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Sab04202024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Cucina Carducci: piace la cucina vegana. Iniziativa da ripetere

Cucina Carducci: piace la cucina vegana. Iniziativa da ripetere

Cucina Carducci esperimento riuscito. Il ristorante vegano e vegetariano è stato preso letteralmente d'assalto nei quattro giorni di Friuli Doc, tanto che gli organizzatori Stefano Riva e Luca Bernardis dell'agenzia Elite Events & Design hanno deciso di riproporre l'iniziativa. Più di 3.000 persone sono entrate nello spazio della ex libreria Carducci, in piazza XX Settembre, non solo per pranzare e cenare, ma anche per partecipare ai laboratori e agli incontri di arte e cultura e a curiosare. “In questi giorni abbiamo capito che intorno al mondo vegetariano e vegano c'è molto interesse a Udine – dicono i due soci – e abbiamo raccolto i dati dei clienti, per tenerci in contatto e aggiornarli sulle prossime iniziative. Abbiamo capito che un'offerta simile in città manca e che molte persone la richiedono. Per questo abbiamo pensato di riproporlo nei prossimi mesi, sempre in formato temporaneo, un po' come accade nelle grandi città. Non ci aspettavamo un riscontro così positivo, i nostri piatti sono piaciuti molto e sono ritornati in cucina completamente vuoti. Tra i nostri ospiti non solo vegetariani e vegani doc, ma anche tantissimi curiosi, che hanno provato una cucina diversa dal solito. Abbiamo dato una seconda vita alla ex libreria, arredandola con tavoli e sedie recuperate, in un'ottica di sostenibilità”.  

A premiare il ristorante soprattutto i prodotti freschi utilizzati nel ristorante. Il progetto, infatti, si avvale di tante collaborazioni locali, che hanno creduto in Cucina Carducci, tra cui La boutique della frutta di Paderno, Birra Toz, Il Giardino commestibile, Biolab, Biolife, Gubane Giuditta Teresa, Bcc di Basiliano, Cicli Marino Rossi e l'azienda vinicola Rodaro Paolo.

 

 

Corso di fotografia: "il Corpo Nudo", con Alberto Moretti

Corso di fotografia:

Ancora qualche giorno per potersi iscrivere al corso di fotografia intensivo Il Corpo Nudo che  si terrà sabato 21 e domenica 22 settembre a Udine. Organizzato dal Circolo Fotografico Friulano e tenuto dal fotografo internazionale Alberto Moretti, è un’imperdibile occasione per avere a disposizione una modella che il corsista potrà fotografare secondo la propria personale visione del corpo nudo, indirizzata e stimolata dal docente durante la sessione teorica del sabato mattina. Sarà anche affrontato ogni aspetto tecnico relativo a fotocamera, luci, ambientazione, in questa occasione il bellissimo P.A.P.A. di viale Palmanova. Adesioni al 3471653887 – 3339391840 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

“Un Teatro vicino agli udinesi": nomi noti, testi classici, musica di qualità nella nuova stagione del Teatro Nuovo Giovanni da Udine

“Un Teatro più vicino alla sua città: nomi noti, testi classici, musica di qualità nella nuova stagi

“Un Teatro più vicino alla sua città, pronto a raggiungere traguardi sempre più importanti, che ascolta i giudizi del suo pubblico e propone un popolare d’arte, municipale a forte connotazione regionale”. Tarcisio Mizzau Presidente della Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine con il Sovrintendente e Direttore Artistico Musica e Danza Marco Feruglio e con il Direttore Artistico Prosa Giuseppe Bevilacqua, hanno presentato oggi, 31 agosto, alla presenza del sindaco della città di Udine Furio Honsell, dell’assessore alla cultura Federico Pirone, e dell’assessore regionale Gianni Torrenti, la nuova stagione del teatro Nuovo Giovanni da Udine. Una duplice programmazione che punta sulla qualità, volti noti di  indiscussi protagonisti del panorama teatrale e musicale nazionale e internazionale e sul teatro classico messo in scena da giovani compagnie di professionisti, una novità quest’ultima di non poco conto. Quattro sono gli spettacoli previsti: il Giulio Cesare di William Shakespeare con la regia di Andrea Baracco.L’Arte della Commediadi Eduardo De Filippo, regia di Michele Sinisi,  La Bottega del Caffè, di Carlo Goldoni, regia di Luca Bargagna, l’Enrico IV di Luigi Pirandello, con la regia di Alberto Oliva.

 

Toni Servillo, Vittoria Belvedere, Luca Ward, il ritorno a Udine del grandissimo Paolo Poli, Nancy Brilli, Giuseppe Pambieri, i nomi noti, molte le regie blasonate tra cui quella di Eduardo De Filippo e Ugo Chiti, invece in una stagione di prosa articolata in “Teatro classico”, “Crossover” declinato in Arti in scena, teatro del territorio e Teatro di Letteratura e “Giovani teatri e Classici” pensata dal suo direttore Giuseppe Bevilacqua “come antidoto all’effimero, occasione per scoprire i classici della drammaturgia”, che molto potrebbe fare nell’opera delicata di recupero del pubblico udinese. Approfondisce Bevilacqua “la stagione è contraddistinta dall'ascolto della platea, avvenuto attraverso diversi canali, il più possibili diretti, che ha orientato la scelta verso il genere comico, con diverse gradazioni, su principi che rispecchiano le attese che tradizionalmente si hanno verso un teatro municipale a vocazione regionale come il nostro, ovvero un Teatro popolare d’arte, spazio inclusivo e recettivo delle diverse componenti culturali, sociali e generazionali di una città. Il tema della leggerezza (intesa come la interpreta Calvino come "sottrazione di peso"), non significa affatto disimpegno, ma al contrario segna una netta demarcazione con l’effimero in quanto suggerisce una fruizione  dove l'essere in una aspettativa ottimistica circa l'esito dei conflitti cui si assiste in scena, favorisce una riflessione positiva attorno al gioco delle passioni in atto e dei problemi delle relazioni umane”. Testi dicevamo in gran parte noti, interpretati da attori amati dal pubblico, disegneranno un percorso che dall'esclusione sociale e linguistica messa in luce nella celebre Commedia Musicale My Fair Lady, che aprirà la Stagione di Prosa il 14 novembre 2013, My fair lady con Vittoria Belvedere e Luca Ward (foto in alto) nella produzione del Teatro Sistina di Roma, passerà al confondersi delle identità nella sovrapposizione tra sogno e realtà, dove emerge la cattiveria umana, nella commedia Le voci di dentro, di Eduardo De Filippo, dal 20 novembre nell’edizione di successo di Toni Servillo. Si proseguirà con Aquiloni, in scena dal 13 dicembre, dove tornerà Paolo Poli con uno spettacolo su Pascoli che ha registrato il tutto esaurito nella passata stagione nei principali teatri italiani. Dal 17 gennaio 2014 andrà in scena L’Uomo, la Bestia e la Virtùdi Luigi Pirandello spettacolo di Enzo Vetrano e Stefano Randisi.Dal 28 gennaio Luca De Filippo porterà a Udine La Grande Magia, splendida opera scritta nel dopoguerra dal padre. Dal 6 febbraio un imperdibile appuntamento con l’attrice Nancy Brilli nella parte della Locandiera del celebre testo di Carlo Goldoni, con la regia di Giuseppe Marini. Dal 28 febbraioDecamerone - Amori e sghignazzi, libero adattamento di Ugo Chiti da Decameron di Giovanni Boccaccio, percorrerà con leggerezza le pagine del grande autore.Dall’11 marzo 2014andrà in scena La coscienza di Zenodi Tullio Kezich, opera tratta dal romanzo di Italo Svevo con la regia di Maurizio Scaparro in una produzione Teatro Carcano di Milano con il grande Giuseppe Pambieri come protagonista. Dal 18 marzo un altro grande Musical: I Promessi Sposi Opera moderna del regista Michele Guardì.

 

La stagione di Prosa si concluderà il 28 e 29 marzo con una forma nuova di rapporto scena - pubblico all'insegna del gioioso, con gli attori, acrobati musicisti del nouveau cirque Circus Klezmer.Un’imperdibile spettacolo per famiglie in cui l’ottima padronanza di diverse discipline teatrali e circensi è uno degli strumenti, e non il fine.

Nel corso della Stagione grande attenzione ai giovani registi i protagonisti dei momenti di riflessione e dialogo arricchiti da autorevoli rappresentanti della cultura della città e del territorio nazionale. Proposte che quest’anno saranno ordinate in un unico contenitore denominato Casa Teatro che riunisce tutte le iniziative in un progetto di ampio respiro culturale e sociale. Anche i giovanissimi spettatori avranno a loro disposizione una serie di appuntamenti gioiosi e divertenti per conoscere e amare sempre di più lo splendido mondo del teatro, denominata Teatro Bambino: da gennaio a marzo andranno in scena: Pasticceri  con la regia di Roberto Abbiati e Leonardo Capuano, Bus Stop con la regia di Adrián Schvarzstein, Piccolo Asmodeo, regia e scene di Fabrizio Montecchi e La Pecora Nera, pluripremiato spettacolo di Teatro Distinto.

 

 

Per la musica la nuova Stagione contrassegnata dalla presenza di ispirati solisti e di blasonate compagini sinfoniche internazionali: “La cifra, illustra il Direttore Artistico Marco Feruglio, sarà l’identità e l’appartenenza culturale tra gli artisti in relazione alle scelte di repertorio. L’auspicio è di rinnovare nel pubblico la particolare emozione che nasce dalla presenza di interpreti dalla consolidata fama ed esperienza al fianco di giovani artisti che rivelano di esserne i degni eredi.” Il concerto d’inaugurazione del 13 ottobre 2013 sarà affidato alla Deutsches Symphonie-Orchester Berlin. Lo storico complesso sarà guidato dal suo direttore principale, il russo Tugan Sokhiev con la partecipazione del connazionale pianista Boris Berezovskij. Il programma sarà dedicato a composizioni di tre grandi musicisti russi del XX secolo: Sergej Prokofiev, Dimitrij Schostakovic e Igor Stravinskij. Il 9 novembre i Münchner Symphoniker, sotto la guida di Andriy Yurkevych, giovane direttore ucraino già affermato nei più importanti teatri d’opera del mondo, affiancheranno al Nuovo lo straordinario talento di Nobuyuki Tsujii, giovane pianista giapponese non vedente, già bambino prodigio, che la vittoria al prestigioso concorso internazionale Van Cliburn ha reso famoso in tutto il mondo. Il 12 novembre si esibirà, diretta da Lü Shao-Chia, la Taiwan Philharmonic, considerata una delle migliori orchestre della regione asiatica. Solista per il concerto di Sibelius in programma  la straordinaria violinista tedesco-coreana Viviane Hagner, che debuttò a soli 13 anni come solista nel leggendario “joint concert” con la Israel Philharmonic sotto la bacchetta di Zubin Mehta. Martedì 31 dicembre, ritornerà la Strauss Festival Orchestra, guidata da Willy Büchler - violinista e direttore, come vuole la tradizione della famiglia Strauss - in una selezione delle più belle melodie viennesi che sono ormai legate, nell’immaginario collettivo, all’arrivo del nuovo anno. Il 23 gennaio il pianista Behzod Abduraimov, nuovo protagonista del concertismo mondiale, eseguirà al Nuovo brani diBeethoven, Chopin, Saint-Saëns, Schubert eRavel. L’11 febbraio un appuntamento riservato alle scuole: And Now Mozart  con Aleksey Igudesman al violino e Hyung-ki Joo al pianoforte. Il 13 febbraio si esibirà la Česká Filharmonie, complesso che incarna l’essenza più profonda della cultura musicale ceca e del suono boemo. Nel concerto, l’orchestra diretta da Jirí Belohlávek incontra il talento del pianista moscovita Nikolai Lugansky, già vincitore del  Concorso Čajkovskij e oggi artista di riferimento della scena musicale internazionale.Il 20 febbraio 2014, Il concerto “evento” della Stagione del Nuovo vedrà esibirsi al Nuovo due eccellenze della musica internazionale e una eminente violinista tedesca: Claudio Abbado e la “sua” Orchestra Mozart insieme a Isabelle Faust.Lunedì 24 marzo la nostra orchestra regionale FVG Mitteleuropa Orchestra collaborerà con il violoncellista cinese Jian Wang e sarà diretta da Philipp von Steinaecker, musicista tedesco ma altoatesino d’adozione,  in un programma dedicato aSchumann, Saint-Saëns, Mendelssohne Schubert.

Il 22 aprile 2014 il giovane direttore venezuelano “rivelazione“ Gustavo Dudamel guiderà l’Orchestra Sinfonica di Goteborg Orchestra Sinfonica di Svezia, nell’interpretazione di un programma dedicato alla musica di Richard Strauss, in occasione del centocinquantesimo anniversario della nascita, di Wolfgang Amedeus Mozart e del compositore finlandese Jean Sibelius. Lunedì 12 maggio, a chiusura della stagione, ancora un tuffo nella musica russa,  con lo straordinario suono della Čajkovskij Symphony Orchestracondotta dal suo illustre direttore principale Vladimir Fedoseyev.

Pochi gli appuntamenti dedicati alla danza. Solo due gli appuntamenti programmati per questa stagione: l’11 gennaio 2014 Romeo e Giulietta di Sergej Prokof’ev con lacoreografia e regia di Massimo Moricone. Questo Balletto pluripremiato in tutto il mondo e riallestito per il Balletto Nazionale Slovacco sarà impreziosito dalla presenza di Alessandro Macario e Anbeta Toromani nei ruoli principali.

Il 31 marzo la Rioult DanceNew York del Direttore Artistico e CoreografoPascal Rioult porterà al Nuovo Soirèe Ravel, spettacolo interamente realizzato sulla musica di Maurice Ravel che si concluderà naturalmente con il famoso e catartico Bolero.

Un ritorno molto atteso quello con l’Opera Lirica che il 25 ottobre con il melodramma Nabucco come primo appuntamento stagionale segna il ritorno della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste.

Il 6 giugno ancora verdiano è il secondo appuntamento con l’opera lirica al Nuovo di Udine, sempre nel segno della collaborazione con la Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste: La traviata.

Le Operette in programma saranno: il 25 febbraio La Duchessadi Chicago di Imre Kálmánn, e il 21 marzo Sogno di un Valzer diOscar Straus,un classico, dipinto con i diversi stili del valzer, una sorta di simbolo dell’operetta.

Scelte di assoluta qualità anche per le serate Crossover che da questa Stagione sono suddivise in 3 categorie a seconda delle tematiche trattate: Teatro e Arti in scena, il 5 novembre 2013, con Otello,Ancora un tango ed è l’ultimo. La celebre tragedia di Shakespeare nella versione di Massimo Navone dove tangheros scelti tra i migliori di Udine, parteciperanno in qualità di scenografia vivente allo spettacolo. Il 15 febbraio David Larible, Il Clown dei Clown.Considerato il più grande clown al mondo, rapisce, seduce, commuove… parlando la sola lingua comune in tutto il mondo: ridere con, per, di… anche di se stessi. Teatro del Territorio: che l’8 novembre porterà in scena gli allievi della Civica Accademia Nico Pepe di Udine diretti da Claudio De Maglio conL’ispettore generale, opera cheè sicuramente l’espressione emblematica del teatro di Gogol. Il 1 febbraio 2014  due tra i più popolari attori italiani, Maurizio Casagrande e Tosca D’Aquino, saranno interpreti della commedia di Neil Simon, Prigioniero della seconda stradapresentato con la regia di Giovanni Anfuso. Il 4 marzo:Tutto Shakespeare in 90 minutidel regista Alessandro Benvenuti distilla, dall'imponente corpus delle opere del Bardo, i succhi drammaturgicamente più preziosi del suo talento, riproponendoli in una cavalcata comica tanto irriverente quanto emozionante. Infine  per Letteratura e Teatro il 15 marzo andrà in scena Kareninadel regista Giuseppe Bertoluccicon Sonia Bergamasco:spettacolo che non è un adattamento teatrale del capolavoro russo, ma un’esplorazione avvincente alla scoperta di una Anna primigenia, personaggio alla ricerca del suo autore. Per questa splendida Karenina Sonia Bergamasco ha vinto il Premio della Associazione Nazionale dei Critici di Teatro 2012.Sabato 5 aprile ecco Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry, una lettura di e con Sonia Bergamasco e Fabrizio Gifuni, un affascinante rompicapo che ipnotizza da quasi settant’anni adulti e bambini.

Una Stagione ricca di appuntamenti, nata con l’intento di abbracciare e soddisfare ogni tipologia di pubblico. Ora spetta agli udinesi rispondere alla chiamata.

 

"Resilence" nello spazio ex Carducci: la meditazione come pratica di benessere quotidiano

Mente sana in corpo sano:sabato 14 settembre, alle ore 10, presso la cucina ex Carducci, di Piazza xx settembre a Udine, si parla di meditazione con Resilence. Dopo il grande interesse raccolto al Festival Vegetariano di Gorizia, dove Resilience, di Udine, era presente, unica associazione, con due conferenze che hanno registrato il tutto esaurito, una nuova occasione di approfondimento e conoscenza sui temi della meditazione, (la mindfulness), nello spazio della “ex libreria Carducci”, pronta a trasformarsi nelle giornate della manifestazione “Friuli Doc”,  non solo in un ristorante vegetariano e vegano ma anche in un contenitore di importanti eventi culturali. “L’Associazione Resilience”, è stata fondata ad Udine dalla dottoressa Francesca Bertoli, pedagogista clinica e perito grafologo e dal dottor Sunì Falaschi, psicologo e counsellor cognitivo comportamentale.“Resilience”, spiega la Dott.ssa Francesca Bertoli, riunisce un gruppo di studio già operativo sul territorio udinese da alcuni anni, con attività di consulenza ed intervento. Insieme al dott. Suni Falaschi condividiamo il pensiero che la “Resilienza” sia il fil rouge di molti e diversi approcci psicologici, psicoterapeutici, pedagogici clinici, di counseling  rivolti alla persona e al gruppo, finalizzati all’acquisizione o ri-acquisizione di una resilienza personale e collettiva. Attraverso i corsi di formazione che promuoviamo cerchiamo di riorganizzare positivamente la vita a dispetto delle esperienze critiche che normalmente accadono e possono portare ad esiti negativi”.  “Attraverso Resilience, aggiunge il Dott. Suni Falaschi, miriamo a radicare sul territorio una cultura della formazione che sia pedagogia per i futuri formatori e operatori nel tessuto sociale e politico. I nostri interventi riguarderanno soggetti in età evolutiva, genitori, insegnanti, educatori, operatori sociali, medici, avvocati, liberi professionisti, enti pubblici e privati ai quali proporre consulenze e formazione per osservare e studiare all’interno di strutture educative i processi relazionali, organizzativi e didattici.”

 

Lo scopo dell’Associazione è quello di valorizzare e promuovere il benessere con iniziative atte a riequilibrare comportamenti, abitudini, consumi, mode e modalità di vita consapevoli tramite un percorso chiamato RE ACT e basato sui principi della meditazione Mindfulness. “La Mindfulness, approfondisce la Dott.ssa Francesca Bertoli,  è una particolare qualità dell’attenzione che permette di osservare intenzionalmente ed in modo non giudicante, ciò che emerge, momento per momento, nel campo della Coscienza.

La pratica della Mindfulness ci insegna molte cose in termini di consapevolezza e di presenza a noi stessi. Il percorso RE ACT, con alcuni strumenti della meditazione “Mindfulness", può essere declinato individualmente ove si avverta un sovraccarico specifico della persona rispetto al suo anbiente lavorativo o al suo contesto di vita globale”.

“Attraverso la consapevolezza del “qui e ora” abbiamo costruito il “metodo Re Act”,  conclude il dott. Suni Falaschi, che unisce in modo semplice e moderno la capacità di meditare, al pragmatismo tipicamente occidentale. “La nostra esperienza ci insegna che RE ACT, un'attività che racchiude l'essenza della Mindfulness e dell'ACT, aiuta le persone a usare le proprie risorse con maggior consapevolezza.”


 

VII Premio Internazionale Biennale di Poesia Femminile “Elsa Buiese”: sabato 15 giugno la vincitrice

VII Premio Internazionale Biennale di Poesia Femminile “Elsa Buiese”: sabato 15 giugno la vincitrice

Con le loro raccolte di poesie hanno partecipato in tante, da tutt’Italia e anche da oltreconfine. Tra tutte ne sono state scelte sei e sabato 15 giugno a Martignacco si conoscerà il nome della vincitrice del VII Premio Internazionale Biennale di Poesia Femminile “Elsa Buiese”.

Il premio è ideato e promosso dal Comitato Dars (Donna Arte Ricerca Sperimentazione)di Udine, che da tempo incoraggia la creatività femminile sia in campo artistico (lo si è visto di recente con la rassegna dedicata ai libri d’artista “Come un racconto”) sia in campo letterario. In entrambi i casi l’intenzione è anche quella di rendere omaggio a due donne che in quei campi si sono distinte, Isabella Deganis e appunto Elsa Buiese, poeta originaria di Ceresetto di Martignacco, autrice di testi sia in italiano sia in friulano.  

Per assicurare la memoria della sua voce forte e appassionata in occasione della premiazione, che si terrà alle 18.30 nella Sala Consiliare di Villa Ermacora allestita per l’evento dalle artiste del DARS, sarà proposto, con la lettura interpretativa di Cristina Benedetti, uno dei suoi testi più intensi, “Lapsus”.  

A contendersi il premio, realizzato grazie al contributo e alla collaborazione del Comune di Martignacco, dell’Associazione di Comuni “CulturaNuova” e con il patrocinio della Provincia di Udine, saranno una rosa di sei finaliste, selezionate da una giuria composta da poete e scrittrici: Nelvia Di Monte, Marina Giovannelli, Loredana Magazzeni, Fiorenza Mormile, Giulia Rinaldi, e Antonella Sbuelz, oltre a Genny Zampa in rappresentanza del Comune di Martignacco, sponsor del Premio.   

Le finaliste sonol’anconetana Anna Elisa De Gregorio, con la raccolta “Corde de tempo”; la sanvitese Rita Gusso con “Campo IV novembre”, Simona Leonardi (Serravezza, Lucca) con “Ecce Women”, Maria Natalia Iiriti (Bova Marina, Reggio Calabria) con “Nostra Signora dell'umana condizione”, Maria Sanchez Puyade di Trieste con “Domar una tormenta” (Domare una tempesta) e Carla Tombacco (Trivignano, Venezia) con “Braci dal Vento”.  

La silloge vincente sarà pubblicata nella collana “Quaderni di poesia” del Dars, curata da Marina Giovannelli, dalla preziosa grafica e intervento a mano di copertina di Federico Santini.

“Abbiamo registrato con soddisfazione la partecipazione di un elevato numero di concorrenti, che hanno svolto un lavoro di ricerca poetica di tutto rispetto – affermano dal Comitato DARS – impegnandosi a interpretare personalmente i vari registri della poesia contemporanea. Si è evidenziata inoltre per la prima volta una forte presenza di poete del territorio del Friuli Venezia Giulia, segno che l’attività più che decennale del Dars nel  promuovere la poesia femminile non è stata inutile”.

“Si è visto poi – concludono - l’aumento della poesia bilingue, anche questo indice di una accresciuta sensibilità al linguaggio e alle sue diverse vibrazioni”.

 

Alla premiazione, che sarà impreziosita dalle note del violino di Lucia Premerl, parteciperanno il sindaco di Martignacco, Marco Zanor e l’assessore Gianni Nocent.

 

Il potere senza potere: il ministro Mario Mauro al Bearzi a Udine

Il potere senza potere: Il ministro Mario Mauro al Bearzi a Udine

Un libro del 1975 scritto da uno dei protagonisti della caduta del regime comunista di grande attualità, tanto da affascinare anche il Ministro Mario Mauro. Martedì 10 settembre il Ministro della difesa sarà a Udine per presentare il libro di Václav Halev “Il potere dei senza potere” (Itaca edizioni). Appuntamento alle 18 nell'auditorium dell'istituto Bearzi (via don Bosco 2) per conoscere il Ministro, al di fuori della sua veste strettamente politica. Interviene il rettore eletto dell'Università di Udine Alberto Felice De Toni, per un viaggio alla scoperta del bene comune, della democrazia, dell'impegno civile e sociale. Obiettivo dell'incontro è quello di creare un dialogo tra un esponente politico di rilievo nazionale e una figura che rappresenta la cultura locale, come il rettore eletto De Toni, per un insolito intreccio tra politica e cultura.  

L'idea nasce dal centro “Enzo Piccinini”, un'associazione che da diversi anni propone incontri culturali su tematiche di attualità. “Sapevamo del grande interesse del ministro della difesa per il personaggio di Halev – spiega Giovanni Govetto dell'associazione – così gli abbiamo chiesto di presentare il libro, in occasione di una sua trasferta a Udine. Ci sembra un modo interessante di conoscere le opinioni di Mauro su temi non necessariamente legati al nostro Governo, ma comunque di grande attualità”. Il libro, edito da Itaca, è stato recentemente ristampato e riproposto al pubblico con la prefazione del giudice costituzionale Marta Cartabia. Il volume raccoglie il punto di vista del gruppo Charta77, attivo in Cecoslovacchia negli anni '70 contro il regime comunista, sul rapporto tra cittadini e politica, in un paese dove la libertà mancava. “Il potere politico in quegli anni – spiega Govetto - era visto come distaccato dalla realtà, non raggiungibile, né influenzabile dai cittadini. Questo testo risulta particolarmente significativo per il difficile momento che l'Italia sta vivendo. La storia ci insegna come è andata a finire la loro avventura. Havel è diventato il primo presidente della Cecoslovacchia, dopo il periodo comunista”.  

Il Ministro della difesa Mario Mauro sarà impegnato tutto il giorno in Friuli Venezia Giulia e quindi nel primo pomeriggio arriverà a Udine.

 

A Carlo Petrini,fondatore di Slow Food, il Premio Gamajun International Award-Bruno Demarchi

A Carlo Petrini,fondatore di Slow Food, il Premio Gamajun International Award-Bruno Demarchi


 
Gli è stato attribuito il titolo di “eroe europeo”, il quotidiano anglosassone “The Guardian” nel 2008 lo ha inserito, unico italiano, tra le “Cinquanta persone che potrebbero salvare il mondo”. Nel frattempo, di certo, Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, rappresenta una delle vie per realizzare “L’Italia che saremo”.
È per questo che il Laboratorio internazionale della Comunicazione, che ogni anno riunisce in Friuli Venezia Giulia, a Gemona, un centinaio di giovani studiosi di italianistica provenienti da tutto il mondo, ha deciso di celebrarlo attraverso l’evento più importante del Lab, in programma dal 25 luglio al 14 agosto, cioè attribuendogli il 23° premio Gamajun International Award-premio Bruno DeMarchi. La cerimonia è in programma al Teatro sociale di Gemona per il lunedì 29 luglio alle ore 19.15.
Il Lab 2013, che avrà come motto proprio “L’Italia che saremo”, celebra “una nuova idea di gastronomia, che guarda al cibo come risultato di processi culturali, storici, economici e ambientali”, spiega il direttore Emanuela De Marchi, “una vera e propria rivoluzione culturale messa in atto da una forte personalità italiana che ha creato un movimento leader in tutto il mondo”.  E il Friuli Venezia Giulia, aggiunge De Marchi, “in tutto ciò ha moltissimo da dire. Non possiamo dimenticarci che il settore agroalimentare contribuisce oggi per il 15% al Pil di questa regione e che qui hanno operato antesignani del recupero dei prodotti originari di questa terra, dando avvio a un progetto di sviluppo economico nel rispetto dell’ambiente e delle tradizioni”. Per questo la consegna del Gamajun a Petrini “sarà occasione per una partecipazione corale degli attori dell’enogastronomia made in Friuli”.
Nata per volontà di Petrini a Parigi il 9 dicembre 1989, l’associazione Slow Food oggi è infatti presente in 150 Paesi e conta oltre 100 mila soci tutti protesi a diffondere la cultura alimentare portatrice di piacere, identità e tradizioni e per promuovere uno stile di vita, oltre che alimentare, rispettoso dei territori e dell’ambiente. Petrini è stato anche l’ideatore di Terra Madre, la rete di oltre 2 mila comunità del cibo, che riunisce contadini, allevatori, casari, pescatori… da tutto il mondo.  
Nei venti giorni di lavoro estivo a Gemona, quest’anno il Lab continuerà un percorso avviato nelle ultime edizioni e volto “ad affrontare con i protagonisti del nostro Paese ambiti e aspetti vincenti e costruttivi di una nuova visione sul futuro”, prosegue il direttore De Marchi. Nel lavoro culturalmente significativo del Lab, che attraverso parole chiave si è allenato a individuare quali innovazioni si affaccino in Italia, il Premio Gamajun nel 2011 ha messo in rilievo “la solidarietà, la coesione e la cooperazione internazionale” come tratto costitutivo di una nuova visione di futuro, premiando la Comunità Sant’Egidio; nel 2012 il Made in Italy veicolato dalla moda come settore di eccellenza e traino dell’economia, attribuendo il riconoscimento ad Ottavio Missoni. Nel 2013 “di prospettive sul futuro dell’Italia si parlerà dunque attraverso un altro strategico settore del Made in Italy, quello enogastronomico”, sintetizza De Marchi, anticipando che le “parole chiave” di questa edizione sono “Made in Italy, food, innovazione, impresa e tecnologie sociali, social media e sport”.
Il Gamajun International Award – Premio Bruno DeMarchi è un premio che “intende confermare nell’universo della comunicazione la funzione culturale e il ruolo geopolitico mediativo del Friuli Venezia Giulia – puntualizza il direttore del Lab -, terra di frontiera e quadrivio di culture, schiuso alla composizione dell’unità culturale, morale e politica dell’Europa”. Perciò esso rappresenta il vertice degli appuntamenti anche della 51ª edizione del Laboratorio internazionale della comunicazione, progetto proposto dalla Deputazione del Lab d’intesa con l’Università Cattolica di Milano e con l’Università di Udine, con il supporto della Regione, della Provincia di Udine, del Comune di Gemona e della Fondazione Crup, main sponsor del Premio Gamajun.
“Il rinnovato sostegno che la Fondazione Crup accorda a Lab si inserisce nell’impegno dell’Ente ad investire nella crescita e nella formazione giovanile”, afferma il presidente Lionello  D’Agosini. “Il Lab è un progetto fortemente radicato nel territorio, dove ha creato una sinergia tra enti, associazioni culturali e istituzioni pubbliche, allo scopo di offrire un servizio culturale di qualità sia agli ospiti stranieri che alla Comunità friulana”. Inoltre, aggiunge il presidente, ” molti partecipanti al Lab delle scorse edizioni hanno contribuito a diffondere nelle università e negli istituti italiani all’estero, non sono la cultura italiana ma anche gli elementi cardine della Comunità friulana con cui sono entrati in contatto qui a Gemona.”
  
 

Vegetariani e vegani a Udine Doc, nello spazio ex Carducci: cucina e cultura

Vegetariani e vegani a Udine Doc, nello spazio ex Carducci: cucina e cultura

La ex libreria Carducci è pronta a diventare un ristorante vegetariano e vegano e non solo, nelle giornate di Friuli Doc. L'agenzia Elite Events & Design ha pensato a una serie di appuntamenti, oltre ai pranzi, agli aperitivi e alle cene a base di piatti vegani e vegetariani. Si comincia giovedì 12 settembre alle 19 con l'inaugurazione ufficiale insieme al sindaco Furio Honsell e all'assessore alle attività produttive Alessandro Venanzi, visto che la manifestazione ha il patrocinio del Comune di Udine ed è inserita ufficialmente nel programma di Friuli Doc. Alle 21.30 spazio alla musica con il dj set “One eyed Jack” meets “Loud”. Venerdì 13 settembre alle 16 si tiene il laboratorio “Erbe aromatiche dal mondo”, a cura di Giusy Foschia. Alle 17.30 incontro dal titolo “Vegetarian Explosion”. Alle 19.30 è in programma il party “Superstart 18/35 web”, in collaborazione con Bcc Basiliano. Appuntamento alle 22 per il dj set di Michele Poletto. Intenso il programma di sabato 14 settembre. Alle 10 Sunì Falaschi e Francesca Bertoli dell'associazione Resilience parlano di “React: benessere ed equilibrio”. Alle 15.30 lettura scenica “Per i nostri nipoti”, a cura di Tiziana Pers per Gaiamente con Giovanni Bortolussi, Sara Francovig e Stefano Pittioni. Alle 17 lo scrittore Massimiliano Santarossa presenterà il suo ultimo libro “ll Male” (edizioni Hacca), un'anteprima speciale, in attesa dell'uscita in libreria a novembre. Alle 18 dj set “One eyed Jack” meets “Level head and do not friday” e alle 20.30 live set degli “Arbeiter”. Domenica 15 settembre ultima giornata di Cucina Carducci. Alle 16 conferenza promossa dal centro studi Podresca “Un cibo per la vita”, a cura di Silvana Tiani Brunelli, alle 17.30 incontro con la zooantropologa Sabrina Tonutti dell'Università di Udine “Il vegetarismo ha due secoli e li porta benissimo”. Alle 18, infine, dj set “One eyed jack” meets “Stereophonic”. Il servizio ristorante è attivo ogni giorno dalle 11.30 alle 15.30 e dalle 18.30 alle 24. Per l'aperitivo, invece, il bar con stuzzichini vegani e vegetariani è aperto ad orario continuato. Il progetto è realizzato in collaborazione con La boutique della frutta di Paderno, l'azienda vinicola Paolo Rodaro, Il Giardino commestibile, Biolab, Biolife, Cicli Marino Rossi e Birra Toz.

 

Cucina Carducci è una proposta alternativa – spiegano Luca Bernardis e Stefano Riva (foto in alto) di Elite Events & Design – all'interno di Friuli Doc. Abbiamo preso contatto con tante realtà del settore e ci siamo resi conto che a Udine c'è un mondo variegato e molto interessante che ruota attorno a uno stile di vita green e sostenibile, forse a volte troppo sottovalutato”.

 

Pier Paolo Pasolini: "corpo a corpo con la parola, le immagini, il sacro” a Casarsa

Pier Paolo Pasolini:

Si  concluderà a Casarsa il seminario itinerante di studi pasoliniani “Pier Paolo Pasolini: corpo a corpo con la parola, le immagini, il sacro”, promosso in sinergia tra l’Accademia di Belle Arti di Brera, il Campus Universitario CIELS di Padova e il Centro Studi Pasolini.

Per tutta la giornata di martedì 28 maggio convergeranno infatti  nella cittadina della Destra Tagliamento e a Casa Colussi, sede del Centro Studi,  trenta giovani studenti e ricercatori, già coinvolti nelle due precedenti sessioni di lavoro, il 31 gennaio a Milano e il 15 aprile a Padova, per un’ indagine a tutto campo nella poliedrica attività pasoliniana.

Questa originale iniziativa di studio, progettata come un ideale viaggio di studio a puntate tra le tre sedi, ha esplorato dapprima la creatività dell’artista e cineasta Pasolini, educato precocemente dal maestro Roberto Longhi alla sensibilità per le arti della visione e per l’espressione figurativa, e in seguito, nel secondo appuntamento, ha orientato la propria attenzione sulla scrittura letteraria e sul significato che vi assume la parola poetica come tramite  per l’espressione della realtà e del suo valore sacro.

Toccherà ora alla terza tappa casarsese raccogliere i tanti spunti emersi negli incontri precedenti e verificarne direttamente le sintonie nei luoghi che hanno conosciuto l’operosità giovanile dell’officina pasoliniana, alimentandone l’immaginario in maniera decisiva anche per i suoi futuri sviluppi. Sarà dunque fitto il programma della giornata, che prevede nella mattinata e nel primo pomeriggio un momento convegnistico per l’approfondimento della stagione friulana di Pasolini nelle sue tante sfaccettature, con le relazioni di Marco Salvadori, per la descrizione della biografia, di Daniele Gallo, per l’indagine sulla parola poetica, di Angela Felice, per l’esperienza drammaturgica, e di Giancarlo Pauletto, per un’interpretazione della pittura del giovane Pier Paolo, incorniciata dagli stimoli dell’ambiente artistico friulano e sanvitese.

Sarà poi immancabile intarsiare il programma di studio con la visita diretta ai luoghi casarsesi del “paese di temporali e di primule”, per una sorta di turismo evocativo che, in questo caso, combacerà concretamente anche con le intenzioni itineranti  del progetto e dei suoi giovani studiosi, stimolati a diventare moderni clerici vagantes.

 

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