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Dom11242024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Smog a Udine: dal 27 al 31 misure antinquinamento. Limitazioni al traffico e ai caloriferi

Smog a Udine: dal 27 al 31 gennaio misure antinquinamento. Limitazioni al traffico e ai caloriferi

Udine - L'Agenzia Regionale Protezione Ambiente ha comunicato al Comune di Udine un nuovo sforamento delle polveri sottili (Pm10), dalla notte del 27 gennaio alla mezzanotte del 31.

Il Comune informa che scatta il Piano di Azione Comunale: riduzione dell'uso dei mezzi privati, obbligo di abbassare da 20 a 18 le temperature medie negli edifici.

Le limitazioni alla circolazione dei veicoli a benzina euro 0 e 1, diesel 0, 1, 2 e 3 e ciclomotori e motoveicoli 0 e 1, sono attive dalle 16 alle 20  all'interno del ring cittadino e con l'esclusione, tra gli altri, dei residenti nell'area interessata al divieto.

In ogni caso l'accesso al centro storico è sempre e comunque garantito tramite l'utilizzo dei parcheggi Andreuzzi, Magrini, Moretti, via Caccia, via del Vascello e del Teatro.

Nell'area all'interno delle Zone a Traffico Limitato e nelle aree pedonali, infine, il divieto di circolazione è esteso alla fascia oraria dalle 14 alle 16 per gli automezzi diesel per trasporto di merci omologati euro 0, 1, 2 e 3.

Negli edifici le temperature dovranno essere abbassate di due gradi (da 20°C a 18°C); sono esentati gli edifici con attestato di qualificazione energetica di categoria B o superiore e gli edifici adibiti ad ospedali, cliniche o case di cura, scuole ed abitazioni in cui risiedono persone affette da malattie croniche.

Trascrizione del matrimonio tra due cittadine: il Comune di Udine si costituisce contro cancellazione

Trascrizione del matrimonio tra due cittadine: Comune di Udine si costituisce contro cancellazione

Udine - Il Comune di Udine si costituirà in giudizio al Tribunale Amministrativo Regionale nel ricorso promosso da due cittadine, l’udinese Adele Palmeri e Ingrid Owens, residenti in Belgio, che si erano sposate in Sudafrica ed avevano chiesto ed ottenuto la trascrizione dell'atto al Comune di Udine.

Il prefetto di Udine Provvidenza Delfina Raimondo aveva però annullato la trascrizione nel registro di stato civile del matrimonio, che era avvenuta il 30 settembre 2014.

La prefettura, su indicazione del Ministro dell'Interno Angelino Alfano, aveva chiesto al sindaco Furio Honsell di annullare le nozze ma il primo cittadino si era rifiutato. L'atto, tramite un commissario ad acta, era stato quindi cancellato dal Prefetto di Udine.

Immediata era stata la reazione delle associazioni omosessuali e delle due donne interessate che, tramite l’associazione Rete Lenford, avevano presentato un esposto in Procura, secondo cui, questa la risposta del pm, il prefetto non ha compiti “sostanzialmente” abrogativi, né poteri di cancellazione del matrimonio, dichiarando quindi “non corretta” la circolare del Ministro Alfano. Da qui la causa promossa dalle due donne presso il Tar.

“Siamo a fianco delle due cittadine in quanto continuiamo a ritenere pienamente legittima la loro richiesta di trascrizione e, al contrario, assolutamente illegittima la cancellazione operata su indicazione del Ministro dell’Interno. Ecco perché abbiamo deciso di appoggiare il ricorso che le due donne hanno presentato”.

Così afferma in una nota diffusa il 23 dal sindaco di Udine, Furio Honsell, che commenta la decisione con cui palazzo D’Aronco si costituirà in giudizio al Tar. La decisione di costituirsi in giudizio da parte del Comune verrà formalizzata nel corso della prossima giunta comunale utile.

"Se tutta questa vicenda ha un senso generale – ha affermato ancora Honsell – è proprio quello di portare di fronte a tutti gli organi di giudizio una problematica così importante per i cittadini, ovvero quella della piena parità di diritti per le coppie omosessuali".

"E questo proprio perché, rispetto alla maggior parte degli Stati europei, il nostro Paese ha un deficit legislativo che mi auguro venga colmato al più presto. E credo che anche dibattiti come questo – conclude la nota – possano risvegliare la coscienza dei nostri legislatori”.

Indagini sulla rapina alla CariFvg di Cervignano: recuperati oltre 200 reperti archeologici

Indagini sulla rapina alla CariFvg di Cervignano: recuperati oltre 200 reperti archeologici

Aquileia (Ud) - I Carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Udine e i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Venezia, nell'ambito delle indagini su una rapina alla filiale della CariFvg di Cervignano, hanno recuperato oltre 200 reperti e manufatti archeologici di eccezionale valore storico ed artistico, risalenti a diversi periodi che vanno dal pre-protostorico al paleocristiano.

Tra gli oggetti anche 108 gemme romane incise, alcune ancora incastonate nei gioielli, altre descritte da Plinio. I reperti ritrovati provengono quasi tutti dal sito di Aquileia, in particolare le gemme incise che venivano lavorate sul posto e poi esportate in ogni angolo dell'Impero.

La maggior parte dei reperti - hanno spiegato nel corso di una conferenza stampa tenutasi il 22 gennaio il comandante provinciale dei Carabinieri di Udine col. Roberto Del Piano e il maggiore Giuseppe Marseglia del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Venezia - è stata rinvenuta all'interno del caveau della Banca "Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia" di Cervignano, dove giacevano forse da decenni, illecitamente detenuti dai possessori di alcune cassette di sicurezza che durante la rapina erano state aperte e poi abbandonate dai malviventi. Altri reperti sono stati recuperati in momenti successivi dell'indagine.

Tra le pietre preziose recuperate c'è anche un esemplare in diaspro rosso di grandi dimensioni, riconducibile alla categoria delle gemme magiche di origine orientale con raffigurazioni di divinità e iscrizioni in greco.

Di notevole importanza anche il ritrovamento di altri reperti in metallo (asce, pugnali, cuspidi di lancia e lingotti di rame) per lo più risalenti alla tarda età del bronzo. I reperti sono stati affidati al Museo Archeologico di Aquileia per le perizie e la catalogazione.

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Capo redattore: Tiziana Melloni
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