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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Politica

Regionali 2012: Illy si tira indietro e benedice il progetto di Renzi, che sale nei sondaggi

Regionali 2012: Illy si tira indietro e benedice il progetto di Renzi

Trieste - Qualche giorno fa Riccardo Illy aveva dichiarato di essere disponibile a candidarsi a presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, se Debora Serracchiani avesse rinunciato a scendere in campo per il centrosinistra.

L'europarlamentare del Pd non lo ha fatto ed il 9 ottobre Illy, già presidente della Regione, annuncia al quotidiano "Il Gazzettino" che "non vedo un nuovo impegno politico né in Friuli Venezia Giulia né in Parlamento" e quanto al voto per Serracchiani o per l'antagonista, Renzo Tondo, del Centrodestra, fa sapere: "Mi riservo la libertà di decidere più avanti; occorre valutare, oltre la persona, anche il programma e la coalizione".

A questo riguardo Illy precisa che "è illusorio per il Pd mettere insieme Vendola e l'Udc", perché "significa declinare il diavolo con l'acqua santa". E quanto alle primarie nel Partito democratico conclude: "L'unico che ha idee nuove è il sindaco Renzi: Bersani è come un film già visto".

Ondata di scioperi tra scuola, pubblico impiego, trasporti, senza dimenticare le aziende in crisi

Ondata di scioperi tra scuola, pubblico impiego, trasporti, senza dimenticare le aziende in crisi

Trieste - Una serie di scioperi è in vista dal 9 al 14 ottobre nella nostra regione e in tutt'Italia. Ad essere interessate, scuole, pubblico impiego e trasporti, oltre ad alcune categorie di lavoratori colpiti dalle crisi aziendali.

I sindacalisti della Cgil e della Uil hanno dichiarato di essere pronti a scendere in strada a fianco dei 57 dipendenti della Duke di Trieste, oltre che ai circa 200 della Sertubi, due gravi situazioni di crisi nel capoluogo regionale. Sul piede di guerra anche l'Unione sindacale di base, che sta organizzando diverse iniziative sul territorio.

Per quanto riguarda la Cisl, il 9 ottobre, in occasione della manifestazione nazionale unitaria sugli esodati, dalla regione partirà una propria delegazione. Sono in fase organizzativa alcune iniziative sulla HypoBank.

Sono intanto partite in tutte le aziende le assemblee sul rinnovo del Contratto nazionale dei metalmeccanici.

Nei giorni venturi si terrà anche l'attesa assemblea in Electrolux sulla situazione del gruppo (calo volumi, esuberi).

La Cisl ha in calendario in settimana un incontro con la Direzione sanità regionale con al centro la questione della spending review e degli appalti.

Il 12 ottobre sciopero della scuola. Lo ha proclamato la FLC Cgil. Alla giornata di mobilitazione partecipano anche i lavoratori del pubblico impiego per lo sciopero proclamato dalle organizzazioni della Funzione pubblica Cgil e Uil.

È prevista una manifestazione a Roma con corteo che partirà da piazza Esedra alle ore 9 e giungerà in piazza Santi Apostoli per i comizi finali ai quali parteciperanno, fra gli altri, Susanna Camusso e Domenico Pantaleo.

La giornata di mobilitazione sarà accompagnata da presidi e cortei che percorreranno le strade di tutto il paese. Alle manifestazioni si uniranno studenti genitori, associazioni, per chiedere "più dignità per il lavoro, più investimenti, un cambio di rotta nelle politiche per l'istruzione".

Anche i treni si fermano di nuovo. Le principali sigle sindacali formate da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporti, Orsa, Faisa e Fast hanno indetto un nuovo sciopero dalle ore 21 del giorno 13 ottobre alle ore 21 del giorno successivo.

A fermarsi per ben 24 ore saranno i macchinisti.

Regionali Fvg: il ritorno di Illy. Serracchiani, arrivederci e grazie

Regionali Fvg: il ritorno di Illy. Serracchiani, arrivederci e grazie

ROMA - Illy chiama, Serracchiani risponde. "Non sento troppo l'ambizione della politica, ma potrei valutare un'eventuale richiesta di impegno e di un contributo, nella consapevolezza della gravità della situazione". L'ex governatore del Friuli Venezia Giulia si dice, insomma, pronto a tornare a essere il candidato presidente della coalizione di centro sinistra che si opporrà all'attuale governatore Fvg, Renzo Tondo. Una dichiarazione che non mancherà di creare scompiglio nella coalizione e, infatti, a stretto giro, è arrivata la risposta di Serracchiani.

Ma andiamo con ordine. In mattinata, Riccardo Illy, ha lasciato intendere, in un'intervista alla Stampa, di essere disposto a tornare nell'agone politico, a due condizioni: "la prima è che al governo non ci siano partiti NoTav e contraddizioni interne alla coalizione, e poi l'impegno a fare una legge elettorale maggioritaria a doppio turno che dia una maggioranza forte, coesa e omogenea e soltanto un diritto di tribuna ai partiti minori". 

"Il merito di Monti è stato quello di salvare l'Italia dall'insolvenza, riacciuffando il paese dal baratro", afferma Illy. "Lo ha fatto però commettendo qualche imperfezione: una tassazione eccessiva nell'edilizia, la nautica e sulle auto. Un giro di vite che ha prodotto più costi che entrate all'erario. La stessa Imu per le imprese è un massacro". Tuttavia, dice l'imprenditore, "il governo ha fatto riforme che ci hanno salvato. Alla luce dell'attuale scenario politico e di questa legge elettorale, se niente si muove 'aridateci' il Monti bis che è indice di autorevolezza internazionale". Per Illy, il sindaco di Firenze Matteo Renzi 'sembra essere l'unico politico innovatore all'orizzonte, l'unica speranza per uscire dall'impasse con un governo politico serio", oltre che "l'unico in grado di pescare a piene mani nell'altro schieramento".

Ed ecco la risposta di Debora Serracchiani. "Il mio impegno di candidata alla presidenza della nostra Regione è totale e convinto, e penso che Riccardo Illy sarebbe il primo a stupirsi se proprio io venissi meno all’impegno preso davanti ai cittadini del Friuli Venezia Giulia”.  “A Riccardo Illy che ha espresso un apprezzamento molto significativo verso il Partito democratico – prosegue Serracchiani - vorrei dire grazie, perché questo è un elemento che qualifica la sua disponibilità a tornare in politica. Con grande stima, gli rinnovo l’invito a continuare a portare attivamente le sue competenze nel campo del centrosinistra, per lavorare assieme all’alternativa a Tondo”. “La mia candidatura è il risultato di una decisione politica non solo personale, ma di un processo - conclude Serracchiani - che ha coinvolto l’intero Partito democratico, e oltre”. Insomma, arrivederci e grazie. Se poi questa sarà l'ultima puntata della vicenda, beh, non resta che dire: ai posteri......

 

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