Trattolibero, nuovo libro "Anchora spero di meglio. Racconti dell'architrave"
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- Categoria: Libri
- Pubblicato Giovedì, 21 Febbraio 2013 10:54
- Scritto da Paola Dalle Molle
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Pordenone - Sono tornati alla ribalta. Trattolibero, il gruppo autogestito di scrittura creativa, fondato nel maggio del 2011 al termine del secondo corso della scuola di scrittura creativa di Pordenonelegge presenta il nuovo libro: “Anchora spero di meglio. Racconti dell’architrave”, una raccolta di undici racconti ispirati ad un dettaglio architettonico di Pordenone, una scritta incisa su un architrave al numero 48 di Corso Vittorio Emanuele. E’bastato un dettaglio ricco di possibili sottointesi, un particolare trovato all’ombra dei portici della città, per aprire le porte alla scrittura e alla creatività dando vita a undici storie.
Trattolibero di cui fanno parte Patrizia Di Mascio, Luca Altavilla, Sabrina Delle Fave, Rosa Maria Fajardo, Laura Battistella, Gianfranco Corsini, Anna Canzian, Chiara Perissinotti, Giuliano Martino, Carlos Alfredo Encina, Yigal Leykin è l’isola della scrittura, dell’originalità, un approdo verso la via del desiderio di espressione. Si erano presentati al pubblico un anno fa, con la loro prima pubblicazione, una rivista che raccoglieva gli scritti di tutti gli undici elementi del gruppo, il numero zero come amavano definirlo e dove, comparivano già negli autori, tutti gli elementi che costituiscono la narrazione spiegata in un ventaglio di undici diverse interpretazioni.
Infatti, gli undici componenti del gruppo, eterogeneo come nazionalità, età e professione, uniti dalla comune passione per la scrittura, si ritrovano con il desiderio di “condividere” la scrittura che se ne esce filtrata dalle diverse personalità e sempre più capace e originale. Capaci di sviluppare un loro modo di vedere la realtà e di conseguenza, di narrare storie si erano costituiti in un “gruppo” solo un anno fa, presentandosi con la loro prima pubblicazione, una rivista che raccoglieva gli scritti di tutti gli undici elementi del gruppo, il numero zero come amavano definirlo. Oggi sono bravissimi, ancora più di allora, capaci di costruire tra l’altro un reading che in realtà è anche un piccolo spettacolo dove, la lettura dei loro racconti è la guest star, sotto i riflettori come ciascuno di loro, amici e protagonisti, in scena della “passione di scrivere” più vera che sia mai vista .
Paola Dalle Molle