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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Riforma sanitaria: osservazioni e perplessità da parte di opposizione, professionisti e sindacati

Riforma sanitaria: osservazioni e perplessità da parte di opposizione, professionisti e sindacati

Trieste - Si concludono giovedì 4 settembre le audizioni in III Commissione del Consiglio regionale sulle proposte di legge di Riforma sanitaria regionale. Costruttivo il confronto con operatori, ordini professionali e sindacati, che hanno mosso osservazioni e critiche. Intanto maggioranza e opposizione si preparano al confronto in Aula.

Il 2 settembre il capogruppo del Nuovo Centrodestra in Consiglio regionale FVG, Alessandro Colautti e il vice presidente del Consiglio Paride Cargnelutti, insieme al Coordinatore regionale NCD Isidoro Gottardo, hanno incontrato il ministro Beatrice Lorenzin e i tecnici del ministero per una approfondita analisi nel merito della proposta di riforma della Sanità della Giunta Serracchiani.

"Dall'approfondita sessione di lavoro - hanno dichiarato i rappresentanti regionali del NCD - sono emerse luci e ombre. Dall'accurata verifica è emersa la coerenza dell'impianto con le linee guida nazionali che puntano a una maggiore deospedalizzazione del paziente a favore di una specifica, qualificata e puntuale assistenza sul territorio. Sulla linea di riforma del FVG si stanno affiancando anche la Lombardia, l'Emilia Romagna e la Toscana.

"Tuttavia - continuano - sono emerse delle criticità che se non rimosse rischiano di pregiudicare tutto l'impianto. Il Nuovo Centrodestra, come fin qui dimostrano i fatti, non vuole bandierine e continuerà ad avere un atteggiamento responsabile, collaborativo, ma fortemente critico verso una maggioranza di centrosinistra che deve rimuovere tali ostacoli per evitare che si comprometta l'intera riforma nell'interesse del sistema sanitario e della nostra autonomia statutaria".

I consiglieri regionali di Autonomia Responsabile (Dipiazza, Santarossa, Revelant, Sibau) hanno fatto osservare che “Nel disegno di riforma della Sanità della Giunta Serracchiani è scomparso l’unico reparto di geriatria della regione presente a Trieste. Il fatto oltre ad essere preoccupante è allarmante e rafforza i sospetti che la riforma sia caratterizzata da molta superficialità”.
 
“Secondo gli ultimi dati tra cui il rapporto Auser il Friuli Venezia Giulia è tra le tre regione più vecchie d’Italia con il 23,4% di over65 e Trieste, dove non a caso è presente il reparto di geriatria, è addirittura la città più vecchia di Europa con il 27% di over65. La Geriatria di Trieste da sempre è presa a modello da tutto il sistema sanitario nazionale”.
 
“La cosa preoccupante – precisano i consiglieri di Autonomia Responsabile – è anche che nella prima bozza del disegno di legge che ci è stato inviato dall’assessore il reparto era presente, mentre nel disegno di legge depositato (reperibile in internet sul sito del Consiglio Regionale FVG) è sparita la struttura”.
 
“Ci auguriamo – concludono i consiglieri – che, anche se grave e indicativa dei processi con cui si sta lavorando, si sia trattato di una imbarazzante dimenticanza e che la Giunta corra immediatamente ai ripari”.

Il Movimento 5 Stelle, da parte sua, in vista della discussione della Riforma in Aula, ha in programma una serie di incontri con i cittadini e i professionisti per raccogliere le loro richieste in merito.

Gli incontri, organizzati dal Gruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale "saranno l'occasione per confrontarsi sulla riforma sanitaria che dovrebbe essere votata a fine mese. A pochi giorni dalla consegna da parte della Giunta del disegno di legge definitivo e dalla riproposizione da parte dell'ex governatore Tondo dell'Azienda territoriale unica, il M5S vuole favorire un dibattito costruttivo su quella che sarà la riforma con il maggior impatto sulla vita dei cittadini e sul bilancio della nostra Regione".

"L'obiettivo - spiega il consigliere regionale del M5S Andrea Ussai - è cercare di migliorare una riforma fatta a porte chiuse, che presenta ancora molte criticità e punti poco chiari. Su questo tema così sensibile - aggiunge il vicepresidente della III Commissione sanità - vogliamo ascoltare i cittadini e i professionisti per raccogliere le istanze che possono migliorare questa riforma che, a nostro modo di vedere, non può prescindere dal dialogo e dal confronto sul territorio".

Gli incontri si svolgeranno a settembre con questo calendario: 5 settembre ore 20.30: Venzone, sala consiliare; 6 settembre ore 16.00: Trieste, Knulp, via Madonna del Mare 7; 12 settembre ore 20.30: Gradisca, sala Palazzo Monte di Pietà, via Dante 29; 15 settembre ore 20.30: Cussignacco, bocciodromo, via Padova 20; 19 settembre ore 20.30: Pordenone, sala Bastia del Castello di Torre, via Vittorio Veneto 21.

Anche da parte dei professionisti interpellati provengono sia apprezzamenti che perplessità: il Coordinamento Regionale delle Professioni Sanitarie e del Sociale del Friuli Venezia Giulia, organizzazione che riunisce 19 sigle di professionisti, in un comunicato diffuso il 2 settembre ha espresso un giudizio complessivamente positivo sulle linee guida della riforma.

Nel comunicato diffuso dal Coordinamento si legge che il testo “affida agli ospedali il ruolo di luoghi in cui curare le patologie acute e al territorio la gestione della long care mettendo in rete medici di famiglia e Distretti, punta a riconvertire posti letto in attività distrettuali e a potenziare fase post ospedaliera, e affronta i “nuovi bisogni” in sanità con la definizione di nuovi paradigmi di cura e la sperimentazione di nuove modalità organizzative”.

Tuttavia, secondo il Coordinamento, in molti aspetti manca l’indicazione precisa dei tempi di realizzazione e attuazione della riforma, un aspetto che non può essere sottovalutato.

Il Coordinamento ha poi evidenziato come il testo di legge, pur riconoscendo il contributo dei professionisti della sanità e del sociale nella nuova sanità regionale, non contenga riferimenti precisi sulla valorizzazione del ruolo dei professionisti sanitari coinvolti, e limiti al solo ambito ospedaliero il modello organizzativo concordato nei tavoli di confronto.

Tra le posizioni più critiche emerse nelle audizioni si segnala quella del sindacato indipendente Fsi-Usae, che tramite il segretario Adamo Bonazzi ha comunicato la propria contrarietà al testo proposto dalla Giunta.

Così si legge nel comunicato: "Le fondamenta della riforma sanitaria del Friuli Venezia Giulia, in quanto assenti all'evidenza dei più, risultano - agli effetti normativi - oscure ed imperscrutabili e quindi sospette, o quantomeno assunte in un modo metodologicamente sbagliato".

"L'articolato - prosegue il comunicato di Fsi-Usae - propone invece un quadro di insieme che alla scrivente O.S. fa intravedere il parziale smantellamento del sistema senza che vi sia una effettiva compensazione in termini di servizi per i cittadini. Infatti, mentre è chiaro quali parti dell'attuale S.S.R. vengono cancellate e ridotte, nel testo del medesimo DDL non viene affatto chiarito con che cosa esse siano sostituite. Non possiamo condividere queste scelte né sul piano metodologico né tanto meno - ora come ora - sui contenuti della proposta".

Fsi-Usae contesta in particolare la creazione di un "Ente per la gestione accentrata dei servizi condivisi", a suo avviso "dotato di un'autonomia spropositata ed in cui saranno concentrati gli appalti per gli acquisti (e quindi anche le potenziali illegittimità)" e delle "Aziende per l'assistenza sanitaria", che "non hanno ragioni storiche o culturali di esistere, fatta eccezione per la necessità di garantire alle medesime un numero di residenti adeguato e paragonabile a quella delle altre aziende".

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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