• Home
  • Attualità
  • Cronaca
  • Spettacoli
  • Cultura
  • Benessere
  • Magazine
  • Video
  • EN_blog

Gio11212024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Politica

A 6 mesi dalla vicenda di Giulio Regeni la verità è lontana. Chiesta consulenza su video

A 6 mesi dalla vicenda di Giulio Regeni la verità è lontana. Chiesta consulenza su video

Roma - Sono trascorsi sei mesi dalla scomparsa di Giulio Regeni. Nonostante siano passati 180 giorni, la verità su quanto accaduto al giovane ricercatore italiano è ancora lontana.

Le indagini si stanno concentrando al momento sulle immagini video delle stazioni Bohooth e Naguih della metropolitana del Cairo, dove sarebbe transitato Regeni il 25 gennaio scorso prima di sparire.

I fotogrammi saranno oggetto di una consulenza tecnica che si svolgerà a settembre nei laboratori di una società specializzata in Germania.

L'accertamento è stato deciso congiuntamente dalla procura di Roma e dalla procura generale del Cairo. Agli esperti tedeschi saranno consegnati dagli egiziani gli hard-disk dai quali i tecnici dovranno estrapolare, poiché contengono dati sovrascritti, le immagini del 25 gennaio scorso.

Intanto, a sei mesi dalla scomparsa del ricercatore italiano, gli inquirenti italiani fanno sapere che "il canale di collaborazione con Il Cairo resta aperto" malgrado alcuni "buchi neri", come la mancata consegna agli italiani del traffico di celle telefoniche della zona in cui scomparve il giovane universitario e quella in cui fu trovato il suo corpo privo di vita.

Intanto, per continuare a chiedere “Verità per Giulio Regeni” Amnesty International Italia, Antigone e la Coalizione Italiana per le Libertà e i Diritti civili (Cild) hanno organizzato per la serata di lunedì 25 luglio una mobilitazione in piazza della Rotonda, a Roma, di fronte al Pantheon.

“Alle 19.41, orario della scomparsa di Giulio Regeni, tante fiaccole saranno accese per ribadire la necessità di fare luce sulla sua terribile morte”, hanno detto Patrizio Gonnella, presidente di Antigone e Cild, e Antonio Marchesi, presidente di Amnesty International Italia.

La mobilitazione era stata lanciata dal portavoce di Amnesty Italia, Riccardo Noury, nel corso del sit-in organizzato da Federazione nazionale della stampa italiana, Articolo21 e Usigrai per protestare contro il giro di vite su giornalisti e media e contro le ripercussioni sulle libertà civili che sta avendo la dura reazione del presidente Erdogan al tentato golpe del 15 luglio in Turchia.

Oltre alla Fnsi, che ha subito accolto l’invito, alla manifestazione hanno sinora aderito: A Buon Diritto, Arci, Articolo 21, Cittadinanzattiva, Iran Human Rights Italia, Italians for Darfur, LasciateCIEntrare, Premio Roberto Morrione, Un Ponte per, Usigrai.

E anche l'Ordine dei giornalisti del Lazio, attraverso la presidente Paola Spadari, aderisce “molto volentieri” all’iniziativa.

La Lega tenta un rinvio ma la legge di modifica dello Statuto che abolisce le province è passata

La Lega tenta un rinvio ma la legge di modifica dello Statuto che abolisce le province è passata

Roma - La Camera ha approvato nella seduta del 19 luglio la legge costituzionale che modifica lo Statuto della Regione Friuli Venezia Giulia.

Via libera dunque, in seconda deliberazione, alla proposta di legge costituzionale (passata in prima deliberazione al Senato e alla Camera e in seconda deliberazione al Senato) "Modifiche allo Statuto speciale della Regione Friuli-Venezia Giulia, di cui alla legge costituzionale 31 gennaio 1963, n.1, in materia di enti locali, di elettorato passivo alle elezioni regionali e di iniziativa legislativa popolare".

A favore hanno votato in 337 (i gruppi della maggioranza), in 61 hanno votato no (Lega, Fi e Fdi) e in 107 si sono astenuti (M5s e Si).

L’onorevole Massimiliano Fedriga (Lega Nord) aveva chiesto una proroga nell’approvazione, motivando col fatto che ci sono più di 80 comuni che hanno fatto ricorso contro la riforma degli enti locali e 27 sentenze del TAR danno ragione a 27 comuni del Friuli Venezia Giulia per quanto riguarda l’autonomia dei comuni stessi.

“Approvando questo statuto, il comma 2, articolo 4 - ha argomentato Fedriga - entra a gamba tesa su sentenze della magistratura amministrativa, cercando di mettere una pietra tombale e andando a superare il diritto e l’autonomia degli enti locali in questo Paese”.

Per Sandra Savino, che si è accodata alla richiesta, “questa discussione si basa oggi solamente e unicamente su un capriccio della presidente Serracchiani, che intende – come suo uso – mettere la bandierina su un provvedimento che nell’eventualità il referendum costituzionale di ottobre dovesse essere bocciato, vedrebbe il Friuli Venezia Giulia come regione in Italia a non avere più le province. Quindi credo che buonsenso ci faccia ritenere di attendere l’esito del referendum e di  conseguenza chiedo, mi associo appunto a quanto chiedeva l’onorevole Fedriga, di rinviare questa discussione al risultato del referendum prossimo”.

La richiesta di proroga è stata bocciata e il provvedimento è stato quindi approvato.  

Il nuovo Statuto del Friuli Venzia Giulia sopprime le province e prevede due livelli di governo territoriale: la Regione e i Comuni. Inoltre i Comuni potranno "associarsi" dando vita a "città metropolitane", previste dallo Statuto che abbassa da 25 a 18 l'età per poter essere eletti consiglieri regionali. Sempre lo Statuto diminuisce da 15 mila a 5 mila, il numero di firme necessarie per l'iniziativa legislativa popolare.

"Il Friuli Venezia Giulia è la prima Regione in Italia ad aver completamente cancellato le Province dal suo ordinamento: è un evento di cui possiamo andare fieri tutti", ha dichiarato la presidente Debora Serracchiani dopo l’esito del voto.

Secondo la presidente questo passaggio alla Camera "va considerato una conquista di tutta la comunità regionale, perché abbiamo dimostrato di saper fare uso efficace dell'autonomia che lo Statuto speciale ha affidato alla nostra Regione. Nel giro di un anno, attraverso l'azione convergente del Consiglio regionale unanime e del Parlamento, abbiamo portato a termine un percorso non semplice che prevedeva la modifica della Costituzione”.

"La semplificazione dell'ordinamento degli Enti locali - ha proseguito Serracchiani - va incontro a un largo e profondo sentire della popolazione e, con la riduzione dei livelli di intermediazione, l'aumento dell'efficienza dei servizi e il risparmio che ne deriva, rappresenta una modernizzazione del sistema istituzionale del territorio regionale. L'auspicio è che l'azione riformatrice della Regione nel suo complesso possa essere condivisa e - ha concluso - portata avanti al di là delle temporanee colorazioni partitiche".

Il Consiglio regionale del FVG si aggiudica il Premio “Calre Awards – Stelle d’Europa”

Il Consiglio regionale del FVG si aggiudica il Premio “Calre Awards – Stelle d’Europa”

Varese - È il Friuli Venezia Giulia, con la legge numero 31 del 9 dicembre 2015, che contiene norme per l'integrazione sociale delle persone straniere immigrate, ad aggiudicarsi il Premio “Calre Awards – Stelle d’Europa”, promosso dalla Presidenza della CALRE (Conferenza delle Assemblee legislative regionali europee).

Il premio, lanciato quest’anno, è riservato alle iniziative più significative con cui le Assemblee regionali d’Europa hanno contribuito a migliorare concretamente un aspetto o un settore della vita economica, culturale e sociale delle rispettive comunità nel biennio 2014-2015, rendendo visibile l’impatto positivo delle istituzioni europee.

I vincitori, come annunciato dal Presidente della Calre Raffaele Cattaneo, saranno premiati in occasione dell’Assemblea plenaria in programma dal 24 al 26 novembre 2016 a Varese.

“Abbiamo bisogno di tanto buon lavoro e di buone pratiche – ha detto il Presidente Cattaneo –. Nelle nostre Assemblee legislative vengono votate leggi e intraprese iniziative positive a favore dei territori. È dunque importante conoscerle, metterle in rete e anche prendere spunto da chi ha saputo distinguersi per capacità d’innovazione e di concretezza nella soluzione di problemi. È importante che i Consigli regionali d’Europa si confrontino e possano lavorare insieme anche per poter perfezionare la propria attività”.

Per la prima edizione del Premio sono pervenute le candidature da parte di 9 Assemblee Legislative in rappresentanza 4 Paesi (Italia, Spagna, Belgio, Portogallo), per un totale di 14 iniziative.

Il FVG aveva presentato altre due iniziative: una proposta per favorire la partecipazione diretta delle Regioni nei processi legislativi di predisposizione e approvazione delle leggi europee nel rispetto del trattato di Lisbona e una proposta di legge per la valorizzazione delle lingue minori parlate nei territori regionali e per la promozione e la conoscenza dei dialetti regionali.

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

Pubblicità

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Privacy e cookies

Privacy policy e cookies

Questo sito è impostato per consentire l'utilizzo di tutti i cookie al fine di garantire una migliore navigazione. Se si continua a navigare si acconsente automaticamente all'utilizzo. Per comprendere altro sui cookie e scoprire come cancellarli clicca qui.

Accetto i cookie da questo sito.