La Bavisela parte da Lipica: da quest’anno è la prima maratona in Europa su 2 Paesi
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- Pubblicato Venerdì, 24 Aprile 2015 11:21
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - Domenica 3 maggio si rinnova l’appuntamento con la Green Europe Marathon, la Green Europe Halfmarathon e la Bavisela Wind Family.
La principale novità del 2015 è rappresentata dal percorso della Green Europe Marathon, che, partirà dalla Slovenia, rispecchiando pienamente il nome stesso della manifestazione, unendo due stati confinanti con i classici 42.195 metri, per dare vita all’unica maratona che abbraccia 2 Paesi in Europa.
Giunta alla 16ª edizione, la corsa fissa lo start dal piazzale antistante l’hotel Maestoso, nel comprensorio di Lipica, con il traguardo fissato, come sempre, in piazza Unità d’Italia a Trieste, dopo aver attraversato i paesi del Carso sloveno e italiano, prima di affrontare una tipica quanto impegnativa ed affascinante discesa, da Santa Croce a Grignano, dove maratoneti e mezzi maratoneti si ritroveranno insieme per l’ultima parte del percorso, disegnato dal direttore tecnico Bavisela Paolo Giberna.
I partecipanti provengono da più di 40 Paesi. Cresce in particolare la presenza di runner da Ungheria e Russia, e poi partecipanti da Austria, Croazia, Slovenia, Argentina, Australia, Belgio, Brasile, Canada, Cina, Colombia, Grecia, Norvegia, Repubblica Ceca, Serbia, Slovacchia, Svezia, Ucraina, Stati Uniti, Inghilterra, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, India, Marocco, Messico, Polonia, Spagna e Svizzera.
La Green Europe Halfmarathon, che festeggia 20 anni, partirà sempre da Duino, per il via si torna sulla statale che collega Duino a Monfalcone, quindi il percorso proseguirà lungo la Strada Costiera con una volata fino a piazza Unità d’Italia.
La scelta del termine Green abbinato alle corse deriva dall’ottenimento nel 2014, da parte dell’evento Bavisela, del massimo livello di certificazione ambientale e sociale internazionale IMQ.
Classica partenza da Miramare infine per la Bavisela Wind Family, la non competitiva tra le più partecipate d’Italia, che confluirà come sempre in piazza Unità d’Italia.
Le due corse competitive continuano ad attrarre runner da tutta Italia e dall’estero e quest’anno fissano il tetto massimo a 3mila partecipanti complessivamente.
Le iscrizioni sono aperte fino al 29 aprile online e la negozio Wind di piazza Unità d’Italia 6, a Trieste. In caso di pettorali ancora disponibili si potranno effettuare anche l’ 1 e 2 maggio all’Expo Marathon, nella Sala Matrimoni di piazza dell’Unità d’Italia (10-20), dove sarà possibile ritirare anche i pettorali, le t-shirt e i pacchi.
I partecipanti saranno trasportati alle partenze con gli autobus da piazza Libertà a Trieste: 6.30 – 7.00 per gli iscritti alla Green Europe Marathon; ore 7.30 – 8.15 per gli iscritti alla Green Europe Halfarathon. (Un bus navetta sarà a disposizione a Trieste per gli atleti che vogliono tornare a Lipica a fine maratona, dalle 13 alle 17). La partenza della 16ª Green Europe Marathon è prevista alle 8.30. La partenza della 20ª Green Europe Halfmarathon è prevista alle 9.50.
Tra i premi in palio una splendida crociera Costa per i primi due classificati della Green Europe Marathon. Le premiazioni si svolgeranno in piazza Unità d’Italia a fine gara.
Tre stelle, tre grandi acquisti: le trattative più importanti per l'Udinese da Zico a Bierhoff
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- Pubblicato Mercoledì, 22 Aprile 2015 18:43
- Scritto da Timothy Dissegna
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Udine - Ci sono due momenti all'anno in cui i campionati passano in secondo piano e c'è solo una cosa che conta: il calciomercato. In estate e a gennaio, infatti, le trattative tra i club di tutto il mondo raggiungono picchi incredibili, con gli agenti dei giocatori pronti a far vendere i propri clienti alla miglior offerta e le squadre che cercano i nomi più interessanti ai prezzi più incredibili che possano esistere.
Già, perché la tradizione che questo rito calcistico si porta dietro ormai da decenni è quella di sparare la cifra più grande che possa esistere. Basta vedere le campagne acquisti delle ultime stagioni del Real Madrid per capire come i soldi diventino noccioline, quando si parla di comprare calciatori. E sono servite oltre 100 “noccioline”, alias milioni di euro!, per acquistare il gallese Bales, mentre i blaugrana del Barcellona ne hanno speso circa 80 per il brasiliano Neymar. Il tutto mentre la UEFA tenta di mantere l'ordine nei bilanci dei club, sanzionado quelli con debiti con multe ed esclusioni dalle coppe.
La follia collettiva del calciomercato non ha lasciato immune nemmeno l'Udinese, che nel corso degli anni è stata protagonista anche di acquisti dal valore faraonico, oltre ai soliti investimenti low-cost sulle giovani meteore sudamericane. Certo, la società friulana non può vantare un elenco lunghissimo di trasferimenti stellari in entrata, contando molto invece su quelli in uscita, ma anche a Udine sono passati piedi già affermati, a volte trasformandosi addirittura in polemiche nazionali.
A tal proprosito, l'esempio più noto è sicuramente quello del fenomeno brasiliano Zico, detto anche “il Pelè bianco”. Lo volevano tutti in Italia: la Juventus di Agnelli, la Roma di Viola, ma lui era troppo legato al suo Flamengo. Con la formazione carioca aveva vinto tutto, perfino la Coppa Intercontinentale, ma alla fine i missari di un piccolo club di provincia erano riusciti in quello che nessuno pensava fosse possibile: portarlo in Europa. Nell'estate del 1983, il numero 10 firma il contratto a Udine per un costo di 6 miliardi di lire, prezzo che dopo qualche tempo decreterà la crisi nera della Zanussi di Pordenone, azienda di proprietà dell'allora presidente bianconero Mazza.
Famosissime furono le contestazioni dei friulani quando la Federcalcio si mise di traverso alla trattiva, dicendo che quelli per il giocatore erano troppi soldi. “O Zico o Austria!” erano gli striscioni e alla fine arrivò l'ok: la prima, grande stella del calcio mondiale solcava l'erba del Friuli.
Arrivò sempre dal Flamengo un altro degli acquisti più esosi dell'Udinese, ben 23 anni dopo il Galinho: Marcio Amoroso dos Santos, anch'egli verdeoro. Il suo cartellino fu pagato da Pozzo 7 miliardi di lire, anche se inizialmente l'attaccante arrivò in Italia in prestito per 800 milioni nel 1996. Il primo anno realizzò 12 reti, 6 quello dopo e 24 tra il '98/'99, vincendo la classifica capocannonieri della Serie A con 22 centri. Fu la stessa stagione dello storico terzo posto e l'ultimo di Amoroso a Udine: la stagione dopo approdò al Parma per la cifra extraterrestre di 64 miliardi di lire!
Amoroso incrociò per qualche tempo a Udine un altro nome rimasto sul taccuino degli acquisti più importanti, anche se più ridimensionato rispetto ai precedenti citati: Oliver Bierhoff. Arrivato dal Foggia nel 1995 per 2 miliardi e mezzo di lire, il tedesco divenne ben presto un punto fermo dell'attacco friulano, segnando in totale 57 reti in tre anni. Riuscì a conquistare nel 1998 il titolo di capocannoniere con 27 gol e a portare il club al terzo posto, dietro Juventus e Inter. In estate passò al Milan, per far coppia con George Weah, e il suo periodo al Friuli fu caratterizzato soprattutto per la partecipazione con la Germania agli Europei del '96: fu lui a decidere la finale con la Repubblica Ceca.
Queste tre stelle sono sicuramente legate a tempi lontani, quando ancora cifre esorbitanti per un giocatore erano viste con sdegno da chi faticava ad arrivare alla fine del mese. Oggi molti media marciano sulle trattative, rendendole a volte più attraenti del gioco stesso, ma non esiste squadra che, più dell'Udinese, è riuscita a fare affari investendo meno degli altri e guadagnando miliardi. Un trend che ha reso celebri in tutto il mondo i Pozzo, a volte contestato dai tifosi, che prima o poi tornerà a regalare emozioni al pubblico friulano.
Successo a Trieste per le corse SoloWomenRun, gare in versione competitiva e amatoriale
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- Pubblicato Domenica, 19 Aprile 2015 18:37
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - Alessandra Giacomelli (Cus Trieste) con il tempo di 36'34'' ha vinto la 3. Trieste SoloWomenRun, la corsa delle donne svoltasi domenica 19 aprile con partenza e arrivo al centro commerciale Montedoro di Muggia (Ts). Secondo posto per Daniela Da Forno (Asd Bavisela) in 38'09'', terza Manuela Ricciardi (Trieste Atletica) in 40'27''.
Oltre 500 donne al via tra corsa Open non competitiva, di 3,5km, e Challenge competitiva, di quasi 10 km, con i percorsi che si sono snodati nel comprensorio naturalistico dei laghetti delle Noghere.
Una giornata di sport, festa, divertimento e responsabilità sociale.
ll 50% delle iscrizioni al netto verrà devoluto al Movimento Donne Trieste per il Progetto Rosa, indirizzato a supportare le donne sole, separate, divorziate, vedove, con o senza figli.
Sono tante le partecipanti ad essersi iscritte anche questa mattina, prima della gara, complice il sole e il bel tempo che hanno accompagnato l'evento.
Di corsa o a passeggio tante mamme con bimbi molto piccoli, nel marsupio, zaino o passeggino, gruppi di amici e colleghe, sportive che appartengono a palestre o società cittadine. A fine corsa per tutte il meritato ristoro e tante foto per ricordare l'evento.
Premiate le prime tre classificate, che hanno ricevuto rispettivamente un telefonino, un tablet e un televisore al plasma, offerti da Montedoro e Unieuro. Premi poi grazie a Rougj, Azienda Agricola Il Pucino, Diadora e medaglie ufficiali SoloWomenRun.
Premiate anche Margherita Viviani, prima a tagliare il traguardo della Open non competitiva, tutte le vincitrici di categoria, e ancora la piccola Sanja, quattro mesi, la più giovane iscritta ufficialmente alla corsa e un terzetto di simpatiche signore over 70, Angela, Rinata e Matilde. Il gruppo più numeroso è stata la squadra di calcio Il Trifoglio.
Mazzo di fiori speciale a Santina Deodato, che oggi ha festeggiato 101 anni e ha dato il via ufficiale alle due corse.
La Trieste SoloWomenRun è organizzata da 42K e Bavisela e realizzata grazie al commerciale Montedoro, Diadora, Wind, Ipercoop, Radenska, Rougj, Azienda Agricola Il Pucino, Trieste Auto, Fisiomed, SecurWomen.
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