Politica
Il premier Putin a Trieste con Letta. Firmati 28 accordi tra Italia e Russia. Video e foto
- Dettagli
- Categoria: Politica e società
- Pubblicato Mercoledì, 27 Novembre 2013 00:00
- Scritto da Tiziana Melloni
- Visite: 2107
Trieste - Il premier russo Vladimir Putin è giunto a Trieste martedì 26 novembre poco prima dell'una, con un ritardo di quasi due ore rispetto all'orario previsto.
Ad accogliere il premier in piazza Unità d'Italia, oltre a Letta, il governatore della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, il vicepresidente della Provincia Igor Dolenc ed il sindaco Roberto Cosolini, assieme ad una folta delegazione in rappresentanza del mondo delle imprese del Friuli Venezia Giulia.
A Trieste sono stati firmati 7 accordi governativi, un protocollo culturale e 21 accordi commerciali, firmati, fra i quali quelli tra Enel e Rosneft, Eni con Rosneft e con Novatek, e Poste-Selex con le Poste russe. Coinvolte anche Mediobanca, Fincantieri e Pirelli.
Un'ottima cooperazione in campo economico e sociale, la "migliore dimostrazione del tanto lavoro da svolgere insieme". Così ha commentato il premier Enrico Letta, in conferenza stampa con il presidente russo Vladimir Putin, dopo la firma dei 28 accordi.
"Nel settore energetico abbiamo avuto modo di scambiare parole importanti", ha spiegato il presidente del Consiglio, sottolineando la necessità di "continuare questo lavoro".
Il premier italiano ha aggiunto che la presidenza italiana dell'Ue l'anno prossimo punta a "rafforzare il partenariato politico ed economico con la Russia" e al dialogo sui "diritti fondamentali, particolarmente sentiti dalle nostre società civili"
A margine dei colloqui tra i premier si è svolta inoltre una nutrita serie di incontri economici e commerciali per incrementare gli scambi tra i due Paesi. Un'occasione importante anche per la nostra regione.
Debora Serracchiani nei giorni scorsi aveva affermato che "Se vogliamo che da una rafforzata cooperazione bilaterale tra l'Italia e la Russia ne benefici la nostra regione, occorre puntare su fattori-cardine quali ricerca, innovazione, internazionalizzazione, export e promozione del prodotto, anche turistico: solo in questo modo potremo sfruttare le potenzialità che il mercato russo ci offre e ci propone".
Un mercato che oggi per il Friuli Venezia Giulia significa un export manifatturiero pari a 135,8 milioni di euro (periodo gennaio-giugno 2013), seppur in calo rispetto ai primi sei mesi 2012 (163,8 milioni di euro).
Anche il settore turistico ha visto una buona affluenza di turisti russi in Friuli Venezia Giulia, in aumento del 16% fra il 2011 e il 2012. Le notti di presenza in regione di viaggiatori provenienti dalla Russia sono passate dalle oltre 51.000 del 2007 alle 138.000 del 2012, di cui oltre 88.000 a Lignano Sabbiadoro.
Di seguito il video e la galleria fotografica dell'arrivo del presidente Putin a Trieste.
(testo, video e foto di Tiziana Melloni. Licenza Creative Commons: uso non commerciale, citare la fonte)
Pordenone, l'ipotesi di un Fondo di solidarietà per la Tares. Videointervista al sindaco Claudio Pedrotti
- Dettagli
- Categoria: Politica e società
- Pubblicato Domenica, 24 Novembre 2013 17:58
- Scritto da Maurizio Pertegato
- Visite: 1396
Pordenone - "Sono poche le ricette che il Comune può mettere in campo per la crisi economica. Un'iniziativa che stiamo cercando di portare a termine riguarda la creazione di un Fondo di solidarietà per la Tares. Consentirebbe il pagamento degli interessi su un'eventuale rateizzazione".
A parlare è il sindaco di Pordenone, Claudio Pedrotti, intervenuto giovedì 21 novembre alla manifestazione dell'Ascom dal titolo "L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro… finché ci sono le imprese", assieme al direttore dell'Ascom Massimo Giordano, ad Aldo Biscontin, responsabile mandamentale Ascom, al vice presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Sergio Bolzonello ed al segretario della Cgia di Mestre, Giuseppe Bortolussi.
Pedrotti ha dichiarato "Siamo i gabellieri e ci stiamo inventando alcune formule per calmare la difficile situazione, ma dobbiamo andare alla radice dei nostri problemi. Serve più lavoro, perchè i consumi sono calati in modo drammatico e il costo delle tasse è aumentato. Inoltre, bisogna dare un taglio importante alla spesa pubblica". "Questa volta - ha concluso il primo cittadino - non possiamo più scappare e non basteranno solo le chiacchiere. Nei prossimi 6 mesi, mi aspetto delle cose veramente interessanti".
(Video intervista di Maurizio Pertegato; operatore video Renato Bianchini. Tutti i diritti riservati)
Unione Europea, basta rigidità: videointervista ad Alberto Marchiori presidente Ascom
- Dettagli
- Categoria: Politica e società
- Pubblicato Sabato, 23 Novembre 2013 13:39
- Scritto da Tiziana Melloni, Maurizio Pertegato
- Visite: 2354
Pordenone - "Siamo in una dittatura democratica": con questa affermazione paradossale il presidente dell'Ascom Confcommercio di Pordenone Alberto Marchiori commenta il vicolo cieco in cui la rigidità dell'Unione Europea sui conti nazionali sta portando la piccola impresa.
Alberto Marchiori è intervenuto giovedì 21 novembre alla manifestazione dell'Ascom dal titolo "L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro… finché ci sono le imprese", assieme al direttore dell'Ascom Massimo Giordano, ad Aldo Biscontin, responsabile mandamentale Ascom, al vice presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Sergio Bolzonello ed al segretario della Cgia di Mestre, Giuseppe Bortolussi.
Il presidente dell'Ascom Alberto Marchiori, con un intervento dall'eloquente titolo "Non siamo più disposti a…", ha manifestato il profondo malessere delle piccole imprese rispetto alla crisi.
Nella videointervista il presidente riassume richieste e proposte degli associati Ascom:
(Video intervista di Maurizio Pertegato; operatore video Renato Bianchini. Tutti i diritti riservati)
Altri articoli...
- Piccola impresa nocciolo duro del sistema Italia. Bortolussi: o meno tasse o più servizi. Video
- Approvata la legge elettorale dei Comuni. Due soli mandati per tutti i sindaci
- Seconda rata IMU: eliminazione quasi sicura, si cercano risorse. Pagherà l'impresa?
- Voto dei circoli per i candidati alla segreteria del Pd: in Friuli Venezia Giulia vince Renzi
- Il coraggio di amministrare: abolire le Province e ridurre il personale nei Comuni
- 10mila in corteo a Pordenone. Serracchiani: "faremo politiche industriali con o senza il governo". Foto
- In vista del centenario della Grande Guerra: l'Isonzo proposto come patrimonio dell'umanità Unesco
- Nel 2012 in Friuli Venezia Giulia gli incidenti stradali sono stati 3459. 84 i morti