Politica
Le vittime dell’attentato a Dacca rientrano in Italia accolte dal presidente Mattarella
- Dettagli
- Categoria: Politica e società
- Pubblicato Martedì, 05 Luglio 2016 17:58
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
- Visite: 663
FVG - I corpi delle nove vittime italiane dell’atttacco terroristico a Dacca, capitale del Bangladesh, avvenuto tra venerdì 1° luglio e sabato 2 luglio, giungono a Roma alle 18.40 di martedì 5 luglio con un aereo di Stato.
Ad accogliere le vittime, oltre ai parenti, ci sono il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, di rientro dal Messico, e il ministro degli esteri Paolo Gentiloni.
A bordo dell'aereo c’è anche il viceministro degli Esteri Mario Giro in rappresentanza del governo, accompagnato dal capo dell'Unità di Crisi Claudio Taffuri.
Dopo l'omaggio delle autorità, le salme saranno portate nell'istituto di medicina legale del Policlinico Gemelli dove dopo il riconoscimento da parte dei parenti, saranno sottoposte ad una tac dal professor Tommaso Tartaglione. Domani sono in programma le autopsie.
Due degli imprenditori uccisi venivano da Friuli Venezia Giulia. Cristian Rossi, sposato e padre di due gemelline di 3 anni, era stato manager alla Bernardi. Dopo alcuni anni si era messo in proprio. Era in Bangladesh per motivi di lavoro. Abitava a Feletto Umberto (Ud) con la sua famiglia.
Aveva 39 anni Marco Tondat. Era nato a Spilimbergo (Pn), ma viveva a Cordovado. "Doveva rientrare in Italia per le ferie e abbiamo concordato alcune cose, lo aspettavo per lunedì - ha riferito alla stampa il fratello. - Era un bravo ragazzo, intraprendente e con tanta voglia di vivere".
Il fratello di Tondat ha quindi detto che Marco "era partito un anno fa, perchè in Italia ci sono molte difficoltà di lavoro e ha provato ad emigrare. A Dacca era supervisore di un'azienda tessile, sembrava felice di questa opportunità. A tutti voglio dire che quanto accaduto deve far riflettere: non è mancato per un incidente stradale. Non si può morire così a 39 anni”.
Solidarietà e dolore si sono manifestati in Bangladesh con il lutto nazionale e con una messa concelebrata nella chiesa del seminario dal Nunzio apostolico in Bangladesh, mons. George Kocherrym, dall'arcivescovo di Dacca, mons. Patrick D'Rozario, e da vari sacerdoti per "sottolineare l'unità della chiesa di fronte alla minaccia del terrorismo".
Si è inoltre svolta una veglia a lume di candela convocata via Facebook in un luogo vicino al ristorante colpito, sulla strada 79 del quartiere di Bushan, e denominata “Tributo al lume di candela alle anime perdute per l'omicidio di massa della Holey Artisan Bakery a Gulshan-2".