Udinese, giocare ogni partita come una finale per fuggire dal fondo della classifica
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- Categoria: Sport
- Pubblicato Martedì, 17 Marzo 2015 08:45
- Scritto da Timothy Dissegna
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Udine - Un pareggio lo si può vedere come una vittoria mancata, oppure come un risultato utile da tenersi stretto. Come deve fare proprio l'Udinese, dopo la sfida di domenica a Bergamo finita in un pari sterile ma importante: era necessario non perdere, per continuare a far risultati in vista della salvezza. Risultato: ora i bianconeri hanno un punto in più in questa direzione.
La prestazione vista agli Atleti Azzurri d'Italia non è da buttare. Anzi, seppur molte volte la Dea si sia fatta pericolosa la davanti, la squadra si è comportata bene in fase d'impostazione. Il gol non è arrivato e le batterie di Di Natale si sono scaricate prima dei 90 minuti, ma i friulani si sono proposti spesso a ridosso dell'area avversaria, seguendo le direttive di mister Stramaccioni.
La vera pecca è il non essere riusciti a sfruttare la superiorità numerica, dopo l'espulsione di Carmona. Ma l'Atalanta era comunque un avversario agguerrito, con l'acqua alla gola ai margini della zona di retrocessione. Uno spettro che tocca da vicino la squadra di Reja, ora sempre più in bilico tra inferno e ultima spiaggia di salvezza. Uno scenario su cui pesa anche il caso Parma.
Già, perché la squadra ducale rimane ancora la triste protagonista di questa stagione. Visto il suo imminente fallimento, l'idea di accorciare la Serie A già in estate a 18 squadre per evitare che si ripeta il tutto con altre società non è fantascienza. Per cui a retrocedere sarebbero più di tre squadre, senza contare il club biancoscudato. In tutto ciò rischia di sprofondare pure l'Udinese, se sarà troppo vicina al burrone: una motivazione in più per accelerare il passo e continuare a vincere.