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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Palmanova capitale del calcio dilettantistico in Friuli Venezia Giulia: 1 milione e mezzo di investimenti

Palmanova capitale del calcio dilettantistico in Friuli Venezia Giulia: 1 milione e mezzo di investi

Palmanova (Ud) - È stato firmato un importante protocollo d’intesa tra la FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio) e l’Amministrazione comunale di Palmanova per interventi sulla nuova sede e sugli impianti sportivi esistenti.

Sono previsti investimenti con fondi pubblici e federali per oltre 1 milione e 500mila euro nella città stellata.

Avranno, infatti, sede a Palmanova, nel cuore del Friuli Venezia Giulia, il nuovo Centro di Formazione Federale e gli uffici del Comitato regionale FIGC - LND (Lega Nazionale Dilettanti del Friuli Venezia Giulia).

La scelta di Palmanova è duplice: da un lato la sua baricentricità geografica, rispetto agli assi viari di collegamento, dall'altro le numerose potenzialità di ottimizzazione rispetto ai costi di accessibilità delle sedi periferiche. La decisione è certamente strategica in quanto il Comitato regionale FIGC - LND ha individuato nella città stellata il futuro nodo regionale delle proprie attività.

"Sono venuto in Friuli in un momento molto delicato del sistema sportivo italiano - afferma il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio Carlo Tavecchio -. Ritengo che questa regione sia un territorio calcisticamente all’avanguardia che ha dato i natali a grandi personaggi del mondo dello sport. Palmanova – continua Tavecchio – è una scelta importante perché dà ragione alla sua posizione strategica e alla sua importante storia".

L'intervento di realizzazione del nuovo Centro di Formazione Federale si inserisce in un più ampio progetto della Lega finalizzato alla realizzazione di impianti non professionistici sicuri ed efficienti in Italia con lo scopo di mettere in moto un meccanismo virtuoso per sostenere sia l'attività sportiva del territorio che l'attività economica con l'attivazione diretta di venti nuovi cantieri sul territorio nazionale.

A tal fine, la FIGC ha acquistato un immobile a Palmanova, nella sede dell'ex meeting point, dove trasferirà i propri uffici amministrativi e di rappresentanza, attualmente ubicati a Trieste. Altri interventi di efficientamento energetico, sostenibilità e adeguamento della struttura esistente riguarderanno il centro sportivo immediatamente fuori dalle mura della città.

"Questo trasferimento è da ritenersi di enorme rilevanza per il tessuto economico della città - sottolinea il sindaco di Palmanova Francesco Martines – sia nel la scelta di Palmanova come sede per il nuovo Centro di Formazione Federale nazionale, sia perché per la prima volta, grazie al tavolo tecnico, c’è un atto concreto e congiunto per programmare e coordinare al meglio gli interventi di riqualificazione ed efficientamento. Ritengo che questa scelta sia l'inizio di un importante sodalizio che porti Palmanova a diventare la Coverciano del Friuli Venezia Giulia".

Alla base della scelta, la flessibilità nell'integrazione con la realtà urbanistica e sociale di Palmanova rispetto ai grandi centri metropolitani.

Gli interventi prevedono un investimento da parte della FIGC - LND non inferiore  a 600mila euro per la realizzazione e l'ammodernamento della nuova sede a cui si aggiungono 550mila euro per la riqualificazione degli impianti sportivi esistenti. L'amministrazione comunale ha inoltre previsto lo stanziamento di ulteriori 350mila euro per le medesime finalità.

Il prossimo passo sarà la stesura di un cronoprogramma condiviso delle attività di riqualificazione che sarà redatto e reso pubblico entro il 31 dicembre 2015.

Per la buona riuscita del progetto l'amministrazione comunale della città stellata e il CR Friuli Venezia Giulia FIGC - LND auspica il coinvolgimento e la piena condivisione al progetto da parte di altre istituzioni regionali e nazionali con le rappresentative nazionali del mondo dello sport.



Il fondista sanvitese Matteo Furlan vince la medaglia di bronzo ai Mondiali di nuoto di Kazan

Il fondista sanvitese Matteo Furlan vince la medaglia di bronzo ai Mondiali di nuoto di Kazan

Kazan (Russia) - Viene dal Friuli Venezia Giulia, e più precisamente da San Vito al Tagliamento (Pn) la prima medaglia azzurra ai Mondiali di nuoto in Russia.

Il protagonista è Matteo Furlan, che ha conquistato il bronzo nella 5 km di fondo nella rassegna iridata cominciata oggi, 25 luglio, a Kazan, in Russia.

Per il 26enne sanvitese, che da 5 anni vive a Padova (Marina Militare/Team Veneto), allenato da Sante Dal Mas, si tratta della prima medaglia internazionale della carriera all'esordio iridato dopo l'argento nella 10 Km delle Universiadi a Gwangju.

L'Italia non conquistava una medaglia sulla distanza dal bronzo di Simone Ercoli a Montreal 2005, che poi si confermò l'anno successivo a Napoli nei mondiali di specialità.

L'oro è andato al sudafricano Chad Ho, mentre l'argento è stato conquistato dal tedesco Rob Muffels.

"Ho cercato di restare in gruppo nel primo giro - ha dichiarato Furlan - senza sprecare troppe energie e dopo ho cambiato passo. Forse troppo in fretta. Col senno di poi, nessun traguardo mi sarebbe stato precluso. Alla vigilia non immaginavo di poter salire sul podio, anche se sapevo di essere in crescita".

Torneo delle frazioni di Ragogna, il Villuzza vince ai supplementari contro il Cà Farra

Torneo delle frazioni di Ragogna, il Villuzza vince ai supplementari contro il Cà Farra

Ragogna (Ud) - Dopo mesi di gare e impegni, in estate i campionati dilettantistici e meno risposano in regione e in tutta Italia. Ma non le squadre amatoriali, che in questi mesi danno spettacolo nei vari tornei locali. Uno di questi, il più longevo di tutto il Friuli, è quello delle frazioni di Ragogna, terminato sabato 18 luglio alle 21 allo stadio comunale "Cà Buttazoni": un appuntamento ormai storico da queste parti, nel quale le squadre dei vari paesini che compongono il comune collinare si danno battaglia.

Quest'anno a fronteggiarsi per il titolo di campione sono state le formazioni del Cà Farra e del Villuzza, quest'ultima la vincente, davanti a un nutritissimo pubblico che per tutto il torneo, alla sua 46a edizione, ha sostenuto gli atleti in campo. E questi hanno ricambiato l'affetto con giocate tutt'altro che amatoriali, soprattutto nel caso della finale dove, in 120 minuti, lo spettacolo visto è stato senz'altro apprezzato sugli spalti. Arbitra il signor Petrillo di Udine.

La gara inizia con il Cà Farra subito pronto in avanti, per nulla timido e pronto a colpire negli spazi liberi lasciati dagli avversari. Questi non sanno reagire subito, tanto che per una buona mezz'ora sono schiacciati nella loro metà campo, senza riuscire a impostare una vera controffensiva. Ma nemmeno gli altri riescono a sfruttare appieno la propria superiorità, sprecando importanti occasioni da gol, grazie anche all'estremo difensore del Villuzza, bravo a respingere ogni conclusione.

Il risultato si sblocca con la meritata rete del Cà Farra, grazie all'abilità degli attaccanti di infiltrarsi tra la difesa avversaria, incapace di opporsi agli avversari. Ma l'entusiasmo dura poco: grazie a una rete incredibile, frutto di un vero e proprio gioco di balistica (tiro all'indietro dell'attacante di spalle, il pallone sbatte a terra, il portiere non la prende, rimbalzo sulla traversa e gol!), il Villuzza riacciuffa il pareggio. Sull'1 a 1 si torna negli spogliatoi.

Nella ripresa il ritmo sale vertiginosamente, entrambe vogliono portare a casa il trofeo ma è la squadra che è andata prima in vantaggio a mostrare il gioco migliore. Il livello è comunque dilettantistico, il caldo fa il resto: nel giro di qualche minuto, i giocatori corrono sfrenati da un lato all'altro del campo, senza riuscire a concretizzare niente. L'agonismo sale e anche i falli, ma i nervi devono rimanere saldi: i 90 minuti finiscono e bisogna andare ai supplementari.

Qui cade il palco: se fino ad adesso la partita l'aveva fatta il Cà Farra, il Villuzza trova il modo di ribaltare tutto in meno di 15 minuti. Prima il vantaggio, poi altre due reti, una forse in fuorigioco: quando finisce il primo tempo, ormai i giochi si sono conclusi. O quasi, perché un rigore concesso a pochi giri di orologio dalla fine al Cà Farra porta il tabellino sul 4-2. Ma ormai è finita, l'arbitro fischia e il Villuzza, a sopresa, festeggia.

Questa frazione era senz'altro la sfavorita: nessuna riserva in panchina, per tutti i 90 minuti non aveva mostrato granché in campo se non la fortuna del gol del pareggio. Ma comunque le due formazioni hanno dimostrato di essere agguerrite e di non volersi arrendere, fino alla fine.

Dopo il triplice fischio, le squadre e il direttore di gara sono stati premiati dal Sindaco Alma Concil (nella foto, consegna il trofeo al Villuzza), presente in tribuna per tutta la partita, la quale ha inoltre donato all'organizzazione del torneo, l'ASD Ragogna, una targa in memoria dei 30 anni dalla scomparsa di suo padre Concil, persona molto legata alla comunità del paese.

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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