Vendemmia 2013, in Friuli Venezia Giulia produzione giù del 5% per il maltempo. Rossi in sofferenza
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- Categoria: Cucina e vino
- Pubblicato Lunedì, 23 Settembre 2013 16:16
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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FVG - Con la vendemmia 2013 che sta pian piano entrando a regime, si susseguono stime e previsioni che vedrebbero per l'Italia nel suo complesso un aumento quantitativo sullo scarso 2012. Sulla qualità, però, ancora non ci si sbilancia.
L’ultimo report è quello dell’Unione italiana vini e Ismea, aggiornato al 15 settembre, che conferma il ritorno del vigneto Italia ad un calendario “tradizionale” sui tempi di vendemmia, con la raccolta 2013 che potrebbe portare nelle cantine 44,5 milioni di ettolitri di vino, l’8% in più rispetto ai 41,1 milioni diffusi dall’Istat per l’anno precedente.
“Questo risultato - si legge nella nota dell'Uiv - è la media tra un’ipotesi “bassa” pari a 44 milioni ed un ipotesi “alta” che arriva a sfiorare i 45 milioni. Parlando di stime produttive la cautela è sempre d’obbligo ma quest’anno lo è ancor di più visto che al momento dell’elaborazione delle stesse il grosso delle uve è ancora in campo".
"Il ritardo, infatti, con cui è arrivata a maturazione l’uva - prosegue il comunicato - costringe gli operatori a tener conto del grande punto interrogativo legato alle condizioni climatiche. Infatti, se le piogge dovessero arrivare nel momento e nel modo sbagliato potrebbero portare danni. Al contrario, se il bel tempo assistesse le viti e le operazioni vendemmiali si potessero effettuare secondo quanto previsto si andrebbe a raccogliere con il giusto grado di maturazione delle uve e con i volumi previsti”.
“Altro elemento che contraddistingue quest’annata è - comunica ancora l'Unione italiana vini - che le regioni del Sud sembrerebbero recuperare, in termini di variazioni percentuali attese, più di quelle del Nord. Gli aumenti, peraltro, sono previsti in tutte le regioni ad eccezione di Friuli Venezia Giulia ed Umbria. In entrambi i casi a determinare questa flessione sono stati i consistenti attacchi di patogene, come la peronospora, sommate alle avversità atmosferiche, che, in alcuni casi non hanno permesso gli adeguati e tempestivi interventi da parte dei viticoltori, hanno procurato danni ingenti ma in zone specifiche. In tutte le regioni della Penisola, comunque, l’andamento climatico non è risultato esente da eventi problematici".
Nel dettaglio, in Friuli Venezia Giulia le normali fasi di maturazione dell'uva hanno presentato un ritardo medio di 10 giorni sul 2012, con alti e bassi a seconda del meteo. Fioritura e fase finale della maturazione sono state nel complesso buone.
A livello di malattie della vite c’è stata una forte pressione primaverile, in fase di fioritura, di peronospora e botrite con aggiunta di leggeri attacchi di oidio su varietà sensibili. Il ristabilirsi del bel tempo ha, comunque, riportato la situazione nella normalità.
Per quanto riguarda l’andamento metereologico si è avuta una forte e continuativa siccità dalla prima decade di giugno alla prima decade di agosto ma ciò non ha rappresentato un problema in quanto l’area viticola è quasi completamente servita da sistemi di irrigazione. In questo stesso periodo i vigneti hanno dovuto sopportare anche elevate temperature.
Le provvidenziali precipitazioni ben distribuite nella terza decade di agosto, nonché l’utile escursione termica, hanno però poi consentito di recuperare al meglio la situazione quali/quantitativa. Le grandinate a macchia di leopardo che hanno colpito più volte nel corso della stagione non hanno provocato danni di rilievo.
Indicativamente la produzione di vino 2013 dovrebbe essere leggermente inferiore alla vendemmia precedente, per un 5% circa. Ad aver risentito maggiormente dell’alterno andamento climatico, con conseguenti attacchi di patogene, sono state le uve rosse come il Cabernet Franc-Carmenere, lo Schioppettino e il Merlot.
In misura minore hanno sofferto a causa delle precipitazioni e delle basse temperature, da gennaio a maggio, le uve bianche come il Picolit, il Pinot grigio, lo Chardonnay e il Traminer. Le uve si prevedono con una gradazione non particolarmente elevata e tendenzialmente nella norma.