Cultura
“Rocaille” dell’artista Gloria Tronkar nella sede di Ad Formandum.
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- Pubblicato Giovedì, 06 Marzo 2014 17:47
Trieste - S’inaugura domani, venerdì 7 marzo alle ore 18.30, presso la sede dell’Impresa Sociale “Ad Formandum” in via Ginnastica 72, la personale “Rocaille” dell’artista Gloria Tronkar.
La mostra firmata da Elisabetta Bacci si compone di venti opere di grandi e piccole dimensioni, realizzate sul tema degli organismi microscopici e delle concrezioni naturali, che rimescolano, per mezzo di un contrasto molto appariscente il rapporto biunivoco tra citazione storica che si aggrega sull’argomento argomento canonico della natura morta.
Come riCorda Bacci: “La ricerca pittorica di Gloria Tronkar si pone perciò in posizione defilata, quasi a sostenere una ricerca silente, fatta di piccoli messaggi e di meticolose ricostruzioni e non pretende di inserirsi con forza all’interno del dibattito che, ancora oggi, dopo l’esuberanza trasgressiva delle neoavanguardie, opera, in massima parte, sull’estroversione e sulla stravaganza del linguaggio espressivo, optando, all’opposto, per una continuità di cifra pittorica, nuova nella proposta, ma antica nella sostanza del processo”.
Continua: “Ecco perché Gloria Tronkar, affascinata dalla capacità di produrre immagini variegate e potenzialmente estranee a qualunque sostanziale intreccio narrativo, si concentra su una ricerca binaria, dove gli elementi del discorso si riducono a un dialogo tra il profilo della siluetta, il campo cromatico che la sostiene, e il suo appiattimento su detto campo cromatico. Questi lacerti di pittura possono in buona sostanza rinviare alle istanze spirituali e teoriche di Kandinsky, a quel procedere lungo uno cammino che doveva portare la pittura sulla strana della non riconoscibilità: pittura musicale, quindi, più che narrativa. E questo nel senso che tutto quello che della grande storia doveva essere narrato è già accaduto a suo tempo: oggi, per non tramutare il tutto in farsa o in tragedia, l’artista ha di fronte a sé l’unica opzione della superficie decorativa”.
La serata, organizzata con il concorso dell’Associazione Juliet econ il sostegnodi Nicolini Assicurazioni (sede provinciale Club Medici), sarà presentata dal critico Elisabetta Bacci. La chiusura della mostra è prevista per il 30 maggio e sarà visitabile da lunedì a giovedì, dalle ore 17.00 alle 20.00. Per ulteriori info: 335 264611 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Personale del fotografo Rotelli allo spazio espositivo EContemporary.
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- Pubblicato Giovedì, 27 Febbraio 2014 18:06
Trieste - Nuova inaugurazione allo spazio espositivo “EContemporary” di Trieste con la personale “Sleepy Placesdreaming a different world” del fotografo Euro Rotelli che s’inaugura sabato 8 marzo alle ore 19.
Bene le si addice la strofa della canzone del celebre cantante Enrico Ruggeri “...Il mare d’inverno è un concetto che il pensiero non considera è poco moderno è qualcosa che nessuno mai desidera alberghi chiusi manifesti già sbiaditi di pubblicità....” che la curatrice Elena Cantori introduce per racocntarci della personale di Rotelli.
Una serie di scatti fotografici che trasporteranno il visitatore in un mondo silenzioso ed immobile, stranamente ovattato quasi surreale. Un mondo fatto di spiagge immortalate nelle fredde notti invernali, particolari di una vita diversa, in tempi diversi, che improvvisamente si levano dall'oscurità.
Rotelli gioca con garbo surreale con i fasci di luce che si stagliano decisi nella notte su particolari colorati in modo da creare una sinfonia di ricordi sospesi dell'immaginario collettivo in grado di evocare improvvisamente una vita raggiante, piena di voci, risate e musica.... con il sottofondo dello sciabordio vivace delle onde sulla battigia
Cantori ci ricorda che l’artista ha iniziato a lavorare a questo progetto durante una passeggiata sulla spiaggia nel periodo estivo “ho provato a chiudere gli occhi e le mie orecchie e ad immaginare lo stesso luogo al contrario: durante l'inverno, al buio e al silenzio. Un luogo abbandonato, ma dove potevo sentire il suono del mare e del vento”, quasi un lavoro psicologico di come vedere le cose e le persone con occhi diversi dall'abitudine quotidiana.
La provocazione per tutti noi è quella di visitare la mostra provando, all’incontrario di come ha fatto l’artista, a carpire dal silenzio proposto il rumoroso fragore estivo.
Spazio Espositivo EContemporary(Elena Cantori Contemporary) Via Crispi, 28 – Trieste
www.elenacantori.comorario: dal giovedì al sabato dalle 17 alle 20 gli altri giorni su appuntamento
A Casa Zanussi la terza edizione di "Da vicino", ciclo di incontri con l'artista
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- Pubblicato Mercoledì, 26 Febbraio 2014 09:58
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
Pordenone – Cinque diverse forme d'arte, di espressione e di pensiero per un viaggio “Da vicino” nel mondo della creatività. Saranno cinque gli artisti protagonisti di "Da vicino", il ciclo di incontri con l’artista, arrivato alla terza edizione e in programma da sabato 1 marzo a sabato 29 marzo (alle 17.00) al Centro Culturale Casa A. Zanussi di Pordenone – Sala Appi, promosso dal Centro Iniziative Culturali Pordenone a cura di Angelo Bertani. Un momento di scambio di “ricchezze” con l'artista e la sua arte.
Ad aprire il primo appuntamento sabato 1 marzo, un artista conosciuto nel panorama internazionale, Chris Gilmour, inglese di nascita e friulano di adozione, vincitore del premio Michetti nel 2012, eclettico nel suo modo di fare arte, che dal cartone di imballaggio ricicla lo scarto in oggetti di uso comune ricchi di dettagli nel particolare.
Sabato 8 marzo sarà invece la volta di Lorenzo Missoni, attivo tra Udine e Berlino, con alle spalle una lunga carriera di esposizioni in Italia e all'estero, tra cui la 54a edizione della Biennale di Venezia, la cui cifra stilistica anche in questo caso parte da un oggetto esistente che poi ri-trasformato assume una forma e una visione altra.
A chiudere la terza edizione di “Da vicino” sabato 29 marzo tre artisti Maria Elisabetta Novello già ospite alla scorsa edizione, Alessandro Zorzi e Beppo Zuccheri con loro ci si immergerà nei loro lavori, il metodo utilizzato e la struttura per comprendere cosa significhi fare oggi pittura. Le loro opere saranno esposte nella Galleria Sagittaria di Pordenone già a partire dal 15 marzo in occasione dell'inaugurazione della mostra TRE/1.
“L’Italia ha estrema necessità di una mobilitazione civile e non solo di finanziamenti: dobbiamo recuperare la consapevolezza di essere una comunità e non una massa indistinta di individui perennemente gli uni contro gli altri armati”.
Da qui – come spiega il critico d'arte Angelo Bertani – prende spunto il ciclo di incontri “Da Vicino”. E siccome come indica ancora Bertani “l’arte non può prescindere dalla conoscenza, sia nel momento della produzione, sia in quello della fruizione.
Da qui il nostro insistere nel chiamare in causa gli artisti stessi e farli parlare in pubblico del loro lavoro, della loro volontà di elaborare una propria visione del mondo e di comunicarla agli altri” e per questo l'incontro “Da vicino” rappresenta un momento di scambio di “ricchezze” con l'artista e la sua arte.
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