"Ta Pum" due viaggi da 1700km a piedi percorrono il fronte italiano della Grande Guerra
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- Categoria: Viaggi
- Pubblicato Domenica, 24 Agosto 2014 16:11
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - Il 24 agosto è partita una spedizione storico – alpinistica che ripercorrerà in 53 tappe un percorso che parte da Livigno per arrivare a Redipuglia, lungo la linea del fronte, attraversando luoghi e monti storici della Grande Guerra. La conclusione è prevista per il 17 ottobre a Trieste.
“Ta Pum” è il nome del progetto, promosso dall’Associazione "L’Uomo Libero onlus", assieme all’Associazione degli Accompagnatori di territorio del Trentino, il comitato EvK2CNR e l’Ufficio Stampa del CNR.
Ta Pum prende il nome dal suono del colpo di fucile che ha accompagnato, incessante, i giorni e le notti di tanti soldati al fronte, un suono rievocato e raddolcito nelle note di una delle più famose e struggenti canzoni della Prima Guerra Mondiale.
Oltre al percorso alpinistico, ne è previsto uno escursionistico in 35 tappe, da Trento a Trieste. I tragitti, per un totale di oltre 1.700 chilometri, sono stati studiati in modo approfondito per poter rappresentare, lungo il “cammino”, verità, memoria, identità, ma anche lo stato ed il futuro dei territori attraversati dal punto di vista del piano ambientale, sociale ed economico.
Il percorso alpinistico attraverserà tutto il fronte militare del 15-18, passando per lo Stelvio, l’Ortles-Cevedale, l’Adamello-Presanella, il Pasubio, il Lagorai, la Marmolada, i monti di Cortina, le Dolomiti di Sesto, scendendo per la Slovenia lungo il monte Nero, il Kolovrat, fino ad arrivare a Redipuglia.
Partirà invece da Trento il percorso escursionistico che, salendo dalla Valsugana, toccherà l’Altopiano di Asiago, il monte Grappa, Il Piave, il Montello e da Vittorio Veneto raggiungerà le prealpi bellunesi per scendere in Friuli, fino a congiungersi a Redipuglia con il team alpinistico per compiere insieme l’ultimo tratto sino a Trieste.
Entrambi i percorsi includono luoghi la cui storia è legata ad alcuni dei momenti più significativi del conflitto, e toccano posti, panorami, culture e tradizioni.
Il team che percorrerà il cammino alpinistico e culturale al tempo stesso è composto da un gruppo di guide, alpinisti e alcuni militari, accompagnati per tutta la durata del trekking da giornalisti che ne garantiranno la comunicazione, per far conoscere questa iniziativa volta a far riscoprire al grande pubblico la storia attraverso la conoscenza diretta dei luoghi e delle comunità che ne sono stati protagonisti.
Con questo viaggio gli ideatori intendono anche mappare tutto il percorso, in modo che possa essere effettuato da chiunque lo vorrà percorrere, sia intero che per singoli tratti.
Le cime più impegnative non sono alla portata di tutti, ma l’organizzazione prevede la realizzazione di una rete di “punti d’appoggio” dove sostare, rifocillarsi e pernottare.
È prevista poi la realizzazione di una sorta di “passaporto di viaggio” (sulla falsariga del Cammino di Santiago), che si potrà timbrare nei punti convenzionati ed anche nei musei e nei Sacrari siti lungo la via.