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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

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Vendemmia 2013, in Friuli Venezia Giulia produzione giù del 5% per il maltempo. Rossi in sofferenza

Vendemmia 2013, in Friuli Venezia Giulia produzione giù del 5% per il maltempo. Rossi in sofferenza

FVG - Con la vendemmia 2013 che sta pian piano entrando a regime, si susseguono stime e previsioni che vedrebbero per l'Italia nel suo complesso un aumento quantitativo sullo scarso 2012. Sulla qualità, però, ancora non ci si sbilancia.

L’ultimo report è quello dell’Unione italiana vini e Ismea, aggiornato al 15 settembre, che conferma il ritorno del vigneto Italia ad un calendario “tradizionale” sui tempi di vendemmia, con la raccolta 2013 che potrebbe portare nelle cantine 44,5 milioni di ettolitri di vino, l’8% in più rispetto ai 41,1 milioni diffusi dall’Istat per l’anno precedente.

“Questo risultato - si legge nella nota dell'Uiv - è la media tra un’ipotesi “bassa” pari a 44 milioni ed un ipotesi “alta” che arriva a sfiorare i 45 milioni. Parlando di stime produttive la cautela è sempre d’obbligo ma quest’anno lo è ancor di più visto che al momento dell’elaborazione delle stesse il grosso delle uve è ancora in campo".

"Il ritardo, infatti, con cui è arrivata a maturazione l’uva - prosegue il comunicato - costringe gli operatori a tener conto del grande punto interrogativo legato alle condizioni climatiche. Infatti, se le piogge dovessero arrivare nel momento e nel modo sbagliato potrebbero portare danni. Al contrario, se il bel tempo assistesse le viti e le operazioni vendemmiali si potessero effettuare secondo quanto previsto si andrebbe a raccogliere con il giusto grado di maturazione delle uve e con i volumi previsti”.

“Altro elemento che contraddistingue quest’annata è - comunica ancora l'Unione italiana vini - che le regioni del Sud sembrerebbero recuperare, in termini di variazioni percentuali attese, più di quelle del Nord. Gli aumenti, peraltro, sono previsti in tutte le regioni ad eccezione di Friuli Venezia Giulia ed Umbria. In entrambi i casi a determinare questa flessione sono stati i consistenti attacchi di patogene, come la peronospora, sommate alle avversità atmosferiche, che, in alcuni casi non hanno permesso gli adeguati e tempestivi interventi da parte dei viticoltori, hanno procurato danni ingenti ma in zone specifiche. In tutte le regioni della Penisola, comunque, l’andamento climatico non è risultato esente da eventi problematici".

Nel dettaglio, in Friuli Venezia Giulia le normali fasi di maturazione dell'uva hanno presentato un ritardo medio di 10 giorni sul 2012, con alti e bassi a seconda del meteo. Fioritura e fase finale della maturazione sono state nel complesso buone.

A livello di malattie della vite c’è stata una forte pressione primaverile, in fase di fioritura, di peronospora e botrite con aggiunta di leggeri attacchi di oidio su varietà sensibili. Il ristabilirsi del bel tempo ha, comunque, riportato la situazione nella normalità.

Per quanto riguarda l’andamento metereologico si è avuta una forte e continuativa siccità dalla prima decade di giugno alla prima decade di agosto ma ciò non ha rappresentato un problema in quanto l’area viticola è quasi completamente servita da sistemi di irrigazione. In questo stesso periodo i vigneti hanno dovuto sopportare anche elevate temperature.

Le provvidenziali precipitazioni ben distribuite nella terza decade di agosto, nonché l’utile escursione termica, hanno però poi consentito di recuperare al meglio la situazione quali/quantitativa. Le grandinate a macchia di leopardo che hanno colpito più volte nel corso della stagione non hanno provocato danni di rilievo.

Indicativamente la produzione di vino 2013 dovrebbe essere leggermente inferiore alla vendemmia precedente, per un 5% circa. Ad aver risentito maggiormente dell’alterno andamento climatico, con conseguenti attacchi di patogene, sono state le uve rosse come il Cabernet Franc-Carmenere, lo Schioppettino e il Merlot.

In misura minore hanno sofferto a causa delle precipitazioni e delle basse temperature, da gennaio a maggio, le uve bianche come il Picolit, il Pinot grigio, lo Chardonnay e il Traminer. Le uve si prevedono con una gradazione non particolarmente elevata e tendenzialmente nella norma.

A Gorizia torna la rassegna enogastronomica internazionale "Gusti di Frontiera", al suo 10° anno

A Gorizia torna la rassegna enogastronomica internazionale

Gorizia - Venti Paesi rappresentati, 266 stand (le richieste erano state 363), tredici borghi, un’isola dedicata ai più piccoli e un villaggio, quello dell’Amicizia, diventato negli anni simbolo dell’unione tra i Comuni del Goriziano italiano e sloveno.

Sono questi i numeri della 10ª edizione di Gusti di Frontiera, la rassegna enogastronomica che a fine settembre anima il centro storico del capoluogo isontino, recentemente oggetto di un’ampia opera di riqualificazione che ha restituito a residenti e turisti strade e piazze completamente rinnovate.

L’inaugurazione della manifestazione è in programma giovedì 26 settembre alle 18, in piazza Vittoria, alla presenza dei sindaci italiani e sloveni che collaborano con il Comune di Gorizia nella promozione e la valorizzazione turistica del territorio.

Gusti di Frontiera accoglie i golosi con i suoi piatti appetitosi per quattro giornate, fino alla serata di domenica, quando forni e griglie si spegneranno dopo aver saziato migliaia di persone: lo scorso anno, nonostante il tempo incerto, oltre 245mila persone si erano riversate per le strade e le piazze del centro.

Non mancheranno le novità nell’edizione del decennale, a partire da un’ideale nuova conquista all’interno dell’impero di Gusti, che quest’anno potrà annoverare anche una delegazione proveniente dall’Inghilterra.

Confermate le presenze dell’Austria e della Germania, nazioni decane della manifestazione, e della Francia, ormai padrona di casa ai Giardini pubblici di corso Verdi.

E, grazie alla collaborazione tra i Comuni di Gorizia e Nova Gorica, un borgo “espatria” per la prima volta, con una novità che non mancherà di sorprendere anche i palati più fini.

Sarà ancora una volta il Villaggio dell’Amicizia (piazza Vittoria), luogo d’incontro tra Italia, Slovenia e Austria, a ospitare la cerimonia d’inaugurazione di Gusti di Frontiera.

Giovedì 26 settembre alle 18 toccherà al sindaco Ettore Romoli, attorniato dalle massime autorità civili e militari della città, tagliare il nastro che sancirà l’avvio dell’edizione del decennale.

Con Romoli ci saranno anche i primi cittadini dei Comuni che fanno parte del progetto Antica Contea (Cormons e Gradisca) e quelli del Goriziano sloveno: Nova Gorica, San Pietro-Vrtojba, Rence, Miren, Brda, Kanal ob Soci, presenze consolidate della rassegna, a cui si aggiungono quest’anno Bovec, Kranjska Gora e Kobarid.

Ci sarà anche un ospite d’eccezione, goriziano doc, a salutare l’inizio di Gusti di Frontiera: sul palco di piazza Vittoria salirà il regista Matteo Oleotto, che con il suo "Zoran, il mio nipote scemo", una produzione italo-slovena nata proprio nel capoluogo isontino, ha fatto incetta di premi all’ultima Mostra internazionale del Cinema di Venezia.

Al termine dei discorsi di rito ci sarà un breve momento conviviale nel corso del quale sarà possibile brindare con i vini del Collio/Brda e assaggiare alcuni dei prodotti tipici di Gorizia, Goriska e Carinzia.

Anche quest’anno il Villaggio dell’Amicizia sarà arricchito dalla presenza del padiglione dell’Ersa (Ente regionale per lo sviluppo rurale), che propone al pubblico le eccellenze del Friuli Venezia Giulia con un ristorante al centro della piazza.

È di Aviano il vincitore di MasterChef Usa 2013. In finale grazie al frico

È di Aviano il vincitore di MasterChef Usa 2013. In finale grazie al frico

Pordenone - Lo chef di Aviano (Pn) Luca Manfè è MasterChef Usa 2013: ha vinto l'11 settembre scorso la finale contro la californiana Natasha. A giudicarlo c'erano Gordon Ramsay, Joe Bastianich e Graham Elliott.

"And now I am America's MasterChef!", ha detto il giovane, che ha 31 anni e vive da una decina di anni a New York dove lavora nell'ambito della ristorazione.

Manfrè, dopo esser stato bocciato all'ultimo round nella terza edizione di Master Chef Usa quest'anno alle selezioni, è entrato di diritto tra i 40 sfidanti della quarta edizione. Quaranta sfidanti, ridotti subito a venti che Manfè ha fronteggiato con talento e simpatia.

Arrivato in finale grazie al frico, ha sfidato Natasha Crnjac, 26 anni, casalinga di San Diego.

Questa quarta stagione di Masterchef Usa andrà in onda in Italia dal 2 ottobre su Sky Hd alle 21.10: 25 puntate, due episodi a sera e la finale.

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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