte ristampato, sicuramente quest’ultimo, come molte delle sue opere che uscirono sull’onda del successo della prima, tra cui anche due volumi di poesia in lingua friulana, saprà arrivare al cuore dei lettori. Perché è un avvicendarsi di passioni, non passioni ed insuccessi che svelano una contagiosa attitudine a divertirsi con la vita.
Altri articoli...
- "Mio padre votava Berlinguer":l'ultimo libro di Pino Roveredo è una confessione al padre
- "Il tessitore di incubi" presentato alla Lovat
- La nuova veste de’ “La Signora Dalloway” di Virginia Woolf
- Felice, Maffei, Fagiolo, D'Aronco:sabato 20 ottobre alla Libreria Friuli, il Reading su Charles Dickens
- A Udine si presenta un saggio dedicato alla controversa figura del generale Luigi Cadorna
- L' autore di Cuore intelligente, Alain Finkielkraut a Pordenonelegge
- “Miss In Time, Ragazze Italiane”, la bellezza femminile al tempo delle Miss
- Pino Cacucci a Trieste con il suo ultimo libro “Nessuno può portarti un fiore”