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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Coppa Italia donne, il Tavagnacco passa a valanga sul Marcon

Coppa Italia donne, il Tavagnacco passa a valanga sul Marcon

Tavagnacco (Ud) – Il cammino in Coppa Italia per la compagine femminile dell'UPC Tavagnacco prosegue a gonfie vele, dopo il turno pienamente passato ieri pomeriggio allo Stadio comunale di via Tolmezzo: 6-0 contro il Marcon, formazione veneta di Serie B. Arbitra il signor Bordin di Bassano del Grappa.

La partita inizia subito in avanti e con la quinta inserita, per le ragazze allenate da Sara Di Filippo: con una difesa praticamente a due e un attacco a quattro, che spinge contro la debole difesa avversaria. E al quarto d'ora ecco che si inizia a raccogliere i frutti: la scozzese Clelland Lana apre le marcature, che insacca dalla mischia creatasi davanti alla porta.

La numero uno del Marcon, posizionata male nella rete, non migliora poi: due minuti dopo ecco il raddoppio, sempre con la Clelland che scarta l'estremo difensore e segna a porta vuota. Al 27' una nuova azione del Tavagnacco, che realizza la tripletta ancora una volta con la numero nove al 30'.

L'attaccante gialloblu è immarcabile, sfugge alla difesa avversaria con una velocità disarmante, e al 38' pone anche il quarto sigillo alla gara, di rapina dopo che il portiere neroarancio Ghion respinge una parata ma non riesce a spazzare via: da due centimentri è impossibile sbagliare. E prima della pausa c'è anche il tempo per il 5-0, questa voltà però con Del Stabile al 40'.

Ritornate le squadre in campo, il registro cambia di poco. La fatica si sente sulle gambe del Tavagnacco, ma il gap con le rivali è troppo da sperare in una rimonta, mentre Di Filippo da spazio anche a Pochero e Cecotti, entrate nel primo quarto d'ora. Al 18', la Clelland risuona la carica: 6-0 e cinquina personale.

Il primo, unico brivido da parte delle venete arriva solo al 31' della ripresa, quando Camilli Jenny, su disattenzione della difesa friulana, tira fuori a due passi dal palo. Da lì in poi né la numero 11 né la Battaiotto, entrata al 5' al posto della Bortolato, fanno molto, mancando di grinta su ogni pallone. Che rimane praticamente sempre nella metà campo del Marcon.

I tre minuti di recupero anticipano la fine di una partita a senso unico, che comunque vedono ancora la Clelland sempre pericolosa sottoporta. Passato il turno, adesso inizia il campionato: domenica arriva il S. Zaccaria per la prima di Serie A femminile, che si preannuncia agguerrita anche visti i recenti contrasti all'interno del calcio femminile nazionale.

Il risultato è certamente frutto di una differenze tra le due squadre notevolissimo: non solo di categoria ma anche di età, avendo il Marcon alcune giocatrici molto giovani, le cui doti possono ben poco a confronto con un undici ben collaudato com'è quello friulano. Che dalla prestazione di ieri può capire già qualcosa per il campionato imminente: ad esempio la centralità della Clelland, vera furia bionda che farà sicuramente parlare di sé in futuro.

Foto: Robertissima III vince una Barcolana 2015 più invernale che autunnale

È Robertissima III la vincitrice di una Barcolana 2015 più invernale che autunnale

Trieste - Trieste -  Dopo la Bora di sabato 10 ottobre con raffiche fino a 84 nodi, che a ha visto un gran lavoro dei volontari per mettere in sicurezza le imbarcazioni in ormeggio, si è disputata Barcolana bellissima, con un campo complicato e reso ancor più tecnico da un vento instabile per intensità, ma sceso a livelli tali da permettere a molti dei 1681 iscritti di prendere il mare in tutta tranquillità.

La grande festa della vela di Trieste ha preso il via due ore dopo il previsto, oggi alle 12.30, con la soddisfazione degli organizzatori di avere in mare oltre 15.000 persone.

1681 gli iscritti, per una regata difficilissima dal punto di vista tattico. Il Golfo di Trieste ha proposto dieci nodi di grecale e le ultime raffiche di Bora fino a 20 nodi: una condizione complessa per le raffiche irregolari disegnate sul campo di regata, e gran lavoro per i tattici.

Vasco Vascotto, alla tattica di Robertissima III, non ha sbagliato nulla. Partito in maniera perfetta, in mezzo alla linea, ha issato immediatamente il gennaker e ha preso un bel margine di vantaggio. Jena di Benussi-Cherin-Kosmina si è attardata al via e il distacco è risultato subito incolmabile.

Qui la fotogallery del reporter Stefano Savini:

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Dimenticate immediatamente le tre precedenti edizioni di bonaccia, la regata ha visto i primi controllarsi a distanza, con ottimi spunti dell'anziano Veliki Viharnik, scafo sloveno di Dusan Puh, ex Brooksfield, che ha letto meglio le raffiche e inseguito con determinazione Robertissima III, arrivando fino a insidiare un eterno secondo Jena No Borders Team. Nella partita si è inserito Pendragon, scafo con Lorenzo Bodini al timone in partenza e alla tattica durante la regata: bordeggio impeccabile e tattica intelligente lo hanno portato subito tra le prime posizioni.

Poi, arriva Paul Cayard: Anywave Onboard parte bene, manovra in maniera non impeccabile in prima boa e si trova al quinto posto: dovrà recuperare in fondo, per poter chiudere quarto. Protagonista assoluto del primo lato è il piccolissimo Zerstören di Condello, Bua e Scarpa, che con i suoi 6,40 metri per soli 400 chili, plana da Barcola alla boa 1, raggiunta al sesto posto.

A partire dalla lunga bolina, dopo la seconda boa, per Robertissima III è un assolo: Vascotto non concede tregua, cambia vele, vira e gestisce ogni millimetro della rotta, pronto alla vittoria, il timoniere Roberto Tomasini Grinover all'arrivo si commuove a vedere il pubblico applaudire lungo le Rive. Jena No Borders Team non può che inseguire, e lo fa tenendo lontano Pendragon, l'outsider che chiuderà in terza posizione, seguito da Anywave Onboard con Cayard e da Veliki Viharnik con l'intramontabile Puh al quinto posto.

L'arrivo di fronte a piazza Unità offre uno spettacolo incredibile e rende protagoniste le migliaia di persone assiepate sul Molo Audace, sul Molo Bersaglieri e nel Bacino San Giusto, parte imprescindibile della festa: a occhio nudo possono godersi l'arrivo della Barcolana 2015 a pochi metri da piazza dell'Unità, uno scenario che continuerà per tutto il pomeriggio, fino al tempo limite delle 18.

"È stata una bellissima Barcolana - ha dichiarato il presidente della Società Velica di Barcola e Grignano, Mitja Gialuz - abbiamo lavorato tanto affinché anche con la Bora forte di sabato tutti potessero trovare un ormeggio in sicurezza e tutti potessero vivere la regata oggi a terra e in mare".

"Il mio ringraziamento va a tutti i Circoli velici triestini che hanno collaborato con noi nella gestione della sicurezza, a tutti i volontari che di giorno e notte hanno lavorato sorvegliando le imbarcazioni, alla Protezione Civile e alla presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, che da sabato a oggi pomeriggio è sempre stata con noi, sia per coordinare la parte sicurezza, sia per promuovere il territorio e vivere assieme a noi questa grande giornata".

Il Villaggio Barcolana è stato riaperto ed ha visto un buon afflusso di pubblico nonostante le temperature più invernali che autunnali.


 

47ª Barcolana, a Trieste torna un grande classico, la Bora. Le foto. Si comincia alle alle 12.30

47ª Barcolana, a Trieste torna un grande classico, la Bora. Le foto. Si comincia alle alle 12.30

Trieste - La Barcolana fa giustizia con una grande assente e una grande presente. Arriva la bora, ma non c'è Esimit, e così Trieste ritrova una barcolana come vuole la tradizione, cioè grande incertezza e sopratutto grande battaglia contro la sua "bandiera" con cui la città è conosciuta nel mondo: la Bora. Sabato 10 ottobre raffiche a oltre 60 nodi (circa 120 km\h) in aumento verso sera con l'aggiunta della pioggia (chiesto l'intervento della protezione civile).

Sospese tutte le regate in programma e spostato al coperto il concerto (al Rossetti) di Max Gazzè. Sulle rive però c'era di che divertirsi con le raffiche che hanno attratto sui moli migliaia di persone impegnate a misurarsi con la bora tra fischi delle sartie e gli spruzzi sul famoso molo Audace, sulla cui punta si può apprezzare meglio e direttamente la forza incostante delle raffiche.

Non sono mancati gli interventi dei Vigili del fuoco e per tutta la mattina gli equipaggi hanno speso del tempo per rinforzare gli ormeggi.

Spostata pure la partenza della regata dalle 10,30 alle 12,30 per evitare il forte vento che dovrebbe calare a ridosso della mezza giornata di questa 47ª edizione della Barcolana. Grande anche l'incertezza degli organizzatori che solo domani potranno sciogliere gli ultimi nodi sulla sicurezza della regata.

Per ogni emergenza riguardante la sicurezza delle imbarcazioni ormeggiate, durante la notte sarà a disposizione il numero: 345 4725433

Possibilità di iscriversi fino alle 10,00 di domenica: orario spostato per permettere di gareggiare agli equipaggi che non hanno potuto attraccare a causa delle forti raffiche. Finora le barche iscritte sono quasi 1700.

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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