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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Madonna di Strada, 95 anni dal voto di Viscone durante la Grande Guerra

Madonna di Strada, 95 anni dal voto di Viscone durante la Grande Guerra

Chiopris-Viscone (Ud) - Se si viaggia sulla strada Palmarina, uno dei percorsi che da sempre sono stati strategicamente importanti per il Friuli Venezia Giulia, non si può non notare la presenza di una chiesetta apparentemente semplice e di poco conto a lato della carreggiata. Venendo da Palmanova la si trova a destra, mentre arrivando da San Giovanni al Natisone bisogna spostare lo sguardo verso sinistra. Si trova proprio in mezzo a questi due centri, un incrocio che apparentemente non dice nulla ma che in realtà cela dentro di sé una storia antichissima.

Siamo a Viscone, paesello con poco meno di 400 anime che costituisce, insieme a Chiopris, uno dei comuni meno popolosi della bassa friulana. È proprio a metà strada tra la città-fortezza e il paese del distretto della sedia, un luogo che affonda le proprie origini già all'epoca dell'antica Roma. Qui, infatti, si trovava una volta, e fino a non molti anni fa, un pozzo che fungeva da zona di sosta e rifornimento per mercanti, messaggeri e soldati che andavano o tornavano da Aquileia e Cividale del Friuli. Ossia la porta per la via per l'Oriente, che passava proprio per questa regione. Una crocevia di commerci e conquiste che hanno reso l'impero romano uno dei momenti storici più importanti al mondo.

Ma oggi cosa resta di tutto ciò? In quello stesso luogo dove sorgeva il pozzo oggi si trova quella chiesetta citata all'inizio, che con il passato da zona di sosta ha qualcosa a che fare. Essa si chiama, infatti, “Madonna di strada” e fu fin dalla sua fondazione (1099) meta di pellegrini, provevienti da ogni dove.

Nel '900 scoppiò la Grande Guerra e il Friuli controllato dagli austriaci fu chiamato nel 1914 sotto le armi, insieme all'Alto Adige. Chiopris Viscone si trovava proprio sul confine tra Impero e Italia, sotto gli Asburgo, per cui i suoi abitanti vestirono le divise dell'esercito austriaco e affrontarono il dramma di combattere contro i propri parenti che vivevano nel regno sabaudo un anno dopo. In questa atroce guerra di trincea, che ancora oggi ha lasciato un solco indelebile sui territori in cui si é consumata, la gente si era affidata alle preghiere affinché qualcuno lassù ponesse fine a quel spargimento di sangue tra fratelli.

Fu per questo che, quando nel 1918 la Grande Guerra finì con la sconfitta degli austriaci e il piccolo comune friulano (insieme a tanti altri) passò sotto il tricolore, i suoi abitanti mantennero fede alle proprie suppliche alla Madonna, figura amata dai paesani proprio nel piccolo santuario a lei intitolato. A lei si erano rivolti affinché il dolore della guerra finisse e non dovessero più seppellire i propri cari nel cimitero dietro la chiesa per colpa del conflitto e, alla fine, qualcosa lassù dovette essere successo perché l'Austria firmò l'armistizio con l'Italia e la pace tornò.

Da quel tempo sono passai ormai 95 anni, quasi un secolo dalla fine di quel primo grande massacro mondiale, e la piccola Chiopris Viscone si appresta a celebrare questo anniversario, portando nel cuore il ricordo dei propri cari caduti per colpa della furia cieca dei nazionalismi. 

Autobus a impatto zero: il nuovo veicolo Euro 6 dell'Atap presto sulle tratte extraurbane del Pordenonese

Autobus a impatto zero: il nuovo veicolo Euro 6 dell'Atap presto sulle tratte extraurbane del Porden

Pordenone - Fino a domenica 17 agosto un fiammante bus Euro 6 dell'Atap farà bella mostra di sé nel prato antistante il centro sportivo Eurosporting di Cordenons, teatro dell'appuntamento tennistico più seguito del panorama regionale, l'Atp Challenger quest'anno "FriulAdria cup - Internazionali del Friuli Venezia Giulia". Il modello in questione è il primo bus Euro 6 della flotta Atap, la società di trasporto pubblico della provincia di Pordenone.

Il veicolo è prodotto dalla Solaris (modello Interurbino), il primo lanciato in Italia dall'emergente azienda polacca, che monta l'ultima evoluzione dei motori diesel, la meno inquinante e, secondo alcuni addetti ai lavori, anche l'ultima frontiera per quanto riguarda questo tipo di carburante.

L'Atap l'ha acquistato nei mesi scorsi e lo metterà a disposizione delle tratte extraurbane del Pordenonese: il bus ha una capienza di 79 posti, di cui 53 a sedere e 26 in piedi.

"A livello di impatto ambientale - fa sapere il responsabile dell'officina Atap, Enrico Battiston -, e in particolare per alcuni tipi gas, comporta una riduzione di inquinamento che arriva anche al 90 per cento rispetto ai modelli precedenti".

L'azienda di trasporto pubblico pordenonese l'ha lanciato con lo slogan "Impatto zero": non è ancora uno zero assoluto, ma ci si avvicina. Confermando così l'attenzione sempre crescente anche per le istanze ambientali da parte della società presieduta da Mauro Vagaggini.

 

Traffico intenso sull'A4 in direzione Trieste. Code al Lisert, turisti deviati sull'A34

Traffico intenso sull'A4 in direzione Trieste. Code al Lisert, turisti deviati sull'A34

Trieste - Non sarà l’esodo inteso nel senso tradizionale del termine (tutti insieme appassionatamente in coda verso le spiagge), ma il traffico diciamo così “da vacanza” non è certo mancato sulla rete di Autovie Venete e in particolare sulla A4 Venezia-Trieste e sulla A28 Portogruaro-Conegliano.

Non molto gravi, per fortuna, gli incidenti che si sono verificate durante la notte fra venerdì 8 e sabato 9 agosto in A4, ma determinanti per il congestionamento del traffico. Verso mezzanotte e mezza il primo, accaduto fra Latisana e San Giorgio, in direzione Trieste, con 5 auto coinvolte che hanno impegnato la corsia di sorpasso.

Conseguenza inevitabile la coda, che ha raggiunto un massimo di 11 chilometri. Traffico molto sostenuto e code a tratti hanno caratterizzato la circolazione durante tutta la notte, fino alle prime ore del mattino quando, dalle 7 e 30 alle 8 e 40 è stata decisa la chiusura del Passante di Mestre per consentire di alleggerire dalla congenstione il tratto di A4 compreso fra Quarto D’Altino e San Donà di Piave (interessato dai cantieri per la costruzione della terza corsia) dove un mezzo in panne stava creando una serie di criticità.

Attivato anche il re-indirizzamento del traffico sulla A27/A28 (le auto potevano rientrare in A4 a Portogruaro). Il by-pass è stato utilizzato anche per i transiti in direzione Slovenia, con deviazione dei flussi di veicoli sulla A34 Villesse-Gorizia quando la coda alla barriera di Trieste Lisert ha superato i 6 chilometri.  

Per agevolare gli utenti, al casello di Villesse è stato distribuito un pieghevole in italiano e in inglese che illustrava nel dettaglio gli itinerari alternativi da seguire per raggiungere le destinazioni della costa dalmata o i Paesi del Centro ed Est Europa Alle 10 e 30 del mattino il flusso di traffico in A4, sempre in direzione Trieste,  risulta ancora in aumento, con code a tratti fra San Stino e San Giorgio di Nogaro, 1 chilometro di coda al Lisert e forti rallentamenti in uscita al casello di Cordignano sulla A28.

(Da: Ufficio Stampa Autovie Venete. Foto: fermo immagine casello Lisert ore 12.30) 

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Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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