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La Lega tenta un rinvio ma la legge di modifica dello Statuto che abolisce le province è passata
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- Categoria: Politica e società
- Pubblicato Mercoledì, 20 Luglio 2016 22:07
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Roma - La Camera ha approvato nella seduta del 19 luglio la legge costituzionale che modifica lo Statuto della Regione Friuli Venezia Giulia.
Via libera dunque, in seconda deliberazione, alla proposta di legge costituzionale (passata in prima deliberazione al Senato e alla Camera e in seconda deliberazione al Senato) "Modifiche allo Statuto speciale della Regione Friuli-Venezia Giulia, di cui alla legge costituzionale 31 gennaio 1963, n.1, in materia di enti locali, di elettorato passivo alle elezioni regionali e di iniziativa legislativa popolare".
A favore hanno votato in 337 (i gruppi della maggioranza), in 61 hanno votato no (Lega, Fi e Fdi) e in 107 si sono astenuti (M5s e Si).
L’onorevole Massimiliano Fedriga (Lega Nord) aveva chiesto una proroga nell’approvazione, motivando col fatto che ci sono più di 80 comuni che hanno fatto ricorso contro la riforma degli enti locali e 27 sentenze del TAR danno ragione a 27 comuni del Friuli Venezia Giulia per quanto riguarda l’autonomia dei comuni stessi.
“Approvando questo statuto, il comma 2, articolo 4 - ha argomentato Fedriga - entra a gamba tesa su sentenze della magistratura amministrativa, cercando di mettere una pietra tombale e andando a superare il diritto e l’autonomia degli enti locali in questo Paese”.
Per Sandra Savino, che si è accodata alla richiesta, “questa discussione si basa oggi solamente e unicamente su un capriccio della presidente Serracchiani, che intende – come suo uso – mettere la bandierina su un provvedimento che nell’eventualità il referendum costituzionale di ottobre dovesse essere bocciato, vedrebbe il Friuli Venezia Giulia come regione in Italia a non avere più le province. Quindi credo che buonsenso ci faccia ritenere di attendere l’esito del referendum e di conseguenza chiedo, mi associo appunto a quanto chiedeva l’onorevole Fedriga, di rinviare questa discussione al risultato del referendum prossimo”.
La richiesta di proroga è stata bocciata e il provvedimento è stato quindi approvato.
Il nuovo Statuto del Friuli Venzia Giulia sopprime le province e prevede due livelli di governo territoriale: la Regione e i Comuni. Inoltre i Comuni potranno "associarsi" dando vita a "città metropolitane", previste dallo Statuto che abbassa da 25 a 18 l'età per poter essere eletti consiglieri regionali. Sempre lo Statuto diminuisce da 15 mila a 5 mila, il numero di firme necessarie per l'iniziativa legislativa popolare.
"Il Friuli Venezia Giulia è la prima Regione in Italia ad aver completamente cancellato le Province dal suo ordinamento: è un evento di cui possiamo andare fieri tutti", ha dichiarato la presidente Debora Serracchiani dopo l’esito del voto.
Secondo la presidente questo passaggio alla Camera "va considerato una conquista di tutta la comunità regionale, perché abbiamo dimostrato di saper fare uso efficace dell'autonomia che lo Statuto speciale ha affidato alla nostra Regione. Nel giro di un anno, attraverso l'azione convergente del Consiglio regionale unanime e del Parlamento, abbiamo portato a termine un percorso non semplice che prevedeva la modifica della Costituzione”.
"La semplificazione dell'ordinamento degli Enti locali - ha proseguito Serracchiani - va incontro a un largo e profondo sentire della popolazione e, con la riduzione dei livelli di intermediazione, l'aumento dell'efficienza dei servizi e il risparmio che ne deriva, rappresenta una modernizzazione del sistema istituzionale del territorio regionale. L'auspicio è che l'azione riformatrice della Regione nel suo complesso possa essere condivisa e - ha concluso - portata avanti al di là delle temporanee colorazioni partitiche".