Anziani uccisi a Lignano: svolta. Arrestata una giovane sudamericana. Si cerca il fratellastro
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- Categoria: Udine
- Pubblicato Lunedì, 17 Settembre 2012 09:20
- Scritto da Maurizio Pertegato
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LIGNANO SABBIADORO - Una donna è stata fermata dai Carabinieri nell'ambito delle indagini sull'omicidio degli anziani coniugi a Lignano.
Secondo quanto si è appreso da fonti investigative, si tratterebbe di una giovane sudamericana, 21 anni, da 12 anni residente a Lignano, che aveva lavorato come commessa vicino al negozio delle vittime.
L'arrestata sarebbe stata incastrata dal test del dna su uno dei reperti trovati nella villetta e aveva lavorato come commessa in un negozio vicino a quello dei 2 coniugi assassinati. La giovane è stata condotta alla caserma del Comando provinciale dei Carabinieri di Udine. Nella caserma è giunta anche la sostituto procuratore della repubblica di Udine Claudia Danelon, titolare dell'indagine sul duplice delitto.
I carabinieri stanno cercando un uomo, che sarebbe un altro dei responsabili del delitto, che avrebbe come movente la rapina.
Il fermo sarebbe avvenuto fuori regione, poiché la donna avrebbe tentato di far perdere le proprie tracce. Intanto sono in corso interrogatori di altre persone da parte dei carabinieri e sarebbe il fratello naturale della giovane fermata la scorsa notte la seconda persona ricercata.
I due - secondo quanto si è appreso - sono di origine cubana; la loro madre risiede a Latisana (Udine). La donna è stata rintracciata in Campania; il fratellastro ha 24 anni.
Intanto, sarebbe stata una rapina finita male, cioé degenerata in omicidio, la causa dell'uccisione dei due coniugi di Lignano Sabbiadoro: è l'ipotesi più accreditata dagli investigatori, secondo i quali le vittime avrebbero riconosciuto nella ragazza cubana e nel fratello gli autori del colpo
Ad incastrare i due, secondo quanto si è appreso, oltre al Dna, anche intercettazioni telefoniche. Alle indagini - che proseguono per ricostruire la dinamica dei fatti e soprattutto per individuare e catturare il giovane, hanno partecipato i carabinieri dell'Arma territoriale, quelli del Ros e dello speciale reparto Crimini violenti.