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Le spese folli delle Regioni autonome dal 2007 al 2010. Il Fvg totalizza un aumento che sfiora il 150%
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- Categoria: Politica e società
- Pubblicato Lunedì, 01 Ottobre 2012 12:28
- Scritto da Tiziana Melloni
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Roma - Dal 2007 al 2010 la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ha speso per collaborazioni, studi e consulenze 52 milioni di euro, con un incremento del 147,65%. È quanto emerge dai dati pubblicati dall'Istituto centrale di statistica la scorsa settimana.
Mentre le regioni a statuto ordinario, nel periodo in esame, sono riuscite a ridurre, anche se in minima parte, il costo degli enti per avvalersi del personale esterno (-8,8%), nelle regioni a statuto speciale si registra un incremento del 53%.
Il governo ha deciso di arginare l'emorragia delle spese mettendo a punto un provvedimento che giovedì 4 ottobre sarà portato al Consiglio dei ministri. Il decreto legge si propone di tagliare stipendi, indennità, rimborsi, benefit e contributi pubblici ai gruppi, mentre per quanto riguarda il numero di assessori e consiglieri il meccanismo sarebbe più complesso.
Secondo i numeri dell'Istituto di statistica cinque enti territoriali autonomi arrivano a spendere quasi la stessa cifra degli altri quindici. Su un totale di 531 milioni di pagamenti effettuati il 46,7% è stato utilizzato da Valle d'Aosta, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Sicilia e Sardegna. Ed è proprio quest'ultima regione che si classifica al primo posto tra le venti per le risorse utilizzate a favore delle consulenze e collaborazioni, arrivando a 126 milioni di euro, con un incremento del 366,6%.
Stupisce poi la capacità di spesa di una provincia come Bolzano, che con circa 105.000 abitanti, pari allo 0,3% circa della popolazione italiana, è riuscita a spendere 35 milioni (il 6,6% dei pagamenti totali effettuati). Passando agli impegni, cioè alle somme che la regioni dovranno pagare, anche oltre l'anno solare, si sale a 600 milioni per il 2010, cioè il 15,8% in più rispetto al 2007. E mentre gli enti territoriali a statuto ordinario riescono a ridurre il budget del 18,4%, quelle a statuto speciale salgono del 90,2%.
Le regioni a statuto speciale, complessivamente, hanno aumentato il budget del 73% arrivando a 379 milioni di euro. Incrementi stratosferici riguardano anche altri enti, come la Basilicata che ha raddoppiato la spesa, passando da 20 a 40 milioni; mentre la Sicilia è passata da 40 milioni a 79 (+97,5%). E tra le big non poteva mancare il Lazio che si posiziona subito dopo, con una crescita del 45%.