A Casa Zanussi si presenta "Madame Ba", romanzo africano dello scrittore francese Erik Orsenna
- Dettagli
- Categoria: Libri
- Pubblicato Lunedì, 25 Febbraio 2013 10:40
- Scritto da Redazione fvgnotizie
- Visite: 1303
Pordenone – Si parte dalle definizioni rigide e schematiche di un modulo per l'immigrazione, e si arriva al mondo ricco e complesso di un'identità personale e collettiva raccontata da una donna del Mali: questo il nucleo d’ispirazione del romanzo “Madame Ba”, estrosa narrazione dello scrittore parigino Erik Orsenna.
Il libro sarà al centro del penultimo appuntamento di “Europa-Africa, andate e ritorni”: letture e riflessioni da grandi voci della narrativa internazionale, iniziativa promossa dall’Irse (Istituto regionale di studi europei) di Pordenone, con il coordinamento di Stefania Savocco.
Così, martedì 26 febbraio, alle 15.30 nell’Auditorium centro culturale Casa Zanussi di Pordenone, ideale protagonista dell’incontro sarà una cinquantaseienne insegnante del Mali – Madame Ba, appunto – che per ritrovare il nipote preferito chiede un visto d'ingresso temporaneo in Francia. Il visto, tuttavia, le viene rifiutato.
E Madame Ba decide di rivolgersi direttamente al "Signor Presidente della Repubblica francese delle armi, delle leggi e degli aeroporti", trovandosi a rispondere alle asciutte domande anagrafiche del formulario ufficiale 13-0021.
La sua sua travolgente personalità non può essere imbrigliata nelle fredde e burocratiche caselle di un modulo e a ogni voce Madame Ba risponde con la sua voce, raccontando così storie della sua vita, della sua gente e del suo Paese.
Madame Ba è un romanzo che assume la forma di una risposta fluviale, orgogliosa e ostinata, un invito a un ascolto paziente e appassionato di un mondo altro. "Che cosa sa del deserto chi guarda soltanto un granello di sabbia?", si domanda Madame Ba di fronte all'ottusità analitica occidentale.
Eppure un continente intero si specchia nell'esistenza e nelle storie di questa donna fiera e battagliera, tanto da far dire all'avvocato che trascrive il racconto in prima persona della protagonista: "Lei m'insegna l'Africa".
Uomo di legge, viaggiatore curioso e narratore di storie, Orsenna aggiunge che “Nel libro non ho voluto affrontare la questione religiosa in senso stretto: trattare del protestantesimo, del cattolicesimo, dell'islam, delle sette, che pure sono aspetti importanti della cultura africana. M'interessava trattare di questo spirito religioso che unisce tutte le cose in Africa”.
Trattolibero, nuovo libro "Anchora spero di meglio. Racconti dell'architrave"
- Dettagli
- Categoria: Libri
- Pubblicato Giovedì, 21 Febbraio 2013 10:54
- Scritto da Paola Dalle Molle
- Visite: 1926
Pordenone - Sono tornati alla ribalta. Trattolibero, il gruppo autogestito di scrittura creativa, fondato nel maggio del 2011 al termine del secondo corso della scuola di scrittura creativa di Pordenonelegge presenta il nuovo libro: “Anchora spero di meglio. Racconti dell’architrave”, una raccolta di undici racconti ispirati ad un dettaglio architettonico di Pordenone, una scritta incisa su un architrave al numero 48 di Corso Vittorio Emanuele. E’bastato un dettaglio ricco di possibili sottointesi, un particolare trovato all’ombra dei portici della città, per aprire le porte alla scrittura e alla creatività dando vita a undici storie.
Trattolibero di cui fanno parte Patrizia Di Mascio, Luca Altavilla, Sabrina Delle Fave, Rosa Maria Fajardo, Laura Battistella, Gianfranco Corsini, Anna Canzian, Chiara Perissinotti, Giuliano Martino, Carlos Alfredo Encina, Yigal Leykin è l’isola della scrittura, dell’originalità, un approdo verso la via del desiderio di espressione. Si erano presentati al pubblico un anno fa, con la loro prima pubblicazione, una rivista che raccoglieva gli scritti di tutti gli undici elementi del gruppo, il numero zero come amavano definirlo e dove, comparivano già negli autori, tutti gli elementi che costituiscono la narrazione spiegata in un ventaglio di undici diverse interpretazioni.
Infatti, gli undici componenti del gruppo, eterogeneo come nazionalità, età e professione, uniti dalla comune passione per la scrittura, si ritrovano con il desiderio di “condividere” la scrittura che se ne esce filtrata dalle diverse personalità e sempre più capace e originale. Capaci di sviluppare un loro modo di vedere la realtà e di conseguenza, di narrare storie si erano costituiti in un “gruppo” solo un anno fa, presentandosi con la loro prima pubblicazione, una rivista che raccoglieva gli scritti di tutti gli undici elementi del gruppo, il numero zero come amavano definirlo. Oggi sono bravissimi, ancora più di allora, capaci di costruire tra l’altro un reading che in realtà è anche un piccolo spettacolo dove, la lettura dei loro racconti è la guest star, sotto i riflettori come ciascuno di loro, amici e protagonisti, in scena della “passione di scrivere” più vera che sia mai vista .
Paola Dalle Molle
Le storie degli altri con gli occhi del cuore: il nuovo libro di don Mario Vatta
- Dettagli
- Categoria: Libri
- Pubblicato Lunedì, 18 Febbraio 2013 18:58
- Scritto da Giorgio Pilastro
- Visite: 1294
Trieste - “Guardare la storia con gli occhi del cuore”. È una buona sintesi per descrivere l’ultimo lavoro editoriale di don Mario Vatta: "Il cammino accanto – Ancora buona domenica". L’ha espressa don Pierluigi Di Piazza del Centro Balducci di Zugliano (Udine) durante la recente presentazione del libro alla Casa della Musica di Trieste.
Perché la scelta di questo luogo per parlare di un libro? Perché “c’è sempre molta musica nei pensieri e nelle parole di don Mario Vatta”. Lo annota Stefano Bianchi (vicepresidente della Comunità di San Martino al Campo) nella presentazione del volume. Niente di strano, quindi. Come non è stato insolito che la serata sia stata accompagnata dalle note jazz di un trio d’eccezione: Angelo Comisso (pianoforte), Andrea Zulian (contrabbasso) e Gabriele Centis (batteria).
Somewhere over the rainbow… (Da qualche parte sopra l’arcobaleno…): la musica si intonava ai racconti ed alle storie contenute in questa nuova raccolta degli articoli scritti da don Mario Vatta e pubblicati dal giornale Il Piccolo di Trieste dal novembre 2010 al novembre 2012. Il libro è una sorta di secondo atto. Nel 2010 era uscita la prima parte degli articoli (dal 2007 al 2010): Buona domenica.
Quelli attuali sono cinquantadue annotazioni. Cinquantadue meditazioni. Riflessioni nate dall’osservazione “con gli occhi del cuore” di ciò che gli sta attorno. Gli articoli di don Mario Vatta sono “abitati da storie”. Storie semplici, divertenti, drammatiche, difficili. Come le vite delle persone che don Mario Vatta incontra in quel luogo che lui considera privilegiato: la strada. “Dalla strada ho imparato quasi tutto”, ripete spesso.
I testi del libro sono pregni di incontri: in primis con i giovani, con i bambini. Ma non solo. Sono gli incontri con tutti coloro che don Vatta chiama “la mia gente”. Incontri dove ci si ascolta, incontri che arricchiscono. Incontri veri.
Ogni brano di questo libro fa in parte storia a sé ed è anche, però, il tassello di un racconto più compiuto, che si dipana e si chiarisce lungo le cinquantadue tappe della raccolta. Non si può dare conto di tutte le storie e di tutte le riflessioni. Scegliamo uno degli ultimi articoli scritti in ordine di tempo (agosto 2012): L’utopia possibile. Un brano letto con calore ed intensità, assieme ad altri durante la presentazione, da Riccardo Maranzana.
“Perché non dovremmo poter immaginare un’umanità in grado di sostituire l’incontro allo scontro, la giustizia alla sopraffazione, la pace al conflitto distruttore? Perché non dovremmo poter sognare con concretezza la possibilità di credere che i giovani d’oggi un giorno potranno edificare un mondo nuovo, un’umanità pacifica ricca di concordia condivisa?
Mi spingo più in là e rifletto: se un mondo retto dai potenti, dai ricchi capitali, da politiche insensate e tragiche sembra ormai sprofondare in un fallimento che pare non dare margini di salvezza, forse ripartire dagli umili, dai poveri, dai semplici, potrebbe darci prospettive migliori, indicazioni sane, obiettivi di giusto sviluppo e reale benessere per tutti. È pura utopia? Buona domenica”.
Giorgio Pilastro
Mario Vatta
Il Cammino accanto. Ancora buona domenica
Lint Editoriale, Trieste, 2012
Pagg. 147
€ 12,00
Altri articoli...
- Margherita Hack e Pierluigi Di Piazza presentano il libro a quattro mani "Io Credo"
- Depressione bipolare: il libro di Antonella Gatti Bardelli aiuta a comprendere la malattia
- Libri più venduti: in testa "Eredità" della giornalista altoatesina Lilli Gruber
- I Tarocchi tra mito, storia e psicoanalisi: un incontro per saperne di più sulla divinazione
- Si parla di povertà e diseguaglianze sociali: a Trieste presentazione del saggio “Diritti in costruzione”
- In libreria "Ogni angelo è tremendo", racconto autobiografico dell'autrice triestina Susanna Tamaro
- Una serata sui Vangeli con l'autore del saggio "Religioni ieri e oggi"
- Prorogate fino al 31 gennaio le iscrizioni al concorso di poesia femminile "Elisa Buiese"