• Home
  • Attualità
  • Cronaca
  • Spettacoli
  • Cultura
  • Benessere
  • Magazine
  • Video
  • EN_blog

Gio11212024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Bakus Day 2016: la festa del vino in Val Rosandra

Bakus Day 2016: la festa del vino in Val Rosandra

Trieste - Con la raccolta delle olive si chiude l’anno agricolo e per festeggiare le fatiche di tutto un anno si stappano le botti e si assaggia il vino novello che da qualche mese riposa in cantina.

Una delle feste più sentite per chi produce il vino è proprio la festa di San Martino che cade l’11 di novembre e che fin dalla sua istituzione sposa sacro e profano. Il vescovo originario di Tours, in Francia, e tra i padri del monachesimo occidentale, fu tanto amato e venerato in vita e dopo la sua morte. Per coincidenza la lavorazione del vino in tarda estate e principio autunno fece sì che la commemorazione della sua morte corrispondesse al brindisi con il vino nuovo. Da secoli la tradizione si perpetua nelle campagne. E non è solo una tradizione ma una vera festa per chi produce il vino perché dopo due mesi di riposo nelle botti si vede il frutto del proprio lavoro.

Ma per non scomodare i santi, in nome di questa antica tradizione all'Osmiza d'Autunno presso la Cantina Parovel a Bagnoli della Rosandra a Trieste venerdì 11 novembre si rinnova la festa del vino in nome della divinità pagana che aveva nel grappolo il suo migliore amico: il Bakus Day. Solo dopo ardue prove di idoneità il più meritevole sarà eletto il più bel dio Bacco dell'anno. La festa che si tiene proprio in concomitanza alla ricorrenza di San Martino è l'unica in Val Rosandra – Dolina Glinščiceed è l'occasione per trovarsi una volta in più a far festa insieme.

Ad allietare la serata fino all'elezione finale alle ore 23:30, ci saranno i fiati, le voci e le percussioni del trascinante etno rock balcanico dei  KRAŠKI OVČARJI: Aljoša (SAX) - vocal, guitar, soprano sax ; Matej (KEKO) - 2nd vocal, keyboard, alto sax
Martin A. (BIKER) - bass, baritone ; Marko (GLUHI) – drums Igor (PIRC) - clarinet, alto sax, back vocal ; Iztok (CIGO) - violin, tenor sax, back vocal
Martin R. (JRNAC) - trumpet, baritone, back vocal ; Martina Feri (PATI') – vocal.

Un'allegra commistione di ritmi balcanici e sonorità carsiche che invogliano a ballare e partecipare alla festa. Per coloro che desiderassero cenare con la Merenda Carsolina a base di affetati e olive della casa, insieme ai formaggi del Carso si richiede gentilmente la prenotazione al 346 759 0953 (anche via sms) oppure via e-mail scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Info: www.parovel.com

Simonit&Sirch - Dendrochirurgia: la nuova frontiera per salvare i vigneti dal mal d'esca, senza estirparli

Dendrochirurgia, ovvero la nuova frontiera per salvare i vigneti dal mal d’esca, probabilmente la più grave e diffusa malattia che colpisce i vigneti di tutto il mondo, e in particolar modo quelli europei.  A mettere a punto una tecnica letteralmente “chirurgica” per evitare che le piante ammalate siano estirpate e sostituite, sono stati Simonit&Sirch Preparatori d’uva che, dopo 5 anni di lavori e sperimentazioni in vigneti italiani e francesi, presentano ora i primi, sorprendenti risultati raggiunti: il 90% delle piante trattate è tornato pienamente produttivo.
 
“Banalizzando, si può paragonare il nostro intervento a quanto fa un dentista per curare una carie- spiega Marco Simonit - Utilizzando delle piccole motoseghe, apriamo il tronco ed esportiamo la parte intaccata dal mal d’esca. La pianta “disintossicata” dalla malattia, riacquista nel giro di poco tempo vigore, riprende a fruttificare e torna pienamente produttiva.”
 
Un esito di enorme importanza, sia per la qualità dei vini che per la ricaduta economica. Infatti, estirpando le viti malate e sostituendole con nuove barbatelle, si crea nel vigneto una disparità della qualità delle uve, che influisce ovviamente sulla qualità e quantità del vino: avere delle piante più longeve possibile è un’esigenza prioritaria per tutti i vignaioli, ma soprattutto per le più importanti Maisons internazionali, dato che garantisce la continuità qualitativa e la riconoscibilità dei loro grandi vini. La dendrochirurgia consente inoltre alle aziende notevolissimi risparmi, dato che si evita il costo del reimpianto (estirpo delle viti malate, scavo della buche, impianto delle barbatelle, allevamento) e si ovvia alla mancata produzione da parte delle nuove piante per almeno 3 anni.
 
Facendo ricerche bibliografiche, i Preparatori d’Uva hanno trovato testimonianze di una tecnica per risanare le piante infette da Esca e eliminare il legno cariato, che risale a circa 100 anni fa.
 
“Abbiamo quindi pensato di sperimentare la dendrochirurgia, descritta da Ravaz e Lafon come praticata fin dall’antichità e praticata da Poussard alla fine dell’800 con risultati molto incoraggianti, 90-95% di ceppi risanati – racconta Simonit- Grazie all’interessamento del prof Denis Dubourdieu, recentemente scomparso, già direttore dell’ISVV Istitut des Sciences de la vigne et du vin dell’Università di Bordeaux, l’abbiamo messa in pratica con strumenti moderni.”
 
Le prime prove sono state fatte nel 2011 a Chateau Reynon, quindi da Schiopetto in Friuli e da Bellavista in Franciacorta. In 6 anni di lavoro e sperimentazione, sono state operate 10.000 piante di 5 varietà (Sauvignon blanc, Chardonnay, Cabernet, Sauvignon, Cabernet Franc, Pinot nero), in vigneti italiani e francesi di 6 regioni viticole: Collio, Isonzo, Franciacorta, Bolgheri, Champagne, Borgogna, Bordeaux. 7 “chirurghi” Simonit & Sirch si dedicano oggi alla formazione delle maestranze interne alle aziende, per insegnare loro le delicate e precise operazioni che portano a perfetti risultati di dendrochirurgia.
 
“In 4 anni (dal 2013 al 2016) il 90% delle piante di Sauvignon operate nell’azienda Schiopetto sono tornate produttive ed addirittura il 96% di quelle di Chateau Reynon – conclude Simonit – Siamo assolutamente soddisfatti di questi risultati, ma non ci fermeremo qui, perché il nostro è un lavoro sempre in progress. Dobbiamo, ad esempio, verificare quale è il miglior periodo dell’anno per intervenire, con quanta frequenza dobbiamo farlo, quante piante può operare al giorno una persona, per quanto tempo le piante che operiamo rimangono asintomatiche.”
 
Informazioni - Preparatori d’Uva
www.simonit&sirch.it - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Tel. +39 0432.752417

30 ottobre: A spasso per erbe tra i vigneti del Collio e pranzo nei Saloni Medievali del Castello di Spessa

Castello di Spessa_vigne
L’autunno accende il paesaggio di mille sfumature di giallo e rosso, e cosa c’è di meglio di godersi una passeggiata tra questi meravigliosi colori tra i vigneti e le colline del Collio goriziano?
 
Il Castello di Spessa di Capriva del Friuli propone per domenica 30 ottobre una camminata per conoscere e raccogliere le diverse specie di erbe selvatiche, accompagnati da una grande esperta, Giusi Foschia de “Il giardino commestibile”. La partenza è prevista per le ore 10.00 e durante il percorso verrà creato un vero e proprio erbario con quanto raccolto. Giusi Foschia spiegherà inoltre come riconoscere ed utilizzare in cucina, ma anche per la cosmesi e la salute, le varie erbe che i partecipanti troveranno lungo il percorso.
 
Al termine della camminata, alle ore 13.00, ci sarà un pranzo degustazione nei Saloni Medievali del Castello, che vedrà abbinate le erbe raccolte ai piatti freddi de Il Gusto di Casanova, il nuovo Bistrot del Castello, che offre una straordinaria selezione di prodotti del Friuli Venezia Giulia proposti in un'inedita veste contemporanea.
 
Menu:
• Salmone della Valrosandra, marinato con arancio, limone, pepe nero e timo
• Salmerino con timo, olio ex oliva e pepe verde
• Tartare di pesce spada (o ricciola) con olio ex oliva, pepe rosa e maggiorana
• Robiola di capra con olio ex oliva, tarassaco o aglio delle streghe
• Caciotta del Carso triestino alla Santoreggia                                                  
• Formaggi di malga, Sauris con olio e fiori di finocchio
• Jamar (formaggio stagionato in grotta) del Carso triestino con ortiche
• Gelato artigianale
 
Il costo dell’escursione è di 25 € (i partecipanti dovranno presentarsi già muniti di cestino), mentre il costo del pranzo è di 35 € bevande escluse.
 
Info e prenotazioni: Castello di Spessa Wine Resort
Via Spessa, 1 - Capriva del Friuli (GO)
Tel/Fax: + 39 0481.808124 – www.castellodispessa.it – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

Pubblicità

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Privacy e cookies

Privacy policy e cookies

Questo sito è impostato per consentire l'utilizzo di tutti i cookie al fine di garantire una migliore navigazione. Se si continua a navigare si acconsente automaticamente all'utilizzo. Per comprendere altro sui cookie e scoprire come cancellarli clicca qui.

Accetto i cookie da questo sito.