In libreria "Ogni angelo è tremendo", racconto autobiografico dell'autrice triestina Susanna Tamaro
- Dettagli
- Categoria: Libri
- Pubblicato Giovedì, 24 Gennaio 2013 10:29
- Scritto da Tiziana Melloni
- Visite: 1664
Trieste - Susanna Tamaro, la scrittrice ha venduto circa 15 milioni di copie dei suoi libri in tutto il mondo, tra cui il best seller "Va' dove ti porta il cuore", è tornata in libreria il 23 gennaio con "Ogni angelo è tremendo", edito da Bompiani (270 pagine, 16 euro). Un racconto autobiografico in cui l'autrice rivive pagina dopo pagina la scoperta di sé, con un metodo quasi cinematografico, mettendo a frutto la sua formazione presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, da lei frequentato negli anni Settanta.
Dalla nascita in una notte di tempesta nel dicembre 1957 a Trieste alla paura della bora, la Tamaro narra i difficili rapporti familiari, le sue esperienze di scuola, in una città arroccata nei ricordi di glorie passate ormai perdute. E poi gli anni romani, tra l'oro dei tramonti e il buio del terrorismo.
Finalmente svela il suo incontro con il mistero della scrittura che per lei è anche "perdita della salute e straordinario sacrificio". Un'autobiografia e un romanzo di formazione in cui l'autrice non nasconde paure e fragilità, nel suo stile tagliente e tenero allo stesso tempo.
Susanna Tamaro ha iniziato a scrivere a 35 anni in un lampo di ispirazione, come racconta in un'intervista rilasciata al "Messaggero" di Roma: "passando per Ponte Sisto, un posto di Roma che mi ha sempre attirato. Era in restauro, lo stavo attraversando quando avvenne una strana cosa. Era come se mi si fosse aperta una porta nella testa. Corsi in via del Pellegrino, c’era un tabaccaio d’angolo, comprai un quadernetto Pigna arancione e iniziai a scrivere".
Tra le sue opere: "La testa fra le nuvole", "Per voce sola", "Cuore di ciccia", "Il cerchio magico", "Va' dove ti porta il cuore", "Anima Mundi", "Tobia e l'angelo", "Rispondimi", "Ascolta la mia voce", "Il grande albero", "L'isola che c'è. Il nostro tempo, l'Italia, i nostri figli".