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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Anziani uccisi a Lignano, atteso dna capello su orologio Rosetta. Setacciata attività società immobiliare fallita

Anziani uccisi a Lignano, atteso dna capello su orologio Rosetta

UDINE - La Procura di Udine attende gli esiti degli accertamenti del Ris di Parma sul dna estrapolato da un capello, rimasto impigliato nell'orologio di una delle vittime, Rosetta Sostero.

Questo, forse, durante una colluttazione, nel duplice omicidio di Lignano Sabbiadoro, nella notte tra sabato e domenica del 18 e 19 agosto scorsi, in cui ha trovato la morte anche il marito di Rosetta, Paolo Burgato.

I risultati sul capello potrebbero portare a capire quanti killer hanno agito quella notte di agosto grazie al confronto con i due profili già isolati sulla scena del crimine, questa volta grazie alle macchie di sangue trovate nel garage-lavanderia e ai mozziconi di sigaretta abbandonati in giardino. Il capello potrebbe essere di una terza persona. Ma oltre all'identità dell'aggressore, il capello potrebbe fornire altri elementi utili agli investigatori come ad esempio capire se chi ha agito era sotto sostanze stupefacenti, tra cui cocaina. Con il dna si lavora anche per escludere eventuali sospetti.

Per questo si continuano a prelevare e confrontare campioni. Ne sarebbero già stati prelevati oltre 250, ma l'accertamento non finisce qui. Nel frattempo, in attesa di sviluppi delle indagini scientifiche, gli investigatori continuano a lavorare con metodi tradizionali su tutte le piste possibili, compresa quella del fallimento della ditta immobiliare del fratello della vittima.

Per la pista patrimoniale, tra le ipotesi sul tappeto, si sta procedendo all'analisi della contabilità. Si sta cercando di capire se le vicende possano essere in qualche modo legate. Al setaccio la posizione dei creditori, ma le ricerche, non sembrano avere punti di convergenza che possano mettere in relazione il massacro dei coniugi con la situazione fallimentare della società di Rino Sostero. Creditori preliminaristi che hanno visto andare in fumo milioni di euro con il crack da 56 milioni di euro ce ne sono.

Si tratta però di grosse aziende, fanno notare gli analisti, con fatturati milionari, che già avevano accettato il piano di ristrutturazione mettendo in conto di recuperare circa il 20-30 per cento del credito. La stessa cifra che, più o meno, otterranno con il fallimento. Se anche questo legame venisse definitivamente abbandonato dagli inquirenti, non si giustificherebbe un'ipotesi di vendetta trasversale, tanto più che i rapporti economici tra la coppia di coniugi e l' immobiliarista fallito vengono considerati pressoché nulli.

Coniugi uccisi, una pista tra Lignano e la rapina a casa dell'ex senatore Basso

Coniugi uccisi, una pista tra Lignano e la rapina a casa dell'ex senatore Basso

UDINE - C' è una pista che porta da Lignano a San Stino di Livenza. Un tratto d'unione cioè tra l'efferato assassinio dei coniugi Rosetta Sostero e di Paolo Burgato e l'aggressione con rapina nella villa dell'ex senatore Marcello Basso.

L'altra mattina gli investigatori che da tre settimane stanno dando la caccia ai killer dei due coniugi sono tornati nel Veneziano dopo che la settimana scorsa avevano effettuato un controllo in un appartamento di Bibione.

Qui, hanno controllato un gruppo di moldavi, tre uomini e una donna, sospettati di potere essere legati al delitto di Lignano. I Carabinieri del capitano Fabio Pasquariello, comandante del Nucleo investigativo provinciale di Udine, hanno contattato i colleghi di Portogruaro per acquisire tutta la documentazione riguardante, appunto, una rapina in villa, avvenuta circa due anni fa, che, per brutalità, sconvolse il Veneto Orientale.

Sui motivi che legano la rapina di Lignano a quella di San Stino c'è il più stretto riserbo. Sembra ci siano tracce telefoniche giudicate interessanti.

Delitto di Lignano, confermata la presenza di due assassini sulla scena del crimine e la colluttazione

Delitto di Lignano, confermata la presenza di due assassini sulla scena del crimine e la colluttazio

Udine - "Il Ris ha formalizzato i dati fin qui elaborati, confermando la presenza sulla scena del crimine di due assassini". Lo comunica la Procura della Repubblica di Udine con una nota dopo un vertice operativo svoltosi il 3 settembre con anche presente il capo dei Ris di Parma, Giampietro Lago, e durato 4 ore. Confermata anche la notizia che tra aggressori e vittime ci sia stata una colluttazione, e che gli aggressori siano rimasti feriti.

La Procura afferma che "si prosegue nella raccolta delle informazioni in varie strutture sanitarie" ed è stato lanciato un appello "a chiunque di segnalare con massima tempestività ai carabinieri situazioni di sospetto". Con i Ris e gli altri reparti interessati sono stati "concordati gli approfondimenti da effettuarsi secondo un ordine di priorità di importanza". In Procura a Udine è previsto un altro vertice operativo tra inquirenti e investigatori.

Intanto gli inquirenti continuano continua ad indagare sul crac finanziario della Sostero Costruzioni, l’impresa immobiliare di Rino, fratello di Rosetta, avvenuto qualche giorno prima del delitto. L’uomo continua ad essere sottoposto a continui interrogatori. Pare che la sua versione dei fatti riguardo al tracollo societario non convinca gli inquirenti.

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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