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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Ricerca e innovazione, in Friuli Venezia Giulia previsti investimenti delle imprese per 164 milioni di euro

Ricerca e innovazione, in Friuli Venezia Giulia previsti investimenti delle imprese per 164 milioni

Trieste - Si è concluso il 24 maggio il periodo utile per la presentazione on line da parte delle imprese delle domande di finanziamento per ricerca ed innovazione con i fondi della legge regionale 47/1978.

In tutto sono arivate in Regione 261 richieste di contributo, per un totale di oltre 164 milioni euro di investimenti previsti.

"Si tratta di una cifra considerevole, che conferma la vitalità e la voglia di innovare del sistema produttivo regionale in un momento difficile anche per la nostra economia" ha detto il vicepresidente della Regione ed assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello.

Assieme alla soddisfazione per l'importante afflusso di progetti, Bolzonello ha espresso anche il suo rammarico per l'oggettiva difficoltà di finanziare tutti i piani presentati.

Considerato che il contributo medio in caso di ammissione in graduatoria sarà di poco inferiore al 30 per cento e che sono a disposizione dagli 8 agli 11 milioni di euro, dovrebbe essere possibile cofinanziare circa 130 domande nella prima tornata dell'istruttoria che farà seguito alla preselezione.

"Il Comitato tecnico consultivo per le politiche economiche avvierà quanto prima la procedura di preselezione - assicura l'assessore - e comunque 130 domande finanziate rappresentano un bel numero di progetti di ricerca che saranno attivati all'interno del nostro sistema produttivo, in una fase in cui l'innovazione di prodotto e di processo è sempre più determinante per contrastare le difficoltà che attanagliano le imprese".

"Voglio infine assicurare - conclude Bolzonello - che sarà garantita la massima trasparenza nelle operazioni di preselezione e selezione definitiva dei progetti presentati ed ammissibili a contributo".

Pizza in cartuccia per gli astronauti: la Nasa finanzia la ricerca sul sintetizzatore di cibi

Pizza in cartuccia per gli astronauti: la Nasa finanzia la ricerca sul sintetizzatore di cibi

Washington - A quando un pic-nic su Marte, gustando una pizza appena stampata sulla navicella spaziale? No, non è fantascienza: l'agenzia spaziale americana Nasa ha assegnato il 21 maggio scorso un contributo di 125mila dollari all'ingegnere meccanico Anjan Contractor, nell'ambito del programma Small Business Innovation Research, per la creazione di un sintetizzatore di cibi.

Imprenditore, direttore della System & Materials Research Corporation (Texas), Contractor ha catturato l'attenzione della NASA l'anno scorso con la sua "stampante" per cioccolato, che unendo i prodotti alimentari in polvere, compressi in una sorta di "cartuccia", con acqua, li "stampa" all'istante, finendo il tutto con la cottura su una piastra da forno incorporata nella "stampante".

Nei prossimi sei mesi, grazie al finanziamento, si potranno compiere progressi significativi nella costruzione del sintetizzatore di cibo, che potrà essere montato a bordo di un veicolo spaziale e utilizzato per "stampare" i pasti per sfamare gli astronauti delle missioni spaziali a lungo termine, come ad esempio su Marte. La stampante funzionerebbe per combinare varie polveri alimentari con una base di acqua e olio.

"Un lungo viaggio spaziale richiede 15 e più anni di "shelf life" per gli alimenti" ha detto Contractor in un'intervista. "Nel modello su cui stiamo lavorando, tutti i carboidrati, le proteine ​​e i nutrienti macro e micro sono sotto forma di polvere. Togliendo l'umidità, potranno durare forse fino a 30 anni"

"La pizza - ha detto ancora il ricercatore - è un candidato naturale per la stampa 3D, perché può essere stampata in strati distinti, in modo da richiedere solo una testina di stampa per estrudere una sostanza alla volta."

Nel prototipo allo studio, il cibo viene cotto come è stampato per mezzo di una piastra riscaldata su cui vengono poggiati gli alimenti ricomposti. Alla pizza, una volta che la base di pasta e pomodoro sarà estrusa, la stampante aggiungerà uno "strato proteico".

Così la pizza su Marte servita da una stampante 3D è certamente una possibilità, anche se potrebbe non essere così gustosa come una Capricciosa appena uscita da un forno a legna.

Primavera della scienza a Trieste con “Science & The City”, incontri divulgativi con ricercatori e medici

Primavera della scienza a Trieste con “Science & The City”, incontri divulgativi con ricercatori e m

Trieste - “Science & The City” (6X60 minuti di scienza) è il titolo del ciclo di 6 incontri aperti al pubblico a ingresso libero, ciascuno su un diverso tema di attualità e rilevanza nel mondo della biologia e della medicina, ideato con l’obiettivo di raccontare la scienza al pubblico dei non addetti ai lavori.

Un’iniziativa che apre il fronte della divulgazione scientifica a Trieste, citta della scienza e della conoscenza, e ideata dall’Icgeb, organizzazione internazionale per la ricerca e la formazione nel campo della biologia molecolare e della biotecnologia, la cui sede italiana – nell’Area di Ricerca di Trieste - è diretta da Mauro Giacca.

Con il prezioso apporto di Rotary Club Trieste Nord, il Patrocinio del Comune di Trieste – Area Educazione, Scuola e Università e Ricerca - e la media partnership del quotidiano Il Piccolo, l'ICGEB (Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologie) porta la scienza in città con una serie di sei incontri che si terranno all’Auditorium del Museo Revoltella di Trieste, sempre alle ore 18.00, cui parteciperanno alcuni tra i massimi esperti italiani della ricerca bio-medica a livello internazionale.

L’iniziativa è stata presentata stamane in Municipio, alla presenza del direttore della sede di Trieste di ICGEB (Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologie) Mauro Giacca, del presidente del Rotary Club Trieste Nord Roberto Magris e dell’assessore comunale all’Educazione, Università e Ricerca Antonella Grim e a numerosi intervenuti.
 
Gli appuntamenti, della durata di 60 minuti ciascuno, alterneranno ogni volta due esperti (illustri scienziati della nostra regione, così come alcuni importanti ospiti dal resto d’Italia) chiamati a dialogare con un giornalista che ‘interrogherà’ i protagonisti per far emergere lo stato della ricerca e le principali curiosità legate alle tematiche affrontate.

“Questo è un punto di partenza e l’inizio di una proficua collaborazione con le realtà internazionali della scienza sul territorio per incentivare quanto più possibile la divulgazione scientifica presso la cittadinanza. E il Comune di Trieste, con la particolare attenzione del Sindaco Roberto Cosolini verso queste tematiche, è in prima linea per promuovere questo obiettivo – ha sottolineato l’assessore comunale Grim porgendo il benvenuto agli intervenuti e ringraziando i partner dell’iniziativa -.   La scelta del Revoltella, nel cuore cittadino, vuole rappresentare proprio il senso della vicinanza alla gente e incentivare ulteriormente l’interesse verso rilevanti tematiche scientifiche per renderli cittadini consapevoli. E contiamo su una larga partecipazione”.

“Noi ricercatori abbiamo la voglia di farci ascoltare, purtroppo spesso il livello di informazione scientifica non è adeguato – ha detto il direttore Mauro Giacca -. L’idea dell’Icgeb di organizzare questa serie di incontri è stata subito accolta con grandissimo entusiasmo dal Comune di Trieste e dal Rotary Club Trieste Nord. Sono stati costruiti eventi agili, di taglio giornalistico, in cui ogni relatore parlerà per dieci, quindici minuti con una presentazione classica dell’argomento mediante diapositive e poi sarà a disposizione per le domande del pubblico. L’auspicio è di continuare questo filone di promozione della divulgazione scientifica nella nostra città”.

Il presidente del Rotary Club Trieste Nord Roberto Magris ha messo in evidenza la massima serietà nell’accurata scelta degli autorevoli esperti che saranno al centro dei sei incontri previsti, ringraziando di ciò Mauro Giacca. “Questo è un passo importante e determinante per la nostra crescita civile, un notevole incentivo per instaurare una rete di relazioni e un nuovo modo di porsi di fronte alle tematiche scientifiche”.

È possibile rigenerare gli organi umani? Gli organismi geneticamente modificati, OGM, fanno male alla salute? Come riusciremo a sconfiggere i tumori? L’ingegneria genetica può essere utilizzata per migliorare il DNA dell’uomo? Quale sarà il futuro della chirurgia? Come distinguere tra aneddoti e scienza nel campo delle cellule staminali?

Queste alcune delle domande a cui si cercherà di rispondere durante gli incontri, che prenderanno avvio mercoledì 8 maggio, alle 18.00, con il primo appuntamento dal titolo “OGM, tra mito e realtà”. A parlarne il docente all’Università di Udine, fondatore e direttore scientifico dell’Istituto di Genomica Applicata, Michele Morgante - noto a livello internazionale per le sue attività nel campo delle biotecnologie agrarie - che dialogherà con Vittorio Venturi dell’Icgeb di Trieste, esperto di modificazioni genetiche, in particolare nello studio dei batteri che causano le malattie delle piante. A condurre e moderare l’incontro sul tema degli organismi geneticamente modificati, tra gli argomenti scientifici che più toccano la sensibilità del grande pubblico, sarà la giornalista scientifica Cristina Serra.

Si prosegue lunedì 13 maggio parlando di come è cambiata la chirurgia negli ultimi vent’anni e come si immagina potrà evolvere nei prossimi venti, grazie all’impatto della moderna ricerca biomedica e delle tecnologia avanzate in ambito chirurgico. Potranno, per esempio, i robot sostituire la mano e l’occhio del chirurgo? A questa, e ad altre domande, saranno chiamati a rispondere, nell’incontro “Chirurghi oltre il bisturi”, due dei chirurghi più noti in Italia: Nicolò de Manzini, direttore della Chirurgia Generale dell’Ospedale di Cattinara, e Francesco Corcione, dell’Azienda Ospedaliera Monaldi di Napoli e nuovo Presidente della Società Italiana di Chirurgia. La conduzione sarà affidata al vicedirettore del quotidiano Il Piccolo, Alberto Bollis.

Venerdì 24 maggio Umberto Tirelli - direttore del Dipartimento di Oncologia Medica del CRO di Aviano, uno degli oncologi della nostra regione con più visibilità e impatto mediatico a livello nazionale e internazionale - e Giannino Del Sal - Direttore del Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Trieste, tra i ricercatori italiani più conosciuti nel mondo per i suoi studi sperimentali sui tumori – discuteranno di come sia cambiata la terapia dei tumori nell’ultimo decennio e dell’importanza dello sviluppo di nuove terapie nell’appuntamento dal titolo “Palottole molecolari contro i tumori”. A dialogare con loro il caporedattore della sede regionale RAI del Friuli Venezia Giulia Giovanni Marzini.

Ancora un argomento di notevole interesse per l’incontro di venerdì 31 maggio. Il Direttore de Il Piccolo Paolo Possamai dialogherà delle prospettive scientifiche, ma anche delle problematiche sociali ed etiche, legate alle cellule staminali con uno degli scienziati italiani più famosi al mondo nel campo della medicina rigenerativa, Michele De Luca (del Centro di Medicina Rigenerativa di Modena) affiancato dalla responsabile della sperimentazione in ambito cardiovascolare all’Icgeb, esperta a livello internazionale di cellule staminali Serena Zacchigna, nell’incontro dal titolo “Cellule staminali: quanto manca al traguardo”.

Leggere e correggere il genoma umano” è l’argomento del penultimo incontro, in programma venerdì 7 giugno. Fulvio Mavilio, direttore del Genethon di Parigi, padre delle prime applicazioni dell’ingegneria genetica alle malattie umane, incontrerà Paolo Gasparini, genetista medico dell’IRCCS Burlo Garofolo di Trieste, noto a livello internazionale per coniugare la pratica clinica per la diagnosi delle malattie ereditarie con la ricerca delle mutazioni responsabili di diverse malattie. Modererà l’incontro la giornalista Simona Regina.

A suggellare questa prima edizione di “Science & the City”, venerdì 14 giugno, la presentazione pubblica di una delle ricerche che ha suscitato maggiore interesse a livello internazionale negli ultimi anni. È partita proprio da Trieste (in particolare da ICGEB con il Centro Cardiovascolare dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Trieste) una ricerca rivoluzionaria sulla cura delle patologie cardiovascolari, in assoluto la principale causa di mortalità al mondo, offrendo anche importantissimi risvolti applicativi in ambito farmacologico.

Come riparare un cuore infranto” è il titolo dell’incontro moderato dal giornalista Fabio Pagan, che avrà per protagonisti Gianfranco Sinagra, dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Trieste, responsabile di una delle strutture più all’avanguardia a livello europeo in campo cardiologico, e il direttore della sede di Trieste dell’Icgeb Mauro Giacca, che sviluppa nuove strategie per rigenerare il cuore con i geni o le cellule staminali.

La recente ricerca, pubblicata dalla rivista Nature, ha dimostrato come dei piccoli segmenti di Rna possano indurre la riparazione del cuore quando vengano somministrati dopo un infarto: cercare di riparare i cuori danneggiati da patologie cardiache o dall’età, rappresenta oggi uno degli obiettivi più importanti della ricerca medica.

Il ciclo di incontri sarà visibile anche sul web: grazie al sistema di podcasting dell’Icgeb, infatti, tutti gli appuntamenti saranno registrati e resi disponibili come filmati da scaricare da iTunes e distribuiti su DVD.
 

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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