Anziani uccisi a Lignano: il datore di lavoro del ricercato dichiara "non ci credo"
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- Pubblicato Lunedì, 17 Settembre 2012 14:49
- Scritto da Maurizio Pertegato
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LIGNANO SABBIADORO - "Se non me lo dice lui, non ci credo". La signora Doretta, titolare della sala giochi di Lignano Sabbiadoro dove per qualche mese ha lavorato il ragazzo cubano oggi ricercato nell'ambito del duplice omicidio degli anziani coniugi Burgato, per il quale è già stata fermata sua sorella, è perentorio.
Rico, di 24 anni, cubano, "è un bravo ragazzo, siamo sconvolti e increduli", dice sempre la signora Doretta la quale ricorda di aver visto l'ultima volta il giovane il lunedì successivo alla scoperta del massacro. "È venuto qui a giustificarsi perché gli avevo telefonato in quanto avevo necessità che lavorasse il 17 agosto alle 19 e invece non ha mai risposto".
Il ragazzo, infatti, da maggio scorso e fino al 30 settembre ha un "contratto a chiamata" con la sala giochi. Il ragazzo, robusto, soprannominato Tyson dall'altro titolare della stessa sala giochi, aveva trovato questo lavoro grazie a un amico colombiano, conosciuto da molti anni nell'esercizio commerciale e dove da tempo lavorava. Con il colombiano e un altro giovane sudamericano divideva un appartamento nella zona. Il giovane ha parlato più volte di un viaggio a Cuba che avrebbe dovuto intraprendere proprio nel giorno in cui si è verificato il duplice omicidio. La sua compagna, infatti, secondo quanto avrebbe raccontato alla signora Doretta, stava per partorire il secondo figlio e lui aveva intenzione di raggiungerla.
L'ultima volta che è stato visto risale, appunto, a lunedì 20 agosto quando sarebbe andato a scusarsi alla sala giochi per non aver risposto alle telefonate. "Se torni, ti riprendo quando vuoi" gli avrebbe detto la titolare della sala giochi: "con noi ha lavorato molto bene, è sempre stato bravo con i clienti, con i bambini, con tutti. Più volte mi ha confessato che per lui venire a lavorare significava rilassarsi, non pensare ai problemi personali". Alla sala giochi conoscono anche sua sorella, anche lei di corporatura robusta. I due giovani da vari anni trascorrevano l'estate a Lignano Sabbiadoro.
Rico e sua sorella sono figli di primo letto di una donna cubana compagna del proprietario della vicina gelateria 'Il re del gelato', sempre nel centro di Lignano. La signora ha anche altri due figli, con il nuovo compagno, entrambi piccoli. A Lignano sono tutti molto noti tra i residenti e i commercianti.
La donna, secondo il racconto di alcune persone che la conoscono, sarebbe venuta in Italia molti anni fa dove avrebbe conosciuto l'attuale compagno. I due figli maggiori erano rimasti a Cuba ma ogni estate raggiungevano la madre e spesso trovavano qualche lavoro stagionale. La donna viene descritta come una persona molto seria, perbene. Alcuni commercianti hanno anche riferito di aver raccolto vestititi per la figlia di Rico, nata a fine agosto e della quale lei avrebbe detto di aver visto una foto.
La gelateria 'Il re del gelato' del compagno della madre della giovane fermata per l'omicidio dei due anziani avvenuto lo scorso 17 agosto a Lignano, è esattamente di fronte al negozio dei Burgato, in via Udine nel centro della località balneare.
Questa mattina la gelateria ha aperto per circa un'ora e successivamente ha chiuso. Nessun commento sulla vicenda è stato rilasciato né al negozio delle vittime, né nel ristorante a fianco della gelateria che sarebbe di proprietà, secondo quanto si è appreso, del fratello del patrigno dei ragazzi cubani. Proprio ieri il figlio delle vittime è stato visto mangiare un gelato nel negozio della madre dei ragazzi cubani.
'Bravi carabinieri': è questa l'esclamazione con cui i militari della stazione di Lignano Sabbiadoro, comandanti da Nerio Loise, sono stati accolti questa mattina, 17 settembre, nel bar di fronte alla sede dell'Arma. Stamattina, quando alcuni militari sono andati a prendere il caffé, sono stati festeggiati per il fermo riguardante l'omicidio degli anziani. All'ingresso dello stesso bar sulla lavagna dove di solito vengono riportati prezzi e menù è comparsa invece la scritta 'CC bravi grazie!''.
Anziani uccisi a Lignano: svolta. Arrestata una giovane sudamericana. Si cerca il fratellastro
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- Pubblicato Lunedì, 17 Settembre 2012 09:20
- Scritto da Maurizio Pertegato
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LIGNANO SABBIADORO - Una donna è stata fermata dai Carabinieri nell'ambito delle indagini sull'omicidio degli anziani coniugi a Lignano.
Secondo quanto si è appreso da fonti investigative, si tratterebbe di una giovane sudamericana, 21 anni, da 12 anni residente a Lignano, che aveva lavorato come commessa vicino al negozio delle vittime.
L'arrestata sarebbe stata incastrata dal test del dna su uno dei reperti trovati nella villetta e aveva lavorato come commessa in un negozio vicino a quello dei 2 coniugi assassinati. La giovane è stata condotta alla caserma del Comando provinciale dei Carabinieri di Udine. Nella caserma è giunta anche la sostituto procuratore della repubblica di Udine Claudia Danelon, titolare dell'indagine sul duplice delitto.
I carabinieri stanno cercando un uomo, che sarebbe un altro dei responsabili del delitto, che avrebbe come movente la rapina.
Il fermo sarebbe avvenuto fuori regione, poiché la donna avrebbe tentato di far perdere le proprie tracce. Intanto sono in corso interrogatori di altre persone da parte dei carabinieri e sarebbe il fratello naturale della giovane fermata la scorsa notte la seconda persona ricercata.
I due - secondo quanto si è appreso - sono di origine cubana; la loro madre risiede a Latisana (Udine). La donna è stata rintracciata in Campania; il fratellastro ha 24 anni.
Intanto, sarebbe stata una rapina finita male, cioé degenerata in omicidio, la causa dell'uccisione dei due coniugi di Lignano Sabbiadoro: è l'ipotesi più accreditata dagli investigatori, secondo i quali le vittime avrebbero riconosciuto nella ragazza cubana e nel fratello gli autori del colpo
Ad incastrare i due, secondo quanto si è appreso, oltre al Dna, anche intercettazioni telefoniche. Alle indagini - che proseguono per ricostruire la dinamica dei fatti e soprattutto per individuare e catturare il giovane, hanno partecipato i carabinieri dell'Arma territoriale, quelli del Ros e dello speciale reparto Crimini violenti.
Venerdì nero sulle strade del Fvg: due incidenti mortali nel giro di poche ore
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- Pubblicato Venerdì, 14 Settembre 2012 19:01
- Scritto da Tiziana Melloni
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Udine - Si chiamava Luciano Cosmaro, padre di Claudio, segretario del circolo del Pd di Udine 7, l'anziano di 81 anni travolto poco prima delle otto mentre attraversava sulle strisce pedonali.
In un altro incidente, un motociclista, Lorenzo Chieu, 22 anni, di Spilinbergo, è morto carbonizzato intorno alle 15 lungo l'arteria che collega Spilimbergo a Barbeano. Secondo quanto si è appreso, il motociclista, giunto all'altezza di una doppia curva, ha perso il controllo del mezzo finendo contro un autoarticolato che trasportava carburante.
Nell'impatto la moto si è incendiata e il conducente, il cui nome non è stato ancora reso noto, è deceduto. L'autista del mezzo pesante, utilizzando l'estintore in dotazione, è riuscito a spegnere le fiamme in pochi minuti evitando anche che si propagassero alla cisterna. La cisterna dovrà essere svuotata prima di essere rimossa.
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