L'editore Giovanni Santarossa della Biblioteca dell'Immagine presenta il progetto "Il Friuli, la nostra casa"
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- Categoria: Libri
- Pubblicato Lunedì, 17 Dicembre 2012 16:18
- Scritto da Redazione fvgnotizie
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Udine - Un’opera monumentale, il disvelamento dell’antica geografia della Piccola Patria cosí come la delinearono e definirono per la prima volta i topografi francesi al servizio di Napoleone Bonaparte. Le tracce della storia in 530 mappe, paese per paese, borgo per borgo.
È il contenuto de “Il Friuli, la nostra casa”, un’antologia illustrata che l’editore Giovanni Santarossa ha dato alle stampe e che presenta mercoledí 19 dicembre, alle 17, nel palazzo della Provincia di Udine, ente che ha contribuito al progetto insieme con la Filologica friulana, la Fondazione Crup, Il comitato regionale dell’Unione delle Pro loco, Livenza viaggi e Gls.
Il volume è firmato da Roberta Corbellini e Giuseppe Bariviera. Ecco come Giovanni Santarossa descrive l’immane lavoro affidato agli storici: "L’archivio di Stato di Udine conserva, con cura, parte importante dei documenti della Storia del Friuli. Conserva anche un lavoro impressionante e incredibile compiuto da pochi uomini agli inizi dell’Ottocento. Uomini che a piedi e a cavallo, sotto la pioggia e il sole, cucinati dal caldo o congelati dal freddo hanno percorso metro per metro la nostra terra. Su ordine di Napoleone hanno mappato e poi disegnato campi e case,chiese e strade,ruscelli e fiumi, orti e giardini, viottoli e boschi".
"Usando colori dai rossi ai verdi,dai celesti ai gialli hanno "fotografato" dall’alto piccoli borghi e grandi città. In pochi anni, dal 1810 al 1821, questi uomini hanno compiuto un vero e proprio miracolo. Lavoro utile a Napoleone per conoscere il territorio e dispiegare l’esercito, utile per conoscere le proprietà e tassarle e utile per i grandi lavori da farsi quali strade, argini e altro ancora".
"Da questo lavoro ripreso dagli Austriaci nasce il moderno catasto. Ma a noi interessa entrare con tutti i sensi dentro le mappe. Gli occhi corrono subito a vedere quella mappa che racconta ogni nostra singola storia. Dentro la mappa la storia piccola o grande della propria famiglia. Ecco la casa lasciata in eredità,ecco il campo, ecco la Chiesa dove ci siamo sposati. Ecco quella piccola strada che porta fuori dal borgo e ci porta in campagna e allora pare uscire dalla mappa l'odore della terra e quel ricordo di lucciole cosí care a Pasolini".
"Ma non basta, perché il volume ci consente di capire che cosa abbiamo fatto e come abbiamo trasformato la nostra terra e quanti peccati sono stati perpetrati. Dove abbiamo violato la terra e dove invece, per nostra fortuna, l’abbiamo rispettata".
"Pagina dopo pagina troviamo borghi e paesi mantenuti nel loro antico splendore ma anche borghi e paesi dove abbiamo agito in maniera insensata. Possiamo vedere se i fiumi li abbiamo modificati e come siamo intervenuti nei centri storici".
"Da Adegliacco a Zugliano sono presenti i 254 Comuni censuari del periodo napoleonico. Tra questi piccoli insediamenti dimenticati oramai da tutti che riprendono a vivere la loro piccola storia nella grande storia".
"Continuare a scrivere può togliere il gusto di andare in libreria a sfogliarlo, a noi pare una bella impresa averlo fatto e consigliarvelo e consigliarlo anche ai nuovi o vecchi amministratori che presi dalla voglia di fare e strafare considerano i centri storici modelli sui quali giocare. Provate a vedere tutte le mappe di Udine per rendervi conto di quanta raffinata intelligenza esisteva. Ritornare alla cura della nostra terra può, forse, costituire la vera modernità".