La classifica settimanale della libreria Ubik di Udine: Hack e don Di Piazza in cima alla "top ten"
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- Pubblicato Venerdì, 11 Gennaio 2013 11:36
- Scritto da Redazione fvgnotizie
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Udine - Con la collaborazione della libreria Ubik, pubblichiamo la classifica settimanale dei libri più venduti. In testa troviamo "Io credo. Dialogo tra un’atea e un prete" (Nuovadimensione, novembre 2012). Margherita Hack, novantenne scienziata di fama internazionale, che si dichiara atea e Pierluigi Di Piazza, prete di frontiera sempre pronto a lottare per i più deboli, discutono e si confrontano sui valori fondamentali che orientano la vita umana e sui temi del vivere quotidiano: il testamento biologico, il degrado della politica, il potere della Chiesa, gli stili di vita, la sessualità e molto altro.
Si tratta di un libro interessante e ricco di spunti di riflessione che dimostra che atei e religiosi non devono obbligatoriamente pensarla in modo diametralmente opposto. Scienziata e sacerdote si scontrano ma scoprono anche di avere la stessa opinione su molti argomenti, il tutto condito con un pizzico di sana ironia.
La citazione:
Scienza vuol dire conoscere l’universo che ci circonda, le leggi che regolano il nostro corpo, il pianeta. Sapere qual è la nostra posizione nella società e nel mondo. Liberarsi da tante superstizioni e paure. […] Ho grande rispetto per la scienza e gli scienziati. L’autonomia della scienza, però, deve tenere conto di una dimensione etica affinché non diventi distruzione.
Nuovadimensione Editore è una casa editrice fondata a Portogruaro nel 1979 e si occupa di narrativa, saggistica, educazione ambientale e poesia.
Ecco la classifica al completo:
1. IO CREDO. DIALOGO FRA UN’ATEA E UN PRETE – HACK - DI PIAZZA – ED. NUOVADIMENSIONE
2. CANZONCINE DI PEPPA PIG – GIUNTI
3. STORIA DI UN GATTO E DEL TOPO CHE DIVENTO’ SUO AMICO – LUIS SEPULVEDA – SALANI
4. MADAMA SBATTERFLAY – LUCIANA LITTIZZETTO – EINAUDI
5. L’EREDITA’ – LILLI GRUBER – RIZZOLI
6. VENUTO AL MONDO – MARGARET MAZZNATINI – MONDADORI
7. ITALIANI DI DOMANI – BEPPE SEVERGNINI – RIZZOLI
8. L’OROSCOPO 2013 – PAOLO FOX – IL CAIRO
9. UNA VOCE DI NOTTE – ANDREA CAMILLERI – SELLERIO
10. IL SEGGIO VACANTE – J.K. ROWLING - SALANI
“Finestra su Parigi - L’occhio di un’insider ” , originale guida di Marinella Copat
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- Pubblicato Martedì, 25 Dicembre 2012 11:05
- Scritto da Paola Dalle Molle
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Pordenone - E’ targata Pordenone una delle novità editoriali più interessanti del momento in campo turistico, “Finestra su Parigi - L’occhio di un’insider ” scritto da Marinella Copat e uscito in questi giorni, rappresenta una delle più moderne interpretazioni delle guide alle grandi città. Indirizzi curiosi e poco noti, locali all’ultima moda, boutique e negozi, musei e cinema, giardini e parchi, tutte piccole “chicche” comprese nei percorsi parigini più autentici e originali. Un volume indispensabile per conoscere la capitale con indirizzi che possono aiutare chi va a Parigi per la prima volta e chi invece, la conosce già o chi la vive per lavoro. Indirizzi che provengono dal carnet personale dell’autrice affiancati da una breve e soprattutto utilissima descrizione con tutti i recapiti e le indicazioni utili.
Marinella Copat, pordenonese di origini ma parigina d'adozione, da più di vent’anni e per lungo tempo, ha gestito nella capitale francese un’agenzia che organizzava servizi e eventi per una clientela straniera.“ Questa guida – ha spiegato – nasce dall’idea di mettere insieme una serie d’indirizzi e dritte raccolti in tutti questi anni e che sono spesso serviti ai miei amici italiani e stranieri in visita nella capitale per vivere la città da veri parigini”. Una raccolta nata per lavoro o piacere personale ? “Entrambi direi. Un po’ per passione e un po’ per deformazione professionale m’interessa cogliere gli spunti più autentici e attuali della capitale, scoprire nuovi quartieri, tenermi informata su quello che succede nel campo dell’arte, dell’architettura, della gastronomia, dello shopping ma anche sugli aspetti che riguardano la vita quotidiana della città”.
E' una guida che si può leggere anche solo per il piacere di conoscere la città sotto un aspetto autentico, per sognare, informarsi sulle nuove tendenze culturali,in fin dei conti, sono tutte quelle caratteristiche che messe insieme danno un’idea di ciò che fa di Parigi “Parigi” “. Marinella Copat dal 2011 tiene un blog a complemento della guida stessa: www.finestrasuparigi.com.
La guida “Finestra su Parigi” si può acquistare alla Libreria “Quo vadis?Libreria del Viaggiatore “ , che si trova in via Brusafiera 16, a Pordenone (www.quovadislibris.com) e da fine gennaio, direttamente online su Amazon.
Paola Dalle Molle
Il manoscritto “Un Voyage à Résia”: una nuova pietra miliare dell’etnomusicologia
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- Pubblicato Martedì, 18 Dicembre 2012 19:32
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Udine – Il volume “Un Voyage à Résia” Il manoscritto di Ella Adaïewsky del 1883 e la nascita dell’etnomusicologia in Europa, appena pubblicato dalla prestigiosa casa editrice lucchese L.I.M. verrà presentato giovedì 20 dicembre alle ore 17 nel Salone di Palazzo Belgrado a Udine all’interno di Highlights 2002/2012, la manifestazione che celebra il decennale dell’Associazione Musicale Sergio Gaggia di Cividale del Friuli presieduta dal maestro Andrea Rucli.
La pubblicazione del manoscritto Adaïewsky, con il testo originale francese e la traduzione italiana, era un evento molto atteso dopo che Elsa Geiger, figlia di Benno Geiger, nipote prediletto di Ella, aveva ritrovato e regalato nel settembre 2009 al prof. Principe – già attento depositario del percorso esistenziale e letterario di Benno, indissolubilmente legato a quello della zia –, il corposo volume manoscritto in cui la compositrice, pianista e musicologa russa aveva annotato in modo scientifico testi e musiche di canti e danze della minoranza etnica della Val Resia. Risultato della sua passione e dei suoi studi sulla musica popolare, il manoscritto Un voyage à Résia era verosimilmente la bozza per una pubblicazione (mai avvenuta) specifica sui suoi viaggi in Val Resia. In esso si trovano le sue trascrizioni dei canti e dei pezzi strumentali, tutta la sua ardita teoria armonica e ritmica, le sue ipotesi sulle possibili derivazioni della tradizione resiana, non ultima una filiazione carsica e dal canto greco antico. Il tutto con numerose descrizioni liriche ”in diretta” del magico mondo della valle di 130 anni fa.
La Val Resia è stata da sempre considerata in Friuli un’isola linguistica di estremo interesse e con tradizioni musico-coreutiche assolutamente peculiari, una perla da conservare e tramandare con tutto l'impegno possibile. La conoscenza dei canti, delledanze, dei costumi e delle tradizioni resine del XIX secolo risulta pertantofondamentale per lo studio e la comparazione con l’attuale folclore musicale resiano.Non a caso il recupero dell’opera congiunge, nei saluti del libro, Regione, Provincia, Comunità Montana, Comune di Resia e Associazioni culturali resiane.
Il volume si annuncia però soprattutto come una autentica nuova pietra miliare nel campo dell’etnomusicologia. Come sottolinea Guido Zaccagnini nel suo saggio introduttivo, è importante apprezzarne “lo stupefacente dato pionieristico” (la nascita dell’etnomusicologia è convenzionalmente fissata al 1884, un anno dopo le prime esplorazioni della Adaïewski), ma sono specialmente “l’attendibilità, la quantità e la valenza dei materiali documentari contenuti nelle pagine di questo libro” a valere alla studiosa “quel definitivo riconoscimento di cui le storie della musica e dell’etnomusicologia le sono ancora debitrici”.
Alcune note: Adaïewski nasce a San Pietroburgo nel 1846, Ella von Shultz Adaïewsky visse a Venezia per 25 anni, a cavallo tra XIX e XX secolo, e trascorse a Tarcento circa venti estati. In Friuli ebbe modo di incontrare il gotha dell’intellighenzia locale – personalità quali Carlo Podrecca, Giuseppina Antonini Perusini, Olga Craigher in Gabrici, Giovanni Marinelli, il professor Chiarini – insieme ad altre personalità della cultura italiana ed europea, fra cui il linguista polacco Jan Baudouin de Courtenay, che vi soggiornavano. Come i recenti studi dell’Associazione Gaggia hanno ampiamente messo in luce, Adaïewsky fu una donna davvero straordinaria. Principe la presenta “musicista di altissima classe, pianista capace di percorrere con sicurezza da dominatrice il lascito strumentale più arduo, compositrice di rara cultura e di signorile versatilità, e infine musicologa ed etnomusicologa probabilmente unica nel suo genere in tutta la storia d’Europa.”Agamennone ne sottolinea la “personalità singolare e precorritrice, nell’Europa della belle époque”, definendola addirittura una “europeista” ante litteram, “consapevole che l’Europa stessa non finisce sul limes danubiano, né, tanto meno, su quello renano, ma si estende ad abbracciare popolazioni, lingue e culture, che ancora oggi appaiono relegate ai margini di un lento, deludente e faticosissimo processo comunitario…”.
Con questo sforzo editoriale l'Associazione Gaggia corona un settennale impegno di ricerca, approfondimento e riproposta di musiche e scritti di Ella Adaïewsky: un lavoro paziente e capillare, apprezzato e offerto più volte nei suoi stadi di avanzamento da Radio 3 Suite, sulla terza rete radiofonica Rai, e dai massimi organi della stampa specializzata.
Saranno presenti il presidente della Provincia Pietro Fontanini, l’assessore Elena Lizzi e il sindaco di Resia Sergio Chinese. Interverranno Febo Guizzi, ordinario di Etnomusicologia all’Università di Torino, il prof. Giuseppe Frappa e Umberto Berti, che hanno collaborato alla realizzazione del libro. Fra gli altri massimi specialisti del settore che hanno contribuito con saggi introduttivi o critici vi sono Quirino Principe, Maurizio Agamennone, Liliana Spinozzi Monai.
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