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Seconda rata IMU: eliminazione quasi sicura, si cercano risorse. Pagherà l'impresa?
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- Categoria: Politica e società
- Pubblicato Giovedì, 21 Novembre 2013 10:21
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Roma - Si dà quasi per certa l’eliminazione della seconda rata dell’Imu, ma non sono così sicure le risorse che andranno a coprire il mancato gettito. Il decreto che abolisce la seconda rata dell’Imu approda il 21 novembre in Consiglio dei Ministri.
Mancano poche ore all’approvazione ministeriale ma il Tesoro sta ancora definendo le coperture che dovrebbero arrivare, salvo sorprese, dall’aumento degli acconti Ires e Irap per banche e assicurazioni - oltre il 120%.
Il Governo potrebbe trovare risorse anche dall’aumento degli acconti Ires e Irap delle imprese, come previsto dalla clausola di salvaguardia inserita nel decreto legge di fine agosto che ha abolito la prima rata dell’Imu e che prevedeva anche l’aumento delle accise sui carburanti.
Resta in piedi, almeno per il momento, l’ipotesi di far pagare l’imposta su terreni agricoli e fabbricati rurali anche se continua il pressing del nuovo centrodestra e Forza Italia che chiedono di non far pagare anche il comparto agricolo, operazione che porterebbe il costo della misura da 2 a 2,4 miliardi. Il Tesoro sembra però orientato a escludere dal pagamento solo abitazioni principali e case popolari.
Altro nodo da sciogliere è quello del gettito da restituire ai Comuni. I sindaci chiedono di avere tutto il mancato gettito, comprese le maggiori aliquote già deliberate per l’anno in corso: la differenza sarebbe di circa 500 milioni.
(fonte: Associazione Artigiani e Piccola Impresa CGIA Mestre)