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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Due incidenti con feriti lievi in A4: rallentamenti. 20 km di coda in A23. Riaperta Udine Sud

Due incidenti con feriti lievi in A4: rallentamenti. 20 km di coda in A23. Riaperta Udine Sud

Palmanova - Giornata di traffico molto molto intenso quella di sabato 30 agosto su tutta la rete autostradale e in particolare sulla A23 da Udine Nord a Palmanova e sulla A4 da Villesse a San Giorgio di Nogaro. Forti i disagi per gli automobilisti.

Il casello di Udine Sud, in direzione Venezia, è stato riaperto alle 18; era stato chiuso poco dopo le nove del mattino, quando la coda di veicoli in arrivo dall'Austria era arrivata a 10 chilometri. Alle 12 i km sono diventati 20.

Determinante, per il congestionamento della circolazione – molto sostenuta già dalle prime ore del mattino – è stato un incidente, non grave e con feriti lievi, che ha visto coinvolte 5 vetture, accaduto fra il nodo di Palmanova (punto critico in quanto “raccoglie” i flussi in arrivo da A23 e A4) e San Giorgio di Nogaro, sulla A4.

Dopo che i mezzi erano già stati spostati in corsia di emergenza il blocco è stato però seguito da un altro lieve tamponamento all’interno della coda formatasi. Nonostante il tempestivo intervento del personale di Autovie Venete, la colonna era già diventata più lunga.

I flussi di auto sono rimasti costantemente molto elevati e i rallentamenti in alcuni casi si sono trasformati in code a tratti e forti congestioni.

A mezzogiorno la coda in A23 (da Udine Nord al bivio di Palmanova) era di 20 chilometri. Tre chilometri si registrano in entrata alla barriera di Trieste Lisert in A4 ( 2 mila e 200 i transiti orari nel tratto da Sistiana alla barriera) e forti rallentamenti alternati a code “a fisarmonica” sulla A4 fra Villesse e San Giorgio di Nogaro in direzione Venezia.

Oltre 5 mila bottiglie d’acqua sono state distribuite dal personale di Autovie Venete, intervenuto con un camion frigo dal Centro Servizi di Palmanova.

La situazione è rimasta pressochè stabile, nonostante il rallentamento dei flussi in arrivo da Ugovizza, a causa di un altro leggero tamponamento, avvenuto verso le 16 in prossimità del nodo di Palmanova in direzione Venezia.

Alle 18 i chilometri di coda in A23 erano scesi a quattro e quindi è stato riaperto il casello di Udine Sud; permanevano invece code a tratti fra Palmanova e San Giorgio di Nogaro in direzione Venezia.

Più fluida, ma sempre sostenuta, la circolazione dopo San Giorgio. Quattro i chilometri di coda in entrata a Trieste Lisert.

Molto sostenuti anche i flussi in arrivo da oltreconfine, a cominciare dalla barriera di Ugovizza dove si registrano forti rallentamenti, ed elevati quelli che da Latisana entrano in A4 per dirigersi verso la A23 con una media di 2.700 veicoli/ora)

Forti congestioni si registrano anche nella vicina Slovenia, nell’area di Lubjana, sia sulla circonvallazione che circonda la città, sia sulla rete autostradale.  

Quattro chilometri di coda da Rieka (Fiume) in Croazia, verso il confine con la Slovenia. 

"Ta Pum" due viaggi da 1700km a piedi percorrono il fronte italiano della Grande Guerra

Trieste - Il 24 agosto è partita una spedizione storico – alpinistica che ripercorrerà in 53 tappe un percorso che parte da Livigno per arrivare a Redipuglia, lungo la linea del fronte, attraversando luoghi e monti storici della Grande Guerra. La conclusione è prevista per il 17 ottobre a Trieste.

“Ta Pum” è il nome del progetto, promosso dall’Associazione "L’Uomo Libero onlus", assieme all’Associazione degli Accompagnatori di territorio del Trentino, il comitato EvK2CNR e l’Ufficio Stampa del CNR.

Ta Pum prende il nome dal suono del colpo di fucile che ha accompagnato, incessante, i giorni e le notti di tanti soldati al fronte, un suono rievocato e raddolcito nelle note di una delle più famose e struggenti canzoni della Prima Guerra Mondiale.

Oltre al percorso alpinistico, ne è previsto uno escursionistico in 35 tappe, da Trento a Trieste. I tragitti, per un totale di oltre 1.700 chilometri, sono stati studiati in modo approfondito per poter rappresentare, lungo il “cammino”, verità, memoria, identità, ma anche lo stato ed il futuro dei territori attraversati dal punto di vista del piano ambientale, sociale ed economico.

Il percorso alpinistico attraverserà tutto il fronte militare del 15-18, passando per lo Stelvio, l’Ortles-Cevedale, l’Adamello-Presanella, il Pasubio, il Lagorai, la Marmolada, i monti di Cortina, le Dolomiti di Sesto, scendendo per la Slovenia lungo il monte Nero, il Kolovrat, fino ad arrivare a Redipuglia.

Partirà invece da Trento il percorso escursionistico che, salendo dalla Valsugana, toccherà l’Altopiano di Asiago, il monte Grappa, Il Piave, il Montello e da Vittorio Veneto raggiungerà le prealpi bellunesi per scendere in Friuli, fino a congiungersi a Redipuglia con il team alpinistico per compiere insieme l’ultimo tratto sino a Trieste.

Entrambi i percorsi includono luoghi la cui storia è legata ad alcuni dei momenti più significativi del conflitto, e toccano posti, panorami, culture e tradizioni.

Il team che percorrerà il cammino alpinistico e culturale al tempo stesso è composto da un gruppo di guide, alpinisti e alcuni militari, accompagnati per tutta la durata del trekking da giornalisti che ne garantiranno la comunicazione, per far conoscere questa iniziativa volta a far riscoprire al grande pubblico la storia attraverso la conoscenza diretta dei luoghi e delle comunità che ne sono stati protagonisti.

Con questo viaggio gli ideatori intendono anche mappare tutto il percorso, in modo che possa essere effettuato da chiunque lo vorrà percorrere, sia intero che per singoli tratti.

Le cime più impegnative non sono alla portata di tutti, ma l’organizzazione prevede la realizzazione di una rete di “punti d’appoggio” dove sostare, rifocillarsi e pernottare.

È prevista poi la realizzazione di una sorta di “passaporto di viaggio” (sulla falsariga del Cammino di Santiago), che si potrà timbrare nei punti convenzionati ed anche nei musei e nei Sacrari siti lungo la via.

 

Il Consorzio Lignano Holiday per settembre lancia il rimborso del 50% per pioggia

Il Consorzio Lignano Holiday per settembre lancia il rimborso del 50% per pioggia

Lignano Sabbiadoro (Ud) - Per recuperare il pesante bilancio di quest'estate anomala, con piogge e freddo che hanno rovinato la stagione balneare, il Consorzio Lignano Holiday ha lanciato un’offerta per il prossimo mese di settembre, che comprende il rimborso del 50 per cento in caso di pioggia.

Dal 1 al 30 settembre, per tutti coloro che prenoteranno almeno tre notti in hotel a Lignano, qualora dovesse piovere per più di due ore al mattino (dalle 8 alle 12) e anche al pomeriggio (dalle 14 alle 18) ci sarà un rimborso del 50 per cento su pernottamento e prima colazione relativi al giorno in cui si è verificato il maltempo.

Non solo: il giorno della partenza – e questo indipendentemente dal meteo – gli stessi ospiti potranno usufruire gratuitamente di ombrellone e lettini così da godersi la spiaggia fino all’ultimo minuto.

L’iniziativa di Lignano Holiday sarà valida in tutti gli hotel che aderiranno e potrà essere proposta anche da strutture alberghiere che non fanno parte del consorzio. A tutti gli alberghi sarà offerto uno spazio sul sito www.lignanoholiday.com completo dei dati necessari al contatto e alla prenotazione. A breve, inoltre, partirà una campagna stampa in Austria, area dalla quale è più facile attendersi visite e che si aggiungono al turismo locale.

La scelta di promuovere Lignano anche a settembre, un mese molto apprezzato, ma che non rappresenta certo il focus della località balneare, si deve - in parte ma non solo - alla congiuntura sfavorevole che il meteo ha finito per esasperare.

“Si tratta – spiega il presidente di Lignano Holiday Luigi Sutto - di decidere se considerare conclusa la stagione 2014 così com’è, oppure impiegare energie e risorse per recuperare il recuperabile: in particolar modo il rapporto con i nostri turisti. Vogliamo aprirci di più e con maggiore slancio rispetto a quanto fatto finora. Sicuramente non salveremo la stagione, ma daremo un messaggio positivo verso l’esterno, una positività di cui c’è molto bisogno e che deve continuare anche e soprattutto nei prossimi mesi”.

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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