Sequestro di cuccioli a Pocenia: giornalisti aggrediti dall'allevatore mentre documentano il fatto
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- Pubblicato Giovedì, 22 Gennaio 2015 10:41
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Udine - Gravissimo episodio il 21 gennaio a Pocenia (Ud). Due reporter della Rai Fvg, Rita Micoli e Lorenzo Cecutti, sono stati aggrediti durante la realizzazione di un servizio giornalistico.
La violenta aggressione è avvenuta mentre i giornalisti erano impegnati nella realizzazione di un servizio sul sequestro di cuccioli in un allevamento di Torsa di Pocenia da parte della Guardia Forestale.
Mentre dal marciapiedi antistante il canile l'operatore Lorenzo Cecutti stava riprendendo le operazioni del corpo della guardia forestale, il titolare della struttura senza alcun preavviso lo ha aggredito scagliandolo a terra, colpendolo con calci e pugni e stringendogli violentemente le mani attorno al collo fino a provocargli una lesione delle corde vocali.
Immediatamente ricoverato in ospedale l'operatore ha riportato una prognosi di dieci giorni oltre ad avere la telecamera pesantemente danneggiata.
Ferma la condanna della rappresentanza sindacale della sede Rai Friuli Venezia Giulia, che ha espresso "tutta la vicinanza al collega ferito ed auspica che questa inaccettabile aggressione possa essere sanzionata dall'autorità giudiziaria nella maniera più esemplare a tutela non solo dell'incolumità di tutti i giornalisti impegnati nel loro lavoro ma anche del più generale diritto di cronaca".
Anche l'Assostampa regionale esprime il suo sconcerto per "un episodio gravissimo, che non fa onore alle tradizioni di civiltà della terra friulana. Inaccettabile sempre il ricorso alla violenza, ma ancor più se questa viene rivolta nei confronti di chi sta svolgendo il proprio lavoro".
"Il sindacato dei giornalisti condanna sempre e comunque tutte le azioni volte a limitare o impedire il diritto/dovere di cronaca, presidio irrinunciabile di ogni democrazia che sia degna di questo nome".
Traffico illecito di cuccioli: otto persone indagate e tre negozi sotto sequestro
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- Pubblicato Mercoledì, 21 Gennaio 2015 13:19
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Udine - Gli uomini del Corpo Forestale Regionale hanno effettuato il sequestro preventivo di beni e immobili di due allevamenti a Pocenia (Italcani) e Remanzacco (allevamento dei Longobardi) e di un negozio a Maniago (Minizoo), compresi cani di illecita provenienza e destinati al commercio.
Il sequestro è avvenuto in esecuzione di un provvedimento dell'Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) del Tribunale di Udine.
Otto persone sono state indagate. A Remanzacco la Forestale era già stata il 31 dicembre scorso sequestrando 23 cuccioli. I proprietari hanno sempre respinto le accuse. Ora il sequestro preventivo richiesto dal giudice.
Il provvedimento è scattato in seguito a un'indagine iniziata nel febbraio 2013 dal maresciallo Claudia Comelli in coordinamento con la Procura della Repubblica di Udine, con ripetuti appostamenti, intercettazioni e pedinamenti e altri mezzi di investigazione.
L'indagine, che ha coinvolto decine di forestali in servizio nelle stazioni di tutto il Friuli Venezia Giulia, ha accertato che i cani, provenienti dai paesi dell'Est Europa, venivano introdotti in Italia senza la prevista documentazione sanitaria e commerciale e venivano venduti come se fossero nati negli allevamenti locali.
In alcuni casi l'attività investigativa ha permesso di ipotizzare anche altri reati, tra i quali il traffico illecito di animali da compagnia, la truffa, la frode in commercio, il falso documentale, l'abuso della professione veterinaria e il maltrattamento degli animali.
In particolare, in uno degli allevamenti sottoposti a sequestro, personale non veterinario eseguiva sugli animali operazioni chirurgiche vietate dalla legge come il taglio delle orecchie e tagli cesarei.
I cani sequestrati, sette in tutto, sono stati affidati in custodia al Centro di recupero di San Canzian d'Isonzo, in provincia di Gorizia dove spesso vengono portati, curati e rieducati i cuccioli sequestrati ai trafficanti.
Undicenne cade dal tetto a Fiumicello. In gravi condizioni all'ospedale di Udine
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- Pubblicato Martedì, 20 Gennaio 2015 11:33
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Fiumicello (Ud) - Nel pomeriggio del 19 gennaio, attorno alle 16.30, un ragazzino di undici anni è caduto da un tetto da un'altezza di circa tre metri.
A dare l'allarme è stata la madre, che era in casa quando si è verificato il fatto. Il ragazzino era salito sul tetto del garage dell'abitazione per gioco. Dopo il volo è stato trovato a terra, privo di conoscenza.
Sul posto è giunta immediatamente l’ambulanza della Croce verde di Cervignano. Dopo poco è arrivato anche l'elicottero del 118 che ha trasportato il ragazzino all'ospedale di Udine.
L’incidente ha procurato numerosi traumi all'undicenne. Le sue condizioni sono gravi ma non sarebbe in pericolo di vita.
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