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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Economia

Indagine economica Confcommercio FVG: segnali di ripresa di lavoro e fiducia

Indagine economica Confcommercio FVG: segnali di ripresa di lavoro e fiducia

Pordenone - È stata presentata a Pordenone martedì 12 luglio presso la sede Ascom l‘indagine congiunturale regionale realizzata per conto di Confcommercio FVG.

All’incontro sono intervenuti il presidente regionale di Confcommercio Alberto Marchiori, i direttori di ASCOM di Udine e di Pordenone, rispettivamente Guido Fantini e Massimo Giordano, e Pierluigi Ascani della Società Format Reserach che ha curato lo studio.

Dallo studio emerge che si vedono alcuni segnali di ripresa dell'occupazione e della fiducia degli imprenditori sul futuro.

"Il tasso di disoccupazione, ora pari al 7,1 per cento - ha detto il vicepresidente Bolzonello - dimostra che il lavoro fatto da questa Giunta regionale dal suo insediamento a oggi ha dato buoni frutti. Non dimentichiamo che nel 2013 lo stesso valore era superiore all'8 per cento".

Importante per Bolzonello anche la trasformazione dell'inoccupazione in disoccupazione, "segno che - ha detto il vicepresidente - soprattutto i giovani intravedono all'orizzonte la possibilità di trovare un lavoro".

Lo studio della Format Reserch ha focalizzato l'attenzione sulle imprese che operano nel settore turistico, nei tre mesi della stagione primavera-estate che è già partita.

Ciò che emerge dall'analisi è un sostanziale ottimismo per le presenze sia negli alberghi del litorale che in quelli delle località montane.

"Dopo tre anni di duro lavoro - ha detto Bolzonello - vediamo una positiva inversione di tendenza. In assestamento di Bilancio abbiamo già inserito un'operazione che verrà compiuta in collaborazione con i CATT Confcommercio FVG con una misura da 18 milioni di euro per la ristrutturazione degli alberghi e delle strutture ricettive presenti in regione".

Bolzonello ha poi spiegato che la Regione metterà a disposizione di Confidi 5 milioni di euro. "Un sistema quest'ultimo - ha detto il vicepresidente della Regione - che fino a tre anni fa era finito nel dimenticatoio e poco finanziato e che noi invece abbiamo rivalutato destinando fino a oggi circa 19 milioni di euro".

Per Bolzonello i Confidi rappresentano infatti un sorta di volano "per la piccola e piccolissima impresa che consente loro di essere competitivi sul mercato e dare quindi impulso al nostro sistema economico". Un dato quello sull'utilità dei Confidi nel Terziario messa in risalto dallo stesso studio, dal quale si evince come il 34 per cento delle aziende intervistate affermi che senza Confidi difficilmente avrebbe ricevuto un finanziamento. Inoltre il 67,1 per cento degli intervistati afferma di aver ottenuto, grazie al Consorzio, un sostegno in tempi rapidi e un 26 per cento che asserisce che il Confidi ha garantito costi inferiori.

Ancora sul fronte del credito, il vicepresidente ha annunciato che la Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia sta elaborando un provvedimento per dare alcune risposte alle aziende che hanno ricevuto un grave danno nell'accesso al credito, a seguito dei problemi che hanno colpito Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca.

"Stiamo studiando - ha precisato Bolzonello - un emendamento da portare nei prossimi giorni all'attenzione dell'Aula in occasione dell'assestamento di bilancio. Il sistema che metteremo in campo si baserà sull'utilizzo dei Fondi di rotazione tramite il sistema dei Confidi. Le imprese quindi potranno utilizzare una sezione che verrà creata ad hoc, con una dotazione finanziaria che stiamo definendo ma che probabilmente si aggirerà attorno ai due milioni di euro".

Il Report ha messo infine in evidenza come la nuova norma, proposta dalla Regione e impugnata dal Governo, con riferimento alla chiusura obbligatoria in occasione di dieci festività comandate, risulti decisamente apprezzata dagli esercenti con imprese tra i 10 e i 49 addetti (quasi l'85 per cento si dichiara molto o abbastanza d'accordo).

La percentuale sale al 94,9 per cento per gli esercizi commerciali fino a nove addetti. Opposta la posizione delle realtà più grandi (più di 49 addetti), oltre la metà delle quali si dice contraria.

Confesercenti: con crisi reati in aumento, risolti solo 2 casi su 10. Allarme per Nord Est

Confesercenti: con crisi reati in aumento, risolti solo 2 casi su 10. Allarme per Nord Est

Roma - Nel Nord Est dal 2008 al 2014 i reati denunciati da imprese e cittadini sono aumentati del 7,1%, contro il 3,8% nazionale. Il Nord Est ha anche il primato delle contraffazioni, aumentate del 147,2%.

È quanto emerge dalla ricerca Cer-Eures per Confesercenti, presentata a Roma il 6 luglio durante l'assemblea nazionale dell'associazione.

‘'Non aiutano a dare sicurezza i 7.700 reati ogni giorno denunciati in Italia, sapendo che 6.300 di questi rimarranno impuniti - ha detto il presidente della Confesercenti Massimo Vivoli. - E non dormono sonni tranquilli i negozianti: anche oggi in Italia 308 esercizi commerciali subiranno furti e rapine''.

Vivoli chiede ''elevata priorità'' per le misure atte a ridurre il grado di insicurezza fisica dei cittadini. ''L'obiettivo di sicurezza delle città deve diventare centrale all'interno dei programmi di utilizzo dei fondi europei, per le smart cities''.

La crisi economica non ha infatti portato solo calo di redditi e consumi. Durante la crisi, il numero di reati denunciati da cittadini e imprese in Italia è cresciuto sensibilmente, con un parziale recupero solo nel corso del 2014. Complessivamente, dal 2008 al 2014, i reati sono aumentati del 3,8%, oltre quota 2,8 milioni. L'aumento più marcato è al Centro (+8,9%) e Nord Est (+7,1%).

I reati di cui sono stati scoperti gli autori sono meno di 2 su 10 (18,8%), in leggera crescita sul 2010 (+0,2%). Notevole appare nel periodo l'aumento dei reati ai danni delle imprese del commercio e del turismo.

Le denunce per furti e rapine sono cresciute del 12,6%, a un ritmo tre volte più veloce degli altri reati. Si registra un vero e proprio boom della contraffazione, +40,3%, incremento trainato dal Nord Est (+147,2%).

Si aggiungono le oltre 12mila persone arrestate o denunciate per abusivismo e le oltre 28mila sanzionate amministrativamente.

Fincantieri firma accordo per joint venture con China State Shipbuilding Corporation

Fincantieri firma accordo per joint venture con China State Shipbuilding Corporation

Monfalcone - Fincantieri, leader mondiale nella costruzione di navi da crociera, e China State Shipbuilding Corporation (CSSC), il maggiore conglomerato cantieristico della Cina, hanno firmato un accordo per la costituzione di una joint venture finalizzata allo sviluppo e alla crescita dell’industria crocieristica cinese. Fincantieri acquisisce così un ruolo di primo piano a presidio di un mercato strategico e ad alto potenziale.

La firma è avvenuta il 4 luglio a Shanghai tra l’Amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, il Presidente di CSSC, Wu Qiang, e il Presidente di CSSC Cruise Technology Development e del cantiere Shanghai Waigaoqiao Shipbuilding (SWS), Wang Qi.

Alla cerimonia sono intervenuti l’Ambasciatore d’Italia in Cina Ettore Sequi, il Console Generale d'Italia a Shanghai Stefano Beltrame, il vice Ministro dell’Industria e Information Technology cinese Xin Guobin, il vice sindaco di Shanghai Zhao Wen, in rappresentanza del gruppo Carnival il Chief Operations Officer di Carnival Asia Michael Ungerer, oltre a numerose autorità del governo cinese e della municipalità di Shanghai.

L’accordo, che fa seguito a quelli storici con CSSC e Carnival Corporation del novembre 2014, prevede che la joint venture svilupperà e venderà navi da crociera destinate esclusivamente e appositamente personalizzate per il mercato cinese e asiatico. Tali navi saranno realizzate presso uno dei cantieri di CSSC, il sito di SWS, sulla base di una piattaforma tecnologica concessa in licenza alla stessa joint venture e al cantiere di SWS da Fincantieri, che quindi opererà, sempre attraverso la joint venture, per fornire le attività di sua competenza.

Per assicurare il successo della collaborazione e per beneficiare dell’esperienza consolidata di Fincantieri nello sviluppo e costruzione di navi da crociera, l’accordo prevede che Fincantieri fornisca alla joint venture e al cantiere di SWS anche servizi di consulenza specifici e alcuni componenti chiave delle navi.

Secondo il Ministero Cinese dei Trasporti, il mercato crocieristico cinese ha registrato una significativa espansione negli ultimi anni, raggiungendo 1 milione di passeggeri nel 2015. Le potenzialità di crescita sono stimate in 4,5 milioni di passeggeri nel 2020, che potrebbero portare tale mercato ad essere il secondo al mondo dopo quello americano, e in 8-10 milioni nel 2030, con una crescita annua a due cifre. Se questo trend si confermasse, il mercato cinese diventerebbe il primo in assoluto.

“Questo nuovo accordo rileva una volta di più il primato delle competenze tecniche e tecnologiche di Fincantieri, e ci pone al centro di un progetto senza eguali al mondo che è promosso direttamente dal governo cinese attraverso un programma molto ambizioso” ha dichiarato Giuseppe Bono, Amministratore delegato di Fincantieri.

“Ci siamo attrezzati per affrontare i nuovi scenari internazionali, e oggi veniamo prescelti come il partner cantieristico dello sviluppo della crocieristica di un Paese che guarda con grande determinazione a questa industria. Anche la presenza del nostro principale cliente Carnival, che acquisterà le navi oggetto degli accordi, è di fondamentale importanza per il successo del progetto. Oltre che una vittoria e uno sprone per il futuro a lavorare ancora più intensamente, questo risultato ribadisce la capacità del Gruppo di cogliere per primo le opportunità ad alto potenziale strategico e quindi il ruolo di leader a livello globale in tutti i settori in cui opera”.

Bono ha poi concluso: “È infine opportuno ricordare che i nostri cantieri italiani hanno assicurato il lavoro mediamente per i prossimi dieci anni, e che dall’accordo potranno derivare ulteriori benefici relativi sia alla componentistica che all’ingegneria, entrambe di assoluto livello”.

Wu Qiang, Presidente di CSSC, ha commentato: “La firma di questo accordo con Fincantieri, gruppo navalmeccanico leader internazionale di settore, è un’altra pietra miliare non solo per CSSC, ma per la storia della crocieristica cinese, per il suo sviluppo, e per la cooperazione nell’ambito della cantieristica tra Italia e Cina. L’unione delle forze rinvigorirà ulteriormente la rapida crescita del mercato cruise cinese e di quello asiatico-pacifico. Siamo ansiosi di lavorare insieme a Fincantieri, Carnival, CIC (China Investment Corporation) e gli altri partner strategici per riuscire a costruire e consegnare la prima nave da crociera di grandi dimensioni della Cina”.

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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