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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Spacciavano droga nel capoluogo, sgominata un'organizzazione di trafficanti

Spacciavano droga nel capoluogo, sgominata un'organizzazione di trafficanti

Trieste - La polizia ha sgominato una banda di malviventi che aveva organizzato un'attività di spaccio di sostanze stupefacenti nel capoluogo, prevalentemente nei rioni di San Giacomo e Borgo San Sergio e nella zona di Piazza Garibaldi.

Gli agenti dei commissariati di Muggia e di San Sabba hanno eseguito 3 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di L.D., 34 anni, M.P., 36 anni, e del cittadino di origine colombiana A.C., 24 anni, già detenuto in passato presso il carcere locale. Gli arresti sono stati eseguiti il 26 novembre al termine di un'indagine coordinata da Maddalena Chergia, pm presso il tribunale locale.

Nel rione di San Giacomo il colombiano disponeva di una vera e propria base, dove custodiva un'ingente quantità di cocaina e marijuana, pronta per essere suddivisa in dosi da distribuire sul mercato locale.

Nel corso della perquisizione sono stati trovati due bilancini di precisione e 1.340 euro in contanti, ritenuti provento dello spaccio da parte del sudamericano, da tempo residente regolarmente in Italia. I tre gestivano a Trieste, ognuno per proprio conto, un'intensa attività di spaccio di cocaina, eroina e marijuana destinate a numerosi giovani triestini.

Questa attività di polizia giudiziaria segue di alcune settimane la conclusione di un'analoga operazione svoltasi nel rione di San Giovanni, che ha consentito di chiudere un'altra attività di spaccio allestita all'esterno di un esercizio pubblico da A.H., 41 anni, originario di Capodistria (Slovenia) da tempo residente in città.

L'attività di spaccio era emersa anche grazie alle segnalazioni alla polizia da parte di molti cittadini residenti nei rioni interessati, che avevano notato lo strano viavai dei giovani acquirenti.

Complessivamente, la polizia ha sequestrato 740 grammi di marijuana, 435 di cocaina e 60 di eroina. La droga proveniva in parte dalla Slovenia e dal nord Italia e sul mercato illegale avrebbe il valore di oltre 50 mila euro. Sono stati inoltre sequestrati 5 bilancini di precisione e sostanza da taglio. Le indagini non sono concluse e puntano a risalire alle origini del giro criminoso.

Rubano gioielli di famiglia e li rivendono ad un orafo senza scrupoli: minorenni nei guai

Rubano gioielli di famiglia e li rivendono ad un orafo senza scrupoli: minorenni nei guai

Trieste - Il titolare di un laboratorio orafo del centro di Trieste è indagato, in quanto avrebbe ricettato monili in oro rubati in casa da minorenni. Il traffico è stato scoperto perché una stretta familiare di uno dei minorenni, passando davanti alla vetrina del negozio dell'orafo, ha riconosciuto una collana con ciondolo sparita tempo prima da casa.

Sono così scattate le indagini della squadra mobile, che hanno rilevato irregolarità nella merce posseduta dall'orafo, che non aveva i documenti necessari per dimostrare la legale provenienza degli oggetti.

È così emerso che l'uomo acquistava i gioielli dai ragazzi a prezzi più bassi rispetto a quelli del mercato dell'oro per poi rivenderlo. Tra i minorenni si era sparsa la voce che l'orafo acquistava senza fare troppe domande.

Le indagini sono tuttora in corso, per stabilire l'entità del losco traffico.

Episodi del genere non sono una novità. Quest'estate ad Arezzo è stato scoperto un giro analogo di furti da parte di un gruppo di ragazzini, che trafugavano gioielli di famiglia. Complici maggiorenni rivendevano poi la refurtiva ai "Compro oro". Una "moda" che permette agli adolescenti di comprare tutto quello che desiderano.

Furto acrobatico. Ignoti ladri scalano un palazzo e scendono con le lenzuola annodate

Furto acrobatico in appartamento. Ignoti ladri scalano un palazzo e scendono con lenzuola annodate

Trieste - È accaduto venerdì 23 novembre: ignoti ladri si sono arrampicati fino al sesto piano di un condominio, in una zona residenziale nei pressi dell'università del capoluogo, con l'obiettivo di svaligiare una dopo l'altra le abitazioni forzando le porte finestre.

I ladri acrobati, che hanno sfruttato la prossimità fra i poggioli della palazzina, sono però riusciti a penetrare solo in un paio di appartamenti, rubando monili ed altri oggetti personali per alcune migliaia di euro.

Una volta completata la risalita, i ladri si sono calati con una serie di lenzuoli annodati assieme, lasciando in ricordo del loro passaggio il lungo cordone di teli in cotone intrecciati.

La Questura di Trieste invita i cittadini a segnalare qualsiasi elemento sospetto al 113, considerando che il fenomeno dei furti in appartamento, complice la crisi, sta subendo un aumento esponenziale nelle ultime settimane.

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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