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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Politica

Acquisti personali dei consiglieri regionali con i soldi pubblici, anche il Friuli Venezia Giulia alla resa dei conti

Acquisti personali dei consiglieri regionali con i soldi pubblici, anche il Friuli Venezia Giulia al

Trieste - I soldi erogati ai gruppi politici in Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, nel 2011, sono stati circa 2,7 milioni di euro. Non sorprende dunque che le indagini del procuratore della Corte dei Conti del Friuli Venezia Giulia, Maurizio Zappatori, i cui risultati stanno trapelando in queste ore, scoprano spese quanto meno anomale rispetto alle finalità istituzionali.

Lo scrive il quotidiano triestino "Il Piccolo" del 1° febbraio: "Serate in discoteca… lauti pranzi e cene, consumazioni al bar, acquisti di oggetti decisamente personali". Insomma, dopo le mutande dei consiglieri liguri, i nodi vengono al pettine anche da noi.

Del resto, questo era il dettaglio dei fondi assegnati a ciascun gruppo: il Pdl ha ricevuto 797.969,62 euro, che, divisi per il numero dei consiglieri del Gruppo, fanno circa 42.000 euro l'anno per consigliere; la Lega Nord 476.810,40 euro, pari a 68.115 l'anno per consigliere; il Pd 576.100,35, pari a 33.888 euro l'anno per consigliere; il Gruppo misto 293.316,80 euro, pari a 58.663 euro l'anno per consigliere; Udc, 265.604 euro, pari a 66.401 euro l'anno per consiglere; Cittadini per il Presidente, 159.546 euro, pari a 79.773 euro l'anno per consigliere; Idv, 106.089,50 euro, pari a 53.044 euro l'anno per consigliere; Sinistra Arcobaleno, 76.906,99, pari a 25.635 per consigliere l'anno.

Dai dati, che erano stati pubblicati a ottobre sull'onda delle indagini sulla Regione Lazio, non si deduceva il dettaglio: a fronte delle centinaia di migliaia di euro di contributi per ciascun gruppo, si parlava genericamente di "spese di trasporto e rappresentanza" o "collaborazioni" e "consulenze", voci che vogliono dire tutto e niente. C'è voluto l'intervento delle Fiamme Gialle per passare al setaccio i singoli scontrini.

Il vice segretario del Pd Enrico Letta a Trieste: "l'alternativa è tra Bersani e Berlusconi"

Il vice segretario del Pd Enrico Letta a Trieste:

Trieste - Il vice segretario del Pd Enrico Letta era a Trieste il 31 gennaio per partecipare al meeting del gruppo S&D dei parlamentari europei. In un incontro con i giornalisti, riguardo alle prossime elezioni politiche, Letta ha detto che "l'alternativa è tra Bersani e Berlusconi, altre vie non ce ne sono". Riferendosi alle posizioni del leader del Movimento 5 Stelle su Equitalia, Enrico Letta ha definito Beppe Grillo "il singolare esempio di rivoluzionario che liscia il pelo agli evasori".

Per quanto riguarda la partita sul Friuli Venezia Giulia, per Letta "Tondo è Berlusconi" e la sua amministrazione "è stata l'applicazione del berlusconismo in Fvg; con lui questa Regione è diventata piccola provincia, il Pd con Serracchiani vuole riportarla al livello internazionale che aveva con Illy".
 
Enrico Letta ha ribadito che "noi puntiamo a vincere la Regione Friuli Venezia Giulia quando si voterà subito dopo le elezioni politiche, proprio per mettere in campo un progetto, un piano che consenta di attirare gli investimenti come fu ai tempi del centrosinistra che governava. Riccardo Illy su questo fu molto attivo".

"Evitare l'emorragia di imprese, evitare che le imprese siano tentate di andare fuori dalla Regione - ha spiegato Letta - è un impegno che mettiamo a livello regionale, ma ovviamente accanto a questo c'è un impegno a livello nazionale".

Letta ha ricordato che il Pd vuole "ridurre il cuneo fiscale", e che "questa sarà la principale riduzione fiscale su cui lavoreremo". L'obiettivo è che "gli imprenditori possano essere spinti a proporre contratti a tempo indeterminato e i lavoratori possano avere più soldi in busta paga. Questa è la principale misura di politica economica - ha sottolineato - con la quale vogliamo attrarre imprese e aiutare le imprese che già ci sono".

50° anniversario Statuto speciale Fvg: De Anna tra il pubblico. Una tappa per arrivare a Monti?

50° anniversario Statuto speciale Fvg: De Anna tra il pubblico. Una tappa per arrivare a Monti?

Trieste - Durante il 50° anniversario della promulgazione dello Statuto speciale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, questa mattina, 31 gennaio, in Consiglio regionale con una seduta solenne, c'è stato spazio anche per una curiosità, riassunta dalla foto, e cioè la presenza dell'assessore regionale alla Cultura, Elio De Anna, nei banchi riservati al pubblico e non nei tradizionali scranni dove erano posti assessori e consiglieri regionali.

I commenti si sono sprecati e si è sentito dire "che sia arrivato tardi?" "che abbia voluto differenziarsi, visto il carattere istrionico?", ma qualcuno si è spinto più in là, arrivando a ipotizzare una possibile rottura con l'attuale coalizione di centro destra per approdare, chissà, nelle sempre più numerose file del partito del premier Mario Monti, che parteciperà alle prossime elezioni regionali del 21 aprile.

La voce trova fondamento anche in una certa freddezza che l'ex nazionale rugbysta sta dimostrando verso il progetto del Governatore Tondo. Più di qualche osservatore non ha mancato di notare la singolarità di quel muoversi dietro le quinte degli ultimi mesi, con una forte dose di "understatement" e di basso profilo che non si concilia con un carattere esuberante quale il suo. Uomo politico a cui, un po' da tutti, viene riconosciuto un grande fiuto, che stia annusando il vento? In politica, è noto, il timing è tutto. A meno che non si tratti soltanto di illazioni. Poche settimane e sapremo.

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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