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Gio04252024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Pierpaolo Pasolini: Casarsa, Roma, Barcellona

Pierpaolo Pasolini: Casarsa, Roma, Barcellona

Di assoluto rilievo scientifico e di espansione  internazionale la partecipazione del Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa, in stretta sinergia con la Soprintendenza Archivistica per il Friuli Venezia Giulia e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, alla mostra “Pasolini Roma”, che sarà inaugurata mercoledì 22 maggio a Barcellona  nel Centro di Cultura Contemporanea, anche con la presenza friulana del presidente Teresa Tassan Viol e del direttore Angela Felice.

La prestigiosa iniziativa, curata da Jordi Balló, Alain Bergala e Gianni Borgna, con il prezioso contributo di Graziella Chiarcossi, nasce dal lungo lavoro progettuale  e dall’entusiasmo di quattro importanti istituzioni museali europee, che appunto, accanto al Centro spagnolo con la prima tappa espositiva (chiusura il 14 settembre), saranno le sedi di tre successivi riallestimenti: la Cinémathèque française di Parigi (ottobre 2013-gennaio 2014), il Palazzo delle Esposizioni di Roma (3 marzo -   8 giugno 2014) e infine il  Martin Gropius Bau di Berlino (11 settembre 2014 – 5 gennaio 2015).

Cuore e senso della mostra, organizzata come percorso cronologico snodato tra il 1950 e il 1975, con un prologo, sei sezioni e un epilogo, è la perlustrazione articolata e dinamica del legame tra Pasolini, uomo e artista poliedrico, e la città di Roma, da lui vissuta –spiegano i curatori – come la geografia di “una grande storia d’amore, fatta di delusioni, tradimenti, sentimenti di passione e di odio, momenti di attrazione e di rifiuto, fasi di allontanamento e di ricongiunzione”. Una città che poi, per il polemista, fu un “campo permanente di studio, di riflessione e di lotta”, come un laboratorio urbano a cielo aperto in cui verificare con crescente angoscia anche i cambiamenti dell’Italia e degli italiani tra gli anni Sessanta e Settanta. Quel fondale, dunque, non fu per Pasolini solo un luogo in cui ambientare romanzi e pellicole, ma soprattutto un crocevia spaziale di esperienze e di ricreazione artistica, al punto che ne derivò la trasfigurazione  in un nuovo immaginario e in un nuovo mito della capitale, dei suoi quartieri e dei suoi abitanti, fino all’ultima grande opera incompiuta di Petrolio, capitolo finale pasoliniano di una straordinaria narrazione fantastica ed esistenziale.

Ricchissima e multiforme la documentazione che articolerà questa retrospettiva, pensata come un ideale viaggio di vita e d’arte a cui lo stesso Pasolini faccia idealmente da Virgilio attraverso la testimonianza delle sue parole scritte o dette, alle espressioni della sua opera filmica e pittorica e all’incredibile quantità di fotografie che, al lavoro o nel privato, ne hanno immortalato il corpo e l’inconfondibile volto-icona. E inoltre, data la sensibilità estetica di Pasolini e la sua competente passione per l’arte figurativa, non mancherà il cammeo di due sezioni speciali dedicate ai pittori amati: De Pisis, De Chirico, Mafai, Guttuso, Rosai e naturalmente Zigaina.

In questa incredibile galleria di materiali, provenienti dai più importanti archivi italiani (tra gli altri, il Gabinetto Vieusseux, la Cineteca di Bologna, l’Archivio Fotografico di Cinemazero), anche il Centro casarsese sarà presente con una parte del suo tesoro documentale di carte pasoliniane autografe, custodite nel Fondo Pasolini già dichiarato nel 2010 “bene di interesse culturale” e attualmente in fase avanzata di catalogazione scientifica. Accanto a due rare lettere a Ennio Flaiano del 1963 e a Jean-Luc Godard del 1967, saranno infatti esposte tre lettere dei primi anni Cinquanta alla madre Susanna Colussi, l’adorata “pitinicia” nel lessico familiare di Pier Paolo, e soprattutto il fascicolo n.2 della serie dei celebri  “Quaderni Rossi”, in parte editi nei romanzi postumi  Amado mio  e  Atti impuri.  Il libretto sarà aperto alle pagine datate 19 agosto 1947, in cui il giovane Pasolini confidava al suo  journal intime la dolorosa scoperta che il padre Carlo Alberto aveva compiuto nei suoi confronti “la più incivile delle indiscrezioni”, frugando tra i suoi diari segreti e venendo così a conoscenza del tormento omosessuale del figlio. 

 

 

Oltre trentamila le presenze a Vicino/lontano 2013

Oltre trentamila le presenze a Vicino/lontano 2013

Giunge a conclusione nella serata di  domenica 12 maggio, la 9^ edizione del Festival Vicino/Lontano di Udine – Premio internazionale letterario Tiziano Terzani, che si era inaugurata con la doppia anteprima di mercoledì scorso, nel segno di una riflessione intorno al rinnovamento del “sistema cultura” in Italia, e con l’omaggio allo scrittore e drammaturgo Miklos Hubay, nel 2° anno dalla scomparsa.

Decisamente positivo il bilancio, come hanno sottolineato nell’incontro stampa di chiusura il presidente dell’Associazione culturale Vicino/Lontano Alessandro Verona, l’ideatore del progetto Marco Pacini e la curatrice del Festival Paola Colombo: «Le oltre 30mila presenze registrate in questi giorni confermano il successo di pubblico, la grande attenzione per i contenuti sviluppati quest’anno e l’alta qualita’ del cartellone allestito a fronte di tagli di contributo, negli anni, penalizzanti. Da sottolineare il forte interesse dei media italiani per la proposta di Vicino/Lontano 2013, con riscontri importanti che hanno scandito il conto alla rovescia per l’avvio di festival e hanno accompagnato in questi giorni il suo svolgimento». Un significativo apprezzamento è stato espresso per le sinergie che si sono quest’anno consolidate intorno al festival: «In particolare il progetto teatrale dedicato a Miklos Hubay – ha sottolineato Paola Colombo – indica una via importante anche per le edizioni future e in generale per le realtà culturali sul territorio: quella, cioè, di ‘fare rete’ e ottimizzare al meglio le risorse sul campo, per costruire progetti comuni».

Soddisfazione per un’edizione che si conclude al meglio, ma anche il desiderio di guardare verso la 10^ edizione con la capacità di rinnovare la formula del festival: «Vicino/lontano si propone come un insieme di ‘dialoghi intorno al mondo che cambia’ – ha spiegato Marco Pacini – Vogliamo sentirci in sintonia con i presupposti del festival e rilanciare il percorso costruito quest’anno intorno alla cultura digitale, per farlo diventare una vera e propria sezione. Altrettanto importante sarà costruire percorsi dedicati e ‘testuali’ intorno agli autori ospiti, per valorizzare non solo il momento di incontro con il pubblico, ma anche il ‘backstage’ di riflessioni e creatività che sostanzia la scrittura di un saggio o di un romanzo».  

«E in vista della 10^ edizione – ha aggiunto Alessandro Verona – il festival intende lavorare a un progetto culturale di forte valenza regionale, consolidando la sintonia e le collaborazione avviate con associazioni, festival e centri di produzione culturale che operano sul territorio».   

Guarda al futuro anche il progetto presentato nella mattinata di oggi (domenica 12 maggio) da Andrea Bruciati, Alessandro Verona e Marco Biscione, TinaModotti.lab, legato alla grande fotografa udinese. Obiettivo è favorireuna sinergia culturale con le strutture museali facenti capo al territorio comunale e regionale nel segno della figura di Tina Modotti, protagonista indiscussa della rivoluzione modernista legata al medium fotografico, per attualizzarne l’eredità artistica e umana attraverso un concorso indirizzato a fotografe under 35 che saranno selezionate a livello internazionale mediante una open call, fra luglio e settembre. Il momento culminante sarà l’inaugurazione alla Galleria Tina Modotti, in occasione dell’edizione di Vicino/Lontano 2014, della mostra personale della vincitrice con le immagini realizzate nel corso della sua permanenza in Friuli Venezia Giulia.

Nelle giornate conclusive del festival si sono intrecciati i commenti di importanti osservatori del nostro tempo, protagonisti di Vicino/Lontano 2013: Lucio Caracciolo, direttore di Limes e geopolitologo fra i più noti, ha spiegato che «L'Europa e' l'unico continente che non riesce più a sviluppare alcuna crescita: al di là degli altri Paesi nella zona Euro, non mi stupirei se nell’arco di un paio d’anni anche la Germania  entrasse in fase recessiva. I problemi dell’Europa sono molteplici: quelli strutturali legati alla ‘moneta senza sovrano’, le questioni del calo demografico, il declino culturale e tecnologico, la difficoltà di gestire l’immigrazione nel continente. I tempi ci stanno portando verso scenari ‘nordafricani’, dimensioni sociali nelle quali  contano i poteri familiari e materiali, mentre scompare ogni forma di associazionismo civile».

«Si sono inceppati i meccanismi di selezione della classe dirigente: questo vale per il Pd, ma anche, in generale, per la società italiana – ha affermato questa mattina il filosofo Umberto Curi, fresco autore del saggio ‘Passione’, in uscita mercoledì 15 maggio per Raffaello Cortina editore – Siamo fermi anche perché i partiti italiani, a cominciare dal Pd, hanno assorbito le dinamiche ‘conflittuali’ spesso silenziandole, senza considerare che risiede proprio nel conflitto il principio motore di ogni trasformazione».

 

Magic: Mestieri Artistici Per Giovani Innovatori e Creativi: i vincitori

Magic – Mestieri Artistici Per Giovani Innovatori e Creativi: i vincitori

 

Magic,  Mestieri Artistici Per Giovani Innovatori e Creativi,  è una rassegna didattico-creativa rivolta ai giovani e nata per offrire loro la possibilità di arricchire le proprie esperienze, oltre che per conoscere e mutare lo spazio urbano in cui esse si realizzano. L’obiettivo è quello di stimolare nei giovani l'approccio creativo alla città, recuperando l’idea che tutte le arti, oggi più che mai, contano anche in termini di crescita personale e di apprendimento di un "saper fare", appunto di un’arte, e anche di un mestiere, perché “grazie a Magic la città vuole CibArti”.

Attraverso momenti didattici e formativi vengono forniti ai partecipanti gli strumenti concreti e necessari per intervenire, trasformare e ripensare la propria città. In quest’ottica, un elemento fondamentale è rappresentato dalla possibilità di mettere in rete, rendendo fruibili in modo ampio e interagente le tante e rilevanti esperienze che a Udine in questi ambiti già da tempo operano con successo, così da costituire una solida sinergia tra realtà pubbliche e private che possa rinforzarsi e durare anche al termine del progetto stesso, riunendo Enti Pubblici, Associazioni e Cooperative.

La rassegna, è strutturata intorno a quattro punti focali: le Botteghe dell'arte, ovvero stage didattico-formativi gratuiti ed aperti a tutti i giovani tra i 16 e 35 anni che a Udine vivono, studiano o lavorano; le Azioni in città: una serie di "Interventi di creatività urbana" (Icu) e "Imprevedibili esordi" (Ies), ovvero azioni artistiche di espressione e trasformazione realizzate dai partecipanti al progetto e da giovani artisti del territorio;

la Promozione delle arti giovani del territorio, attraverso il sito web per le giovani arti e il territorio, i diari di bordo con un weblog con i videoreportage delle attività di Magic in tempo reale e il Magic Prize, una premiazione-evento finale; infine i Reportage della e dalla città, progetti originali affidati ad artisti emergenti tramite artist call internazionali, con lo scopo di descrivere e di narrare la condizione giovanile a Udine, anche soprattutto per ciò che essa condivide con la condizione dei giovani nel mondo.

Il reportage vincitore della sezione immagini è LOVE IS A DUEL – GEOGRAFIE DI GIOVENTÙ, di Marcello Mariana “per l’originalità e la potenzialità di un progetto di reportage che incrocia geografia e antropologia, che unisce paesaggio e presenza umana, per la lucida articolazione di un preciso percorso di ricerca estetica, per l’evidente capacità tecnica, per la chiara consapevolezza sia e formale che sostanziale, per l’approccio maturo basato su uno stile consolidato, contemporaneo e asciutto. Per i notevoli risultati estetici presenti nel portfolio artistico, per la coerenza e la puntualità con cui l’idea di poetica si traduce nell’opera fotografica, per la capacità di unire attrazione del reale e slancio verso l'ideale”.

Nella sezione musica vinceSUONISUDINE, di Geremia Vinattieri “per l’aderenza e l’efficacia nell’interpretazione di quanto proposto dal bando, per il coraggio e la creatività nella strutturazione del progetto, unite ad un’ottima competenza musicale e più ampiamente “sonora”, per la coerenza di un percorso di ricerca giovane ma capace di cogliere molti dei nodi fondamentali dell’esperienza musicale contemporanea. Notevole anche il gusto per l’arrangiamento e la qualità assolutamente impeccabile del sound engineering”.

CHI VIENE E CHI VA, di Giulia Iacolutti  ( Nella  fotografia in alto ) e Michele Innocente è il vincitore della sezione video “per la contemporaneità del linguaggio audiovisivo che si intende utilizzare, per le competenze emerse dai curricula degli artisti, per la chiarezza con cui è stata redatta la lettera motivazionale e illustrata l’idea di reportage, per la stretta aderenza a quanto richiesto dal bando, per il modo non superficiale né banale con cui si progetta di trattare il tema della dispersione e della nostalgia tra le fasce dei giovani migranti”.

Meritano inoltre una menzione speciale per l'originalità del progetto e per le competenze artistiche evidenziate dai portfolio: Giulia Iacolutti  e Cosimo Miorelli (reportage immagini), Erika Boschiero e Dr. Neckscrubber (reportage musicale), Giorgio Simonetti e Flavio Stroppini con Monica de Benedictis (reportage video).

Le opere saranno realizzate durante un periodo di residenza a Udine nelle prossime settimane e saranno presentate nel corso della serata finale di Magic intitolata Magic Prize, l’otto giugno a Palazzo Morpurgo.

 

 

 

Bando “Sipari Furlan 2013-Contis in sene”, per uno spettacolo in lingua friulana al Giovanni da Udine

Bando “Sipari Furlan 2013-Contis in sene”, per uno spettacolo in lingua friulana al Giovanni da Udin

FONDAZIONE  TEATRO NUOVO GIOVANNI DA UDINE (GdU)

 

BANDO “SIPARI FURLAN 2013-CONTIS IN SENE”

UNO SPETTACOLO IN LINGUA FRIULANA

 

  1. Il concorso

Il GdU intende presentare nella Stagione 2013-2014 uno spettacolo in lingua friulana. Lancia il presente Bando quale via per la scelta dello spettacolo, sulla base di un progetto che disegni ogni aspetto dell’operazione.

 

  1. I concorrenti

Sono ammesse al Concorso associazioni temporanee di scopo, formate da almeno due soggetti, uno dei quali è capofila autorizzato ad agire in nome e per conto dell’associazione di scopo stessa; i soggetti riuniti in associazione di scopo sono residenti nella Regione FVG, hanno la forma giuridica di associazione culturale o cooperativa; almeno uno di essi opera nello spettacolo di prosa da non meno di tre anni.

E’ previsto un punteggio-premio per i progetti presentati da aggregazioni di più di due soggetti riuniti in associazione temporanea di scopo; il/i soggetti aggiuntivi possono non essere residenti nella Regione FVG.

 

  1. Il testo

Lo spettacolo sarà realizzato sulla base del testo in lingua friulana di racconti di uno dei seguenti autori: Caterina Percoto o Arturo Feruglio o Aurelio Cantoni. Lo sviluppo scenico rispetterà le regole drammaturgiche dei corti teatrali (di circa 15 minuti ciascuno, in totale cinque corti). Ad un narratore/lettore sarà affidato un testo di presentazione e raccordo dei corti, scritto in friulano e in italiano; il testo sarà originale, darà unitarietà alla rappresentazione e sarà utile alla comprensione dello spettacolo.

Per personaggi singoli, dove giustificato dalla vicenda scenica, è previsto l’uso di dialetti italiani o della lingua italiana (anche traducendo dall’originale friulano).

La valorizzazione dello stile dello scrittore scelto e l’attenzione, nell’elaborazione drammaturgica, all’uso della lingua friulana autentica e insieme comprensibile con relativa facilità da parte di non parlanti vengono apprezzate con un punteggio–premio.

Il taglio gioioso/comico/favolistico dell’insieme è apprezzato con un punteggio-premio.

Il progetto dello spettacolo deve essere originale; non sono ammesse riprese, nemmeno se rimaneggiate.

 

  1. Caratteristiche dello spettacolo e del progetto

La durata complessiva ottimale dello spettacolo si aggirerà sui 90 minuti primi; saranno esclusi dal concorso spettacoli di durata superiore ai 110 minuti primi.

Il progetto dettagliato dello spettacolo comprenderà come obbligatori il progetto operativo della regia e, come facoltativi, quelli della scena, dei costumi, della musica e delle luci.

Il progetto individuerà: autore della drammaturgia, autore dei testi dei corti e del testo di raccordo, regista, scenografo e attori per i ruoli principali (almeno tre), fornendo brevi curriculum di ciascuno.

L’inserimento nel progetto di un piano operativo di circuitazione è apprezzato con un punteggi–premio.

La sostenibilità economica del progetto è un requisito essenziale.

 

 

 

  1. La partecipazione al Bando

Per partecipare al Bando, i soggetti capofila devono presentare domanda via web entro il 30 giugno 2013 al seguente indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Entro i 10 giorni successivi deve pervenire al GdU, all’attenzione della dottoressa Anna Bertolo, una copia cartacea della domanda, sottoscritta dal legale rappresentante del soggetto capofila concorrente e dal regista.

Per la domanda è d’obbligo compilare il modulo informatico che verrà inviato, assieme alle tracce degli allegati, a chiunque ne faccia richiesta all’indirizzo e-mail sopra segnalato. La domanda deve essere accompagnata dai seguenti allegati:

  1. il progetto redatto seguendo obbligatoriamente la traccia fornita;
  2. almeno un racconto elaborato nella redazione drammaturgica, accompagnato dalla traccia del testo del narratore.

Il mancato rispetto di quanto richiesto nel modulo di domanda o nella traccia del progetto o l’assenza del testo di un racconto rielaborato o della traccia del testo di raccordo causano la non ammissibilità del progetto al Bando. Uguale effetto ha il mancato invio della domanda cartacea firmata.

 

  1.  Impegni in capo ai partecipanti al Bando

I partecipanti al Concorso devono essere disponibili ad assumere gli impegni che seguono – qualora risultino vincitori – nei confronti del GdU:

- sono tenuti a formare la compagnia e ad allestire lo spettacolo nel rispetto del progetto presentato;

- sono tenuti a rappresentare lo spettacolo in prima assoluta per il numero di recite poste in abbonamento presso il GdU nel periodo febbraio/ marzo 2014;

- sono tenuti a collaborare con il GdU alle azioni di comunicazione dello spettacolo.

 

  1. Impegni del GdU nei confronti del concorrente che ha presentato il progetto risultato vincente

Il GdU è impegnato ad assicurare al soggetto che ha presentato il progetto risultato vincente i seguenti riconoscimenti:

-     la disponibilità di uno spazio per le prove per 30 giornate negli orari di apertura del GdU;

  • la disponibilità del palco per tre giornate di prove e montaggio scene, per un massimo di 16 ore giornaliere;
  • la disponibilità di due tecnici del GdU (un elettricista e un macchinista) per ogni turno di servizio nei giorni di uso del palco;
  • la disponibilità di attrezzature e di materiali di proprietà per la costruzione della scena (il GdU non parteciperà invece all’acquisto di attrezzature o materiali aggiuntivi eventualmente necessari allo stesso scopo);
  • un contributo di € 10.000 (diecimila) finalizzato al compenso per il personale artistico;
  • la partecipazione all’incasso delle recite in abbonamento, al netto di IVA e costo SIAE, nella percentuale del 20%;
  • una targa a testimonianza della vincita.

Infine, il GdU sceglierà e assumerà a proprio carico l’attore/narratore per almeno una giornata di prove e per le giornate di presentazione dello spettacolo in abbonamento presso il GdU.

Gli impegni complessivi del GdU (in denaro e in servizi) ammontano a circa € 25.000.

 

  1. La Giuria, il verdetto

La Giuria sarà composta da eminenti personalità della cultura friulana, esterne al GdU.

La Giuria formerà una graduatoria dei progetti assegnando un punteggio, entro limiti dati, ai singoli parametri di valutazione indicati nel seguito. I concorrenti dei progetti che occuperanno i primi tre posti in graduatoria saranno resi pubblici. Vincitore sarà proclamato il progetto che otterrà più punti.

La proclamazione avverrà durante un piccolo evento pubblico presso il GdU, alla presenza della stampa, entro il 31 luglio 2013.

Il verdetto della Giuria è insindacabile. I concorrenti, con la presentazione della domanda, accettano il presente Bando, e specificatamente questa clausola.

E’ facoltà della Giuria non proclamare un vincitore, qualora non ritenga raggiunto un livello qualitativo sufficiente.

 

  1. Parametri di valutazione

           PARAMETRI                                                                                PUNTI

           di valutazione                                                                 a disposizione di ciascun Giurato                

  1. .    Testo di raccordo per il narratore/lettore                                        da 1 a 5

(appropriatezza, efficacia/semplicità nel raccordare, …)

  1.     Drammaturgia (trattamento) dei singoli racconti                            da 1 a 5

      (facilità d’approccio a tema/ambiente/personaggi, compiutezza,…)

  1.     Drammaturgia dell’insieme                                                             da 1 a 3

(linearità di andamento, chiarezza del disegno, …)

9.4.          Progetto di regia                                                                               da 1 a 7

(coordinamento d’insieme tra le parti a leggio e le parti d’azione teatrale,

 uso inventivo degli elementi scenici fondamentali di luce, spazio, movimento, …)

9.5.          Scelta attori                                                                                       da 1 a 5

(personaggio vs curriculum attore, …)

9.6.          Premio per aggregazione di più di due soggetti nel progetto           da 1 a 5

9.7.          Piano di circuitazione dello spettacolo                                             da 1 a 4

9.8.          Lingua friulana autentica e facile da capire                                      da 1 a 4

9.9.          Taglio gioioso/comico/favolistico dello spettacolo                          da 1 a 9

10.9.        Punti ulteriori a disposizione di ciascun Giurato                              da 1 a 3

 

  1. Convenzione fra GdU e vincitore

Per maturare il diritto ai riconoscimenti promessi, il vincitore dovrà sottoscrivere con il GdU, entro una settimana dalla proclamazione, una Convenzione che formalizzi, precisandoli e completandoli con le clausole d’uso, gli impegni di cui ai precedenti punti 6. e 7. consentendo al Teatro di inserire lo spettacolo nella Stagione 2013-2014.

Qualora il vincitore si sottragga alla firma della Convenzione nei tempi previsti, il GdU ha facoltà di stringere il medesimo patto con un diverso concorrente.

Con la Convenzione saranno regolati anche i diritti di pubblicazione del testo vincitore e rappresentato, e quelli di ulteriori utilizzi dello spettacolo.

 

Udine, 16.04.2013

T. Mizzau

Presidente Fondazione teatro Nuovo Giovanni da Udine

 

 

 

Arearea: la festa per i vent'anni della Compagnia udinese

Arearea: la festa per i vent'anni della Compagnia udinese

"No dance no party". Arearea, storica compagnia udinese di danza contemporanea, fondata da Roberto Cocconi nel 1992,  festeggia i suoi vent'anni di vita, con una grande "reunion" dei suoi danzatori, collaboratori e amici. Sabato sera, allo "Studio" , sede della Compagnia,  una grande festa con "dj set" e un' asta benefica con tanto di battitore, l'attore Massimo Somaglino, per un simbolico scambio di ricordi tra artisti e amici presenti.

Roberto Cocconi, anima di Arearea,  inizia a danzare ventenne, con la compagnia Teatro e Danza la Fenice di Venezia, diretta da Carolyn Carlson, e continua con la fondazione del gruppo "Sosta Palmizi",  insieme ad alcuni dei più importanti nomi della danza italiana. Poi Arearea, per non disperdere quanto fatto e portare la danza contemporanea in Friuli. Ora il nucleo stabile del gruppo e' composto da  Cocconi, Marta Bevilacqua e Luca Zampar, entrambi formatisi presso l'Accademia Isola Danza, diretta da Carolyn Carlson e Valentina Saggin, formatasi presso il corso biennale Scritture per la danza contemporanea diretto da Raffaella Giordano.

 "Nella compagnia sono passati una quarantina di artisti, spiega il coreografo, danzatore e medico, Cocconi. Molti di loro sono all'estero dove danzano, altri sono rimasti qui e lavorano nella formazione e in ambito teatrale." Arearea, (il nome viene da un quadro di Gaughin), articola il suo lavoro nella doppia dimensione dello spettacolo teatrale e della performance negli spazi del quotidiano.  "Vent'anni fa, continua Cocconi, le possibilità di assistere a spettacoli di danza contemporanea, qui da noi,  erano rarissime.

 Dal 2007,  la Compagnia e'sostenuta dal Ministero per i Beni e le Attività culturali del Dipartimento dello Spettacolo dal vivo, ed e' nella regione Friuli Venezia Giulia, che lo sostiene con contributi, fin dal suo inizio,  l'unica realtà professionale che opera nel campo della produzione di danza. Per quest'anno, conclude il coreografo, abbiamo in programma 600 giornate Empals di lavoro e quaranta spettacoli con borderò. La nostra risposta alla crisi e' fare e portare la danza alle persone che in tutti questi anni ci hanno seguito. "

Non e' mancato, nel corso della serata,  l'omaggio dei primi danzatori di Arearea, (età media 50 anni), che  hanno riproposto una coreografia tratta da "Lilium",  prima produzione della Compagnia. Non un "amarcord", ma la dimostrazione che la buona danza, mantiene giovani.

Fabiana Dallavalle

 

L'inferno di Tommaso Cerno e l'Homo eroticus di Maffesoli a Vicino/lontano 2013

L'inferno di Tommaso Cerno e l'Homo eroticus di Maffesoli a Vicino/lontano 2013

Il nostro tempo “tribale”, intessuto di un “vitale arcaismo” e dove l’adattamento della specie a buon titolo si identifica con l”homo eroticus” saranno al centro della prima giornata di Vicino/Lontano festival, di scena da oggi, giovedì 9 fino a domenica 12 maggio, con un fitto cartellone di dialoghi, incontri e confronti sul “mondo che cambia”. 

Dopo la cerimonia inaugurale, prevista questa sera, 9 maggio, alle 19 nella Chiesa di S. Francesco, sarà il sociologo francese Michel Maffesoli, fresco autore, in Francia, di un libro che ha fatto molto discutere la società e i lettori di Oltralpe, a inaugurare alle 19.30 il cartellone della 9^ edizione del festival, con una lectio dedicata appunto all’”Homo eroticus”.

«La realtà del tribalismo è sotto gli occhi di tutti, accecante, nel bene e nel male, realtà imprescindibile che investe tutti gli ambiti. Sì, il tribalismo, in tutti gli ambiti, sarà il fenomeno dominante dei prossimi decenni ! – esclama Maffesoli -  Le comunità contemporanee non sanno che farsene di uno scopo da raggiungere, di un progetto economico, politico, sociale da portare a termine. Preferiscono “ entrare nel ” piacere dell’essere-insieme,  “ entrare nel ”  l’intensità del momento, “ entrare nel ” godimento di questo mondo così com’è. (…) La postmodernità è effettivamente contraddistinta dal ritorno esacerbato dell’arcaismo. Al progresso lineare e garantito, causa ed effetto di un evidente benessere sociale, sta per subentrare una sorta di “ regresso ” che contraddistingue il “ tempo delle tribù”. Possiamo scovare questo vitalismo nelle effervescenze musicali o sportive. Ma è anche possibile osservarlo nella creatività pubblicitaria, dell’anomia sessuale, nel ritorno alla natura, nell’ecologismo regnante, nell’esacerbazione del pelo, della pelle, degli umori e degli odori, ovvero in tutto quel che ci ricorda l’animale nell’umano. Inselvatichimento della vita! Ecco il paradosso fondamentale della postmodernità».

Stasera alle 21, presso la chiesa di san Francesco ha inizio  "l’Inferno Tour”,  del giornalista Tommaso Cerno. Vizi e bassezze dell’Italia del nostro tempo, rivisitate in chiave dantesca per una commedia ben poco “divina” che a Udine,  diventa per la prima volta teatro, musica, racconto scenico e naturalmente riflessione sul “caso Italia”.

L’autore,  che presenterà il libro da cui è tratta la versione teatrale,  anche al Politeama Rossetti di Trieste,  venerdì 10 maggio alle 18, ha voluto incarnare il suo “Virgilio” in forma di Andreotti. a due giorni dalla scomparsa dello statista, ne ritroveremo in scena sagacia e ironia di commento. Le letture sono affidate all’attore Paolo Fagiolo sulla selezione dei testi a cura del regista e critico teatrale Gianni Cianchi.

L'evento è concepito per “attore e tavole”,  quelle di Makkox, al secolo Marco Dambrosio, una delle firme più note della satira contemporanea, capace di raffigurare magistralmente il male e la meschinità d’oggi nel poema in endecasillabi e terzine composto da Cerno e di illustrare con straordinaria capacità evocativa la lettura scenica di Udine.

Come Dante con Virgilio, Tommaso Cerno ha scelto di farsi guidare fra bolge e gironi: e ha identificato un ‘Giulio Andreotti in corpo di giaguaro’ per interrogare gli spirti, e raccontarci– rigorosamente in terzine di endecasillabi – vizi e bassezze del nostro Paese. Nel poema di Cerno sfilano allora in modalità bipartisan i potenti dell’Italia dei nostri giorni: dall’oppositore di natura Vendola a Grillo non più grillo ma gallo, con cresta alta e petto sempre in fuori a dir che li politici fan fallo, dal grande illuso Prodi al gran Caimano. In buona compagnia con dannati “pop”, emblemi del loro tempo, quali Maradona e capitan Schettino.

 

"Percorsi diversi": appuntamenti e incontri dedicati allo scrittore Sergio Maldini

Dopo le rassegne omaggio a Amedeo Giacomini, Elio Bartolini, Piermario Ciani e gli appuntamenti organizzati in ricordo di Padre David Maria Turoldo e di Pier Paolo Pasolini, il Progetto Integrato Cultura del Medio Friuli idea, propone e organizza, con il sostegno della Regione Autonoma FVG, della Banca di Credito Cooperativo di Basiliano e della Banca di Credito Cooperativo della Bassa Friulana, una nuova edizione della manifestazione "Percorsi diversi" dedicata all'incontro con Sergio Maldini.

Scrittore, narratore e giornalista, nato a Firenze, Sergio Maldini fu un intellettuale profondamente legato al Friuli, terra in cui trascorse parte della sua adolescenza (l’altra parte a Roma, città in cui anche molto si spese professionalmente) e che scelse qual suo "buen retiro", condividendo con Elio Bartolini la dimensione esistenziale e locale di Santa Marizza di Varmo, piccola località del Medio Friuli dove è sepolto.

Visse un amore intenso, costante e nostalgico per la terra friulana, in cui ebbe modo di sviluppare la sua vocazione letteraria e giornalistica, già forgiata in gioventù dalla frequentazione epistolare con Dino Buzzati e percepita prima da Silvio Benco e poi da Pierpaolo Pasolini, a cui lo legò uno stretto rapporto d'amicizia e di stima letteraria. Al Friuli regalò le sue parole più famose: quelle dedicate a "La casa a Nord Est" o a "La stazione di Varmo", che nel primo caso gli valsero nel 1992 il Premio Società dei Lettori, Lucca-Roma e il Premio Campiello. Tali premi seguirono al Premio Hemingway, ottenuto nel lontano 1953, con il romanzo “I sognatori”.

Ricco fu anche il legame con Michele Prisco, Giancarlo Liuti e Massimo Dorsi, giornalisti e critici con cui entrò in contatto in qualità di giornalista, carriera che svolse dai primi anni dopo la laurea in Giurisprudenza a Bologna al ritiro negli anni ottanta entrando prima a far parte della prestigiosa rosa di firme de “Il Mondo”, fondato e diretto da Mario Pannunzio, e poi collaborando a lungo con ”il Resto del Carlino” in qualità di redattore, inviato e caporedattore.

Scrittore lucido e disincantato, di alta tensione morale – elemento riscontrabile anche nel giornalismo sociologico a cui approdò, Maldinicondusse una vita appartata convinto che “la condizione di uno scrittore non deve essere una condizione mondana a tutti i costi” tant’è che anche ora, a quasi 15 anni dalla sua morte, poco si tratta della sua opera e dell’impronta che il suo “caso letterario” – come venne definito - ha lasciato.

Partendo da queste motivazioni, il Progetto Integrato Cultura del Medio Friuli ha deciso di esplorare questo significativo scrittore, omaggiandolo con una rassegna a lui esclusivamente dedicata: rassegna che, nel 90mo anniversario della nascita dell’autore (9 maggio 1923), vuole traghettare il pubblico e tutti gli interessati verso questa ricorrenza. Questo viaggio nel mondo di Maldini viene altresì proposto con l’intenzione di chiudere anche il percorso immaginario e circolare che unisce i tre autori/scrittori/intellettuali varmensi Giacomini/Bartolini/Maldini (a Giacomini e Bartolini, come sopra ricordato, il P.I.C. del Medio Friuli ha già rivolto spesso la sua attenzione).

La manifestazione si articola in una serie di incontri aperti, a ingresso libero, volti a analizzare criticamente il lavoro e tutto il corpus dell’opera di Maldini, gli scambi, le interazioni e le relazioni che intrattenne con letterati, giornalisti e critici durante tutto il suo percorso esistenziale.

Posti di rilievo sono riservati all’emblematico romanzo “La casa a Nord Est” la cui reale casa fu acquistata da Maldini grazie al tramite di Elio Bartolini, il cui approfondimento vuole essere molto sostanziale, alla relazione Maldini/Pasolini , che fu significativa per entrambi gli scrittori e di cui rimangono anche diverse testimonianze scritte (lettere), all’intenso lavoro giornalistico di Maldini.

Per la rassegna, il P.I.C. del Medio Friuli si avvale della collaborazione del Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia, della Pro Loco Santa Marizza di Varmo e del Ristorante Da Toni di Gradiscutta di Varmo. Media partner: Radio Onde Furlane.

 

Magic, Mestieri Artistici Per Giovani Innovatori e Creativi: i vincitori

Magic – Mestieri Artistici Per Giovani Innovatori e Creativi: i vincitori

 

Magic,  Mestieri Artistici Per Giovani Innovatori e Creativi,  è una rassegna didattico-creativa rivolta ai giovani e nata per offrire loro la possibilità di arricchire le proprie esperienze, oltre che per conoscere e mutare lo spazio urbano in cui esse si realizzano. L’obiettivo è quello di stimolare nei giovani l'approccio creativo alla città, recuperando l’idea che tutte le arti, oggi più che mai, contano anche in termini di crescita personale e di apprendimento di un "saper fare", appunto di un’arte, e anche di un mestiere, perché “grazie a Magic la città vuole CibArti”.

Attraverso momenti didattici e formativi vengono forniti ai partecipanti gli strumenti concreti e necessari per intervenire, trasformare e ripensare la propria città. In quest’ottica, un elemento fondamentale è rappresentato dalla possibilità di mettere in rete, rendendo fruibili in modo ampio e interagente le tante e rilevanti esperienze che a Udine in questi ambiti già da tempo operano con successo, così da costituire una solida sinergia tra realtà pubbliche e private che possa rinforzarsi e durare anche al termine del progetto stesso, riunendo Enti Pubblici, Associazioni e Cooperative.

La rassegna, è strutturata intorno a quattro punti focali: le Botteghe dell'arte, ovvero stage didattico-formativi gratuiti ed aperti a tutti i giovani tra i 16 e 35 anni che a Udine vivono, studiano o lavorano; le Azioni in città: una serie di "Interventi di creatività urbana" (Icu) e "Imprevedibili esordi" (Ies), ovvero azioni artistiche di espressione e trasformazione realizzate dai partecipanti al progetto e da giovani artisti del territorio;

la Promozione delle arti giovani del territorio, attraverso il sito web per le giovani arti e il territorio, i diari di bordo con un weblog con i videoreportage delle attività di Magic in tempo reale e il Magic Prize, una premiazione-evento finale; infine i Reportage della e dalla città, progetti originali affidati ad artisti emergenti tramite artist call internazionali, con lo scopo di descrivere e di narrare la condizione giovanile a Udine, anche soprattutto per ciò che essa condivide con la condizione dei giovani nel mondo.

Il reportage vincitore della sezione immagini è LOVE IS A DUEL – GEOGRAFIE DI GIOVENTÙ, di Marcello Mariana “per l’originalità e la potenzialità di un progetto di reportage che incrocia geografia e antropologia, che unisce paesaggio e presenza umana, per la lucida articolazione di un preciso percorso di ricerca estetica, per l’evidente capacità tecnica, per la chiara consapevolezza sia e formale che sostanziale, per l’approccio maturo basato su uno stile consolidato, contemporaneo e asciutto. Per i notevoli risultati estetici presenti nel portfolio artistico, per la coerenza e la puntualità con cui l’idea di poetica si traduce nell’opera fotografica, per la capacità di unire attrazione del reale e slancio verso l'ideale”.

Nella sezione musica vinceSUONISUDINE, di Geremia Vinattieri “per l’aderenza e l’efficacia nell’interpretazione di quanto proposto dal bando, per il coraggio e la creatività nella strutturazione del progetto, unite ad un’ottima competenza musicale e più ampiamente “sonora”, per la coerenza di un percorso di ricerca giovane ma capace di cogliere molti dei nodi fondamentali dell’esperienza musicale contemporanea. Notevole anche il gusto per l’arrangiamento e la qualità assolutamente impeccabile del sound engineering”.

CHI VIENE E CHI VA, di Giulia Iacolutti  ( Nella  fotografia in alto ) e Michele Innocente è il vincitore della sezione video “per la contemporaneità del linguaggio audiovisivo che si intende utilizzare, per le competenze emerse dai curricula degli artisti, per la chiarezza con cui è stata redatta la lettera motivazionale e illustrata l’idea di reportage, per la stretta aderenza a quanto richiesto dal bando, per il modo non superficiale né banale con cui si progetta di trattare il tema della dispersione e della nostalgia tra le fasce dei giovani migranti”.

Meritano inoltre una menzione speciale per l'originalità del progetto e per le competenze artistiche evidenziate dai portfolio: Giulia Iacolutti  e Cosimo Miorelli (reportage immagini), Erika Boschiero e Dr. Neckscrubber (reportage musicale), Giorgio Simonetti e Flavio Stroppini con Monica de Benedictis (reportage video).

Le opere saranno realizzate durante un periodo di residenza a Udine nelle prossime settimane e saranno presentate nel corso della serata finale di Magic intitolata Magic Prize, l’otto giugno a Palazzo Morpurgo.

 

 

 

Untitled: arte performativa nel cuore di Udine con "Magic"

Magic/ Mestieri Artistici per Giovani Innovatori e Creativi ritorna a mutare la città nel centro storico di Udine venerdì 29 marzo, a partire dalle 19 con Gastón Ramírez Feltrin, attraverso immagini proiettate sui palazzi pubblici. L’ultimo appuntamento di marzo per la città del Mutamento sarà Untitled (Intervention-U13) e ricorderà la tragedia di Guadalajara (Messico) avvenuta durante le vacanze di Pasqua il 22 Aprile  del 1992.

Un avvenimento tragico ancora pieno di domande e contrassegnato da ingiustizia, negligenza e impunità. Il Dramma come motore dei mutamenti, la coesione sociale che affiora dal dolore: diciotto chilometri di strade urbane saltate in aria, nel giro di soli 75 minuti, strade piene di bambini che giocano a pallone, le fognature principali piene di benzina esplose e mai nessun responsabile è stato dichiarato colpevole.

 

Udine storica protagonista di drammi, sempre risorta gloriosamente dai cataclismi, accoglie il dolore e l’energia del mutamento tapatío che fatica a risorgere dall’oblio ufficiale. L’intervento organizzato per Magic da Neo associazione culturale, prevede la proiezione delle poche immagini disponibili sul web della tragedia di Guadalajara, sui palazzi di Udine durante la notte del 29 marzo. L’esperienza diretta di Gastón Ramírez Feltrin, nato a Tepic (Messico), presente in quella fatidica occasione e che ha aiutato a ritrovare le persone colpite da sotto le macerie, tragedia che lo ha profondamente segnato e che ha poi quindi voluto riproporre nell’arte visiva per risvegliare le coscienze. Dal 2003 come artista è attivo in numerose mostre in Europa, Asia e America; ha ricevuto diversi premi internazionali e borse di studio nel campo delle arti visive. Ha collaborato con molti artisti e come assistente alla didattica con L’Istituto Universitario di Architettura di Venezia e dal 2007 è commissario del padiglione Messicano alla Biennale di Venezia.

 

Partirà inoltre nei prossimi giorni “Mutatis Mutandis: ritratti d'esordio” organizzato dalla Bottega delle Arti Grafiche e della Visione curata da ".lab" Centro di Formazione Professionale del Centro Solidarietà Giovani "Giovanni Micesio" onlus. Propone per questa nuova fase di interazione con la città di Udine, la realizzazione di diversi Interventi in luoghi che spesso hanno difficoltà ad aprirsi al mondo esterno e all'interazione. Nella prima fase degli interventi di creatività urbana il ".lab" ha cercato un'interazione portando ciò che è fuori dentro alla città, attraverso il contributo di due illustratrici di origine ungherese, Sarolta Szulyovszky e Panni Bodonyi.  Ora accadrà il contrario: il ".lab" porterà ciò che sta fuori (le smart technologies) dentro.Durante alcuni laboratori diverse utenze saranno relazionate con i partecipanti della Bottega: un confronto attraverso la diretta sperimentazione sul campo di nuove vie comunicative ed espressive con le applicazioni per tablet che sfruttano le più innovative frontiere e conoscenze della grafica e del disegno digitale. Per info: www.magicudine.it, www.facebook.com/magicudine e su twitter @MagicUdine.

 

 

 

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