La presidente della Regione agli Ospedali di Pordenone e Spilimbergo per parlare di riforma

Pordenone - "Il sistema sanitario del pordenonese è già al passo con il percorso rivolto agli obiettivi della riforma, e potrà rappresentare un laboratorio per monitorare l’efficacia dell’attuazione della stessa".

Lo ha affermato la Presidente della Regione, Debora Serracchiani, a conclusione della visita, compiuta nel pomeriggio del 10 novembre, all’Azienda ospedaliera Santa Maria degli Angeli di Pordenone e al presidio ospedaliero di Spilimbergo.

La Presidente, che era accompagnata dall’assessore alla salute, Maria Sandra Telesca, e dal direttore generale dell’Azienda, Paolo Bordon, in entrambe le realtà si è incontrata con i vertici e e con i primari delle strutture.

Nel corso della visita all'Ospedale di Pordenone presidente ed assessore si sono recate nei reparti di pediatria e neonatologia, quest'ultimo recentemente ristrutturato.

Debora Serracchiani ha incontrato medici e primari, raccogliendo indicazioni che si riveleranno utili per la definizione della riforma sanitaria. Alla quale, ha anticipato, la legge finanziaria presterà attenzione.

Riforma che "mira a rispondere alla necessità di avvicinare la sanità alle attese dei cittadini e che, pur presentando tuttora elementi di eccellenza, va adeguata ai cambiamenti della società, e alle innovazioni della medicina".

La riforma, ha puntualizzato la presidente della Regione "Dovrà infatti consentire di erogare i medesimi servizi di qualità a tutti i cittadini della regione, dalla montagna al mare".

I medici dei vari reparti, per voce del presidente del Collegio dei Primari dell’Ospedale di Pordenone, Roberto Spaziante, hanno evidenziato alcune sperequazioni nelle retribuzioni del personale tra le aziende ospedaliere in Regione, da cui Pordenone uscirebbe penalizzata.

Da parte dei medici emerge inoltre l'urgenza di giungere a nuove nomine, dopo il pensionamento di un nutrito gruppo di primari.

Rispondendo alle questioni sollevate, la presidente ha affermato che "c’è la piena disponibilità a dialogare con le componenti interessate e ci dovrà essere un gioco di squadra con le stesse per raggiungere i traguardi prefissati".

La riforma "rappresenterà una sfida per il territorio, e nel pordenonese troverà concretizzazione in un sistema sanitario che è più avanzato e pronto al cambiamento".

Traguardi che - a detta della presidente Serracchiani - mirano a "mantenere il sistema sanitario regionale a un livello di qualità rispondente alle attese della comunità".

Da parte sua l’assessore alla sanità Maria Sandra Telesca ha tenuto a precisare che la riforma sanitaria terrà conto dei traguardi conquistati.  

Ha quindi assicurato che il rinnovamento del sistema avverrà in forma graduale, in modo da consentire alle strutture e al personale di assecondare il processo di affermazione della stessa e l’adeguamento dell’offerta sanitaria ai cittadini.  

Nell'incontro presso il nosocomio pordenonese ha potuto recepire dai vertici sanitari e dai responsabili dei reparti indicazioni utili per ottimizzare la salute nel Friuli Venezia Giulia.

Nel corso della visita, la Presidente Serracchiani e l’assessore Telesca erano state ricevute, a Pordenone, dal sindaco, Claudio Pedrotti, e a Spilimbergo, dal sindaco, Renzo Francesconi.

La Ricerca Cura... anche in barca a vela! Il CRO di Aviano alla Barcolana

Trieste - "La Barcolana è una sintesi festosa di quanto è stato fatto in queste terre per costruire un'autentica unione, dopo essere stati capaci di mettersi alle spalle una storia tormentata e difficile..."

Parole di Debora Serracchiani, che bene si adattano allo spirito con cui l'equipaggio della Cophos, barca a vela di 12 metri che issa il vessillo del Centro di Riferimento Oncologico (CRO) di Aviano (PN), ha partecipato alla storica regata velica.

E proprio la Presidente Serracchiani è salita a bordo dell'imbarcazione, incontrandone l'equipaggio, composto da medici, ricercatori e tecnici dell'Istituto.

Lo slogan "La Ricerca Cura", esposto sull'imbarcazione e le divise dell'equipaggio, vuole richiamare la mission del Centro, dove la ricerca sperimentale è integrata con la cura dei tumori, e sensibilizzare la popolazione sull'importanza della prevenzione, dell'adozione di corretti stili di vita e per sostenere la ricerca e la cura.