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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

L'Unione Sovietica negli scatti di Emmanuil Evzerichin in una mostra inedita a Torviscosa

L'Unione Sovietica negli scatti di Emmanuil Evzerichin in una mostra inedita a Torviscosa

Torviscosa - È stata inaugurata sabato 18 aprile al Cid (Centro di informazione e documentazione) di Torviscosa (Ud) la mostra “La Russia ai tempi di Stalin nelle fotografie di Emmanuil Evzerichin”, curata da Natalija Ratnikova Evzerichina e da Valerij Stigneev.

Emmanuil Evzerichin (1911-1984) è stato uno dei fotoreporter russi di spicco negli anni trenta e quaranta del novecento, famoso in particolare per i suoi scatti della difesa di Stalingrado nella seconda guerra mondiale, tra il 1942 e il 1943.

Grazie alla collaborazione dell’agenzia FotoSoyuz di Mosca, il comune di Torviscosa ha organizzato questa inedita esposizione che propone una selezione di settanta immagini, finora mai viste fuori della Russia.

Evzerichin è stato testimone delle manifestazioni ufficiali più importanti, della guerra e della vita quotidiana del suo paese, in particolare a Mosca, dove ha vissuto fin da ragazzo lavorando per l’agenzia Tass.

L’esposizione e il relativo catalogo sono disponibili in italiano, russo, inglese e tedesco. La mostra, a ingresso gratuito, sarà aperta fino al 4 ottobre, il sabato pomeriggio dalle 15 alle 20 e la domenica con orario continuato dalle 10 alle 20.

Inaugura “Essere/i Umani”: personale di Barbara Tedesco

Inaugura “Essere/i Umani”: personale di Barbara Tedesco

Trieste - Si inaugura Mercoledì 22 aprile alle ore 18.00, presso InnCentro (Trieste-Via Ponchielli, 3/B) la personale  dell’artista triestina Barbara Tedesco, intitolata “Essere/i Umani” che resterà aperta fino al 30 giugno 2015.

“Per la Tedesco  - scrive Franco Rosso nella presentazione -  la figura umana e i volti rimangono i temi prediletti della sua ricerca espressiva  che anche in questa ultima esposizione declina  coniugando espressionismo e verismo, ma  indugiando sul sintetismo e la stilizzazione: il tutto animato da una forte  energia visionaria ed emozionale che traduce, allo stesso tempo,  angoscia e stupore, dolore ed esaltazione. Barbara Tedesco  focalizza l’indagine tematica sul mondo dell’infanzia e degli affetti familiari , che diventano  il medium intelligente per portare alla luce le proprie emozioni più profonde, attraverso una figurazione spirituale , conciliando emozioni e intelligibilità , coniugando il visibile e il nascosto, la percezione e la riflessione: uno strumento visionario per parlare delle gioie intime ma anche  dell’angoscia per il futuro di tutti attraverso una riflessione pittorica che diventa  figurazione spirituale di idee”

Barbara Tedesco è nata nel 1970 a Trieste, città dove vive e opera. Ha frequentato seminari di incisione e acquerello a Venezia, mentre a Trieste ha frequentato i corsi di acqueforte con Mirella Schott Sbisà e di modellato d’argilla con Laura Modolo e per un lungo periodo è stata allieva di Paolo Cervi Kervischer. Negli ultimi anni frequenta il laboratorio BRA11 di Laura Cosmini.

Ha fatto parte del “Gruppo 78” partecipando a varie iniziative artistiche ed è stata invitata in varie colonie per artisti in Austria e Slovenia.  Ha esposto in qualificate rassegne collettive e allestito mostre personali in Croazia, a Trieste, Udine e in altre città italiane.

 

 

"Un'idea di pittura" a Casa Cavazzini, un viaggio nella pittura analitica italiana

Udine - L’idea comune che, nelle mostre di pittura contemporanea, la cosa più interessante da ammirare sia l’estintore alla parete, non è sempre sbagliata: sculture contorte, dipinti senza una forma definita, oggetti che sembrerebbero non aver alcun lato artistico spesso fanno nascere perplessità nei volti del pubblico, pronto a pentirsi di aver speso i soldi del biglietto. E anche se può sembrare di questo avviso la mostra “Un’idea di pittura. Astrazione analitica in Italia 1972-1976”, ospitata presso Casa Cavazzin dal 28 febbraio al 3 giugno, le apparenze ingannano.

Grandi opere, tra pittura e installazioni, coinvolgono lo spettatore in un viaggio attraverso la pittura analitica degli anni ’60 e ’70, firmate da grandi nomi dell’epoca come Carlo Battaglia, Enzo Cacciola, Claudio Olivieri e molti altri. Il movimento nacque in un periodo storico di grandi cambiamenti, grazie alla volontà di artisti innovativi che volevano rompere definitivamente gli schemi dell’arte accademica, per dar vita a dipinti e creazioni che coinvolgessero in prima persona chi le guarda, facendolo pensare sui loro possibili significati.

Sicuramente, davanti ai quadri e alle installazioni esposte, c’è molto da pensare. Perché presenta colori e forme totalmente diversi da quell’arte classica e abituale che possiamo ammirare in qualsiasi museo o chiesa, senza la presenza di un soggetto specifico ma puntando solo su mirati studi di colore, stesi dalla tela grezza fino ai materiali plastici. O i giochi di luce e contrasti, che scompongono le immagini, creano illusioni e figure che fanno nascere nell’animo umano i più svariati stati d’animo, dalla serenità fino a un sentito fastidio sottopelle.

L’esposizione, curata da Fabio Belloni e Vania Gransinigh, non ospita solo artisti italiani, ma anche grandi esponenti dei movimenti analitici internazionali, da quello francese a quello statunitense. Furono loro a ispirare i protagonisti nostrani di questa corrente artistica, nota anche come “pittura pittura” o “pittura pura”, e quelle loro opere mostrano allo spettatore una nuova finestra sul modo di osservare la realtà, non più rappresentandola fedelmente ma a seconda dell’animo dell’autore.

“Un’idea di pittura” si integra perfettamente con la collezione FRIAM, stabilmente ospitata al secondo piano di Casa Cavazzini, dono dei più noti personaggi dell’arte contemporanea degli anni ’70, che decisero di donare alcune loro opere al Friuli dopo il sisma del 1976. Il percorso della mostra temporanea racconta di uno stile che va controcorrente rispetto alla omologazione delle immagini, tipica della nostra società, e pone tutti noi di fronte all’intricato quesito della complessità.

(Foto Messaggero Veneto)

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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