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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Delitto di Lignano, è omicidio premeditato. Ora, caccia ai complici

Delitto di Lignano, è omicidio premeditato. Ora, caccia ai complici

UDINE - Quella notte tra il 18 e il 19 agosto i fratelli Lisandra Aguila Rico e Reider Laborde Rico agirono ''con premeditazione, avendo osservato le abitudini dei coniugi'' Rosetta Sostero e Paolo Burgato ''per individuarne l'abitazione, il nascondiglio dove appostarsi e avendo agito di notte''.

Nel provvedimento di fermo, gli inquirenti non si limitano a scrivere che fu tutto pianificato a tavolino. Parlano anche del modo in cui fu commesso il duplice omicidio, ''con piu' fendenti da armi da punta e taglio'' rispettivamente ''al collo e al fianco sinistro, al fine di eseguire il reato di rapina''. Un delitto commesso con ''crudelta', avendo infierito sulle vittime'' dapprima ''con pugni al capo e al volto'' e poi ''con l'uso di un coltello'', provocando ''piu' ferite, tutte mortali'' alla donna e una letale alla gola all'uomo.

A un mese esatto dalla scoperta del massacro dei coniugi Burgato nella loro villa di Lignano Sabbiadoro e all'indomani del fermo della 21enne cubana, Carabinieri e Procura mettono un punto alla vicenda, ma non l'ultimo. I punti certi: il numero degli indagati, due; la ragazza e suo fratello, 24 anni, fuggito all'estero, forse a Cuba. Il pm, Claudia Danelon, ha annunciato che ne chiedera' l'arresto in ambito internazionale. Le accuse: duplice omicidio aggravato e rapina. Sulla premeditazione, il procuratore Antonio Biancardi dice: ''non e' un dolo d'impeto''. Ma le indagini non sono concluse. Il colonnello Giampietro Lago, comandante del Ris di Parma, annuncia che continueranno gli esami su tanti altri reperti; il procuratore non esclude ''che possa esserci un altro movente'' rispetto a quello della rapina e la pm anticipa che ''proseguiranno le indagini per chiarire tutti gli aspetti e la presenza di eventuali complici''.

Poiche', se ''sulla scena del delitto abbiamo l'evidenza che ci fossero due persone'', non si puo' ''escludere che ci fosse il concorso di altri prima o dopo''. Intanto, emergono nuovi dettagli nella ricostruzione della tragedia fatta dal Nucleo investigativo di Udine, comandato dal capitano Fabio Pasquariello, che conferma l'ipotesi della rapina degenerata. In seguito al bisogno di soldi di Reiver per tornare a Cuba dove sua moglie era in procinto di partorire il secondo figlio, i due fratelli cubani avrebbero architettato la rapina.

Entrati nella villa dei Burgato con passamontagna e guanti da motociclista, sarebbero stati riconosciuti dalle vittime. Questo avrebbe fatto scattare la furia sulla coppia di anziani e la successiva fuga senza rovistare in casa. Nell'interrogatorio, infatti, Lisandra avrebbe ammesso di aver preso gioielli e denaro dalla borsetta di Rosetta, e di averli consegnati al fratello senza verificare. Usciti dalla villa, i due si sarebbero cambiati d'abito e poi separati: la ragazza da amiche, il fratello nella casa presa in affitto. Lui avrebbe fatto sparire lo zainetto con i vestiti e i due coltelli utilizzati.

Armi che al momento non sono state trovate e delle quali Lisandra non avrebbe saputo indicare dove sono state gettate. Intanto, i carabinieri si godono il successo dell'operazione. Il colonnello Vincenzo Molinese del Ros evidenzia le difficolta' delle indagini e il suo omologo Roberto Del Piano, comandante dei carabinieri di Udine, spiega che il risultato ''e' merito del lavoro di squadra e del metodo con cui sono state condotte le indagini''. Per le quali ''c'e' stato un notevole investimento di risorse umane ed economiche''. Ribadita la collaborazione fornita dalla madre dei due accusati, che ora, come dice l' avvocato della figlia, Carlo Serbelloni, ''e' distrutta''.

Francesco De Filippo e Elena Viotto (Ansa)

Una rapina finita male il movente dell'omicidio di Lignano. Gli assassini avrebbero ucciso perché riconosciuti

Una rapina finita male il movente dell'omicidio di Lignano

Udine - Dopo la confessione, avvenuta il 17 settembre, della giovane cubana Lisandra Aguila Rico, colpevole, assieme al fratellastro, del massacro dei coniugi Rosetta Sostero e Paolo Burgato, non sono ancora emersi dettagli, ma da quanto è trapelato, gli investigatori ritengono che i due fratelli Rico abbiano ucciso perché riconosciuti dalla coppia.

In particolare, Paolo e Rosetta avrebbero riconosciuto Lisandra, barista nella frequentata gelateria nei pressi del loro negozio. Secondo la ricostruzione degli investigatori, i due fratelli, entrambi incensurati, avrebbero intercettato informazioni sul fatto che i coniugi tenevano dei soldi in casa, e avrebbero così organizzato il colpo.

In una prima fase, i fratelli avrebbero tentato di ottenere informazioni sul nascondiglio dei soldi. Poi, vistisi smascherati, la situazione sarebbe degenerata. A quel punto, presi dal panico, avrebbero ucciso i due coniugi, senza portare via nulla dalla villetta di via Annia.

I due giovani erano arrivati in Italia nel 2009 per un ricongiungimento familiare. La madre, Sandra Emilia Rico, 39 anni, a sua volta di origine cubana, ha sposato un italiano originario di Agerola (Napoli) Enzo Spinelli, ottenendo così la cittadinanza italiana. I due fratelli, figli di padri diversi, fino al 2009 vivevano a Cuba. Arrivati in Italia, ambedue hanno trovato un'occupazione a Lignano. Lisandra, in particolare, lavorava nella gelateria vicina alla coltelleria di cui erano titolari i coniugi massacrati. Gelateria della quale è titolare Sandra Emilia Rico.  

Gli investigatori cercano il fratello di Lisandra Aguila, Laborde Reiver Rico, 24 anni, che, secondo fonti d'agenzia, potrebbe essere scappato a Cuba. Da quanto si è appreso, secondo gli investigatori sarebbero stati i due fratelli ad aver ucciso barbaramente la coppia a scopo di rapina. Questo il movente dell'assassinio.

A insospettire gli inquirenti sarebbe stato il repentino allontanamento dei due giovani dalla località balneare dopo l'omicidio.

Il Dna della ragazza, trovato dalle analisi dei carabinieri del Ris di Parma sul luogo del delitto, avrebbe poi confermato i sospetti, accelerando le indagini. Allo stesso modo ora gli investigatori sono a caccia di tracce del Dna del fratello per confermare l'ipotesi accusatoria. L'iter per far l'arresto del ragazzo non sarà semplice e ci vorrà un mandato di cattura internazionale.

Delitto di Lignano Sabbiadoro, arrestata la giovane cubana fermata sabato: ha confessato

Delitto di Lignano Sabbiadoro, arrestata la giovane cubana

Udine - Lisandra Aguila Rico, la giovane di origine cubana che era stata fermata in Campania sabato 15 settembre quale possibile autrice del duplice delitto avvenuto a Lignano Sabbiadoro il 19 agosto, ha confessato oggi, 17 settembre, di aver partecipato al massacro. È stata immediatamente arrestata per omicidio.

La donna sta collaborando con i carabinieri e il magistrato. La Rico, 21 anni, è cubana ma residente nella località balneare in provincia di Udine.

Corresponsabile del delitto sarebbe il fratellastro, di tre anni più grande, che avrebbe già trovato rifugio a Cuba e che è ricercato. La ragazza era stata bloccata mentre tentava di allontanarsi per far perdere le proprie tracce: ad incastrarla sarebbero l'esame del Dna e, secondo indiscrezioni, anche qualche intercettazione telefonica.

Nelle prossime ore verrà nuovamente interrogata dal magistrato inquirente, il pm Claudia Danelon.
Secondo la ricostruzione degli investigatori, i due avrebbero brutalmente ucciso Rosetta Sostero, 65 anni, e Paolo Burgato, 67, nella loro villetta di via Annia 12.

Sono in corso interrogatori nei confronti di altre persone. "È una svolta e devo dire che i carabinieri sono stati straordinari", ha sottolineato il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, oggi a Trieste. "I carabinieri - ha aggiunto - hanno condotto un'indagine molto difficile e molto complessa, ma sono arrivati a un risultato. Quindi possiamo essere molto soddisfatti e soprattutto complimentarci per la loro professionalità".

(fonte: Agenzia Agi)

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