Economia
Indagine Unioncamere: economia del Friuli Venezia Giulia vista in positivo dagli imprenditori
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- Pubblicato Venerdì, 27 Maggio 2016 14:41
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Pordenone - Le previsioni degli imprenditori sull'economia nei primi mesi del 2016 sono indirizzate verso un moderato ottimismo.
Tornano a prevalere le opinioni positive rispetto alle negative, anche se si registra un lieve calo nel numero di imprese (-0,67%), più accentuato nel settore edilizio (-1,70%).
Il sentimento di breve periodo è improntato alla stabilità: per circa il 40/50% dei nostri imprenditori l’economia regionale dovrebbe continuare su questa congiuntura positiva.
Lo rivela l'indagine congiunturale trimestrale condotta da Questlab su 1.500 imprese regionali per conto di Unioncamere FVG, presentata il 26 maggio presso la Camera di Commercio di Pordenone.
L’aspetto più interessante del sondaggio è quello della prevalenza di imprenditori che pensano ad una crescita della produzione e delle vendite rispetto a quelli che prevedono un calo.
Il saldo risulta positivo nei comparti del vitivinicolo (+26%), manifattura (+7%), in particolare la meccanica (+11%), il Commercio (+9%), i Servizi dell’Ospitalità (+31%), la Logistica (+16%). L’unico saldo negativo si registra nell’Edilizia (-4%).
Il settore Vitivinicolo mostra fatturato positivo (+4,3% tendenziale), quello estero segnala un +2,1%. Nella Logistica +4,8% il fatturato, stabili i prezzi di vendita.
Per il presidente di Unioncamere FVG e Cciaa Pordenone, Giovanni Pavan, "gli sviluppi, se escludiamo il comparto dell'edilizia, che ha ripreso a soffrire, sono stati differenti dalle ipotesi. E questo è motivo di sollievo per noi. Sempre meno temporaneo, ci auguriamo".
Mondo del commercio di Pordenone in lutto: muore prematuramente Francesco Turrin, funzionario Ascom
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- Pubblicato Lunedì, 23 Maggio 2016 21:44
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Pordenone - L’Ascom-Confcommercio di Pordenone è in lutto. Sabato all’hospice di San Vito al Tagliamento si è spento, dopo aver combattuto per oltre un anno contro la malattia che non gli ha dato scampo, Francesco Turrin, 55 anni, funzionario stimato all’interno della struttura provinciale di categoria.
Lascia nel dolore la moglie Daniela e i figli Federico ed Elisa, rispettivamente di 22 e 20 anni, entrambi studenti, la mamma Maria Pia.
Residente a Cordenons, Francesco Turrin era entrato a far parte della grande famiglia dell’Ascom, che raggruppa gli imprenditori del Terziario, nel 1983 occupando l’incarico come consulente fiscale e contabile e, più recentemente, nel settore del credito alle imprese, licenze amministrative e pratiche per nuove aperture commerciali.
Con professionalità e impegno costante aveva svolto le proprie mansioni fino all’anno scorso quando si sono manifestati improvvisamente i primi sintomi della malattia. Dopo una delicata operazione e varie terapie le sue condizioni, però, si sono ulteriormente aggravate fino al ricovero, la scorsa settimana, all’hospice di San Vito, dove i medici nulla hanno potuto fare per alleviare ogni sofferenza.
Univa la passione e l’amore per i figli con il suo hobby preferito: la bicicletta e la pesca, oltre a dedicarsi con impegno nel volontariato che svolgeva assieme ai figli nella parrocchia di San Pietro a Sclavons.
Da giovane era una promessa del calcio.
Incredulità e costernazione sono le emozioni emersi anche dalla comunità di Cordenons, dove risiede la famiglia Turrin, mentre all’Ascom di Pordenone hanno espresso profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia il presidente provinciale Alberto Marchiori che proprio a luglio dello scorso anno lo aveva premiato per oltre trent’anni di lavoro nel corso del 70° anniversario di Confcommercio, il responsabile del territorio e vicepresidente Fabio Pillon, il direttore Massimo Giordano, i vari rappresentanti delle categorie e i presidenti mandamentali. Poi i sentimenti di tutto il personale dell’Associazione per Francesco: “Non ti dimenticheremo mai! Sei sempre nei nostri cuori”.
I funerali saranno celebrati mercoledì 25 maggio, alle ore 16.00, nella parrocchia di San Pietro a Sclavons, mentre martedì 24, alle 19.15, ci sarà il rosario. L’Ascom chiuderà per lutto mercoledì pomeriggio. Per volontà della famiglia non fiori ma offerte volontarie che saranno poi devolute all’hospice di San Vito.
L'impresa familiare al centro di un incontro dei Lions Club del Pordenonese
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- Pubblicato Venerdì, 20 Maggio 2016 15:53
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Pordenone - Sabato 28 maggio alle ore 9.00, organizzato dai Lions Club della Provincia di Pordenone, si svolgerà a Palazzo Montereale Mantica un interessante convegno dal titolo “Il Modello di Impresa Famigliare: una suggestionante realtà o un retaggio del passato?”
L’organizzazione di tale evento vede coinvolti tutti gli otto Lions Club della Provincia, con il patrocinio di Unindustria di Pordenone e il ricavato dalle sponsorizzazioni ed eventuali donazioni liberali sarà devoluto alla Fondazione CRO che si occupa della ricerca sul cancro.
Presenzieranno fra gli altri il vice Presidente della Regione Sergio Bolzonello, il direttore di Unindustria Paolo Candotti ed il Governatore Lions del Distretto Ta2 Mir Monsef Massud.
I relatori saranno il Prof. Paolo Gubitta, Professore Ordinario di Organizzazione Aziendale presso l’Università di Padova e Presidente del Corso di Laurea in Economia, il Prof. Massimo Bau assistant Professor in business administration (Jongkoping International Business School Svezia) e la Prof.ssa Francesca Visintin Professore Associato di Organizzazione Aziendale presso l’Università di Udine.
Indubbiamente l’Impresa Famigliare del “Nord Est”, negli anni anni Sessanta e Settanta, in un contesto di grande espansione, è stata un modello di attività imprenditoriale che ha tracciato un’identità storica e culturale di questo territorio, probabilmente unica ed irripetibile, con riconosciuta risonanza a livello internazionale.
Una seducente propensione al rischio, una vocazione “al fare in proprio” e la risposta delle risorse umane sublimata da una competente manodopera, sono state componenti fondanti di questa straordinaria e prepotente realtà, supportata da istituzioni che ne hanno compreso l’elevata valenza.
Tutto questo si è tradotto in accrescimento sociale, economico in misura trasversale, con un modello di Famiglie perfettamente in grado di rispondere alle necessità aziendali.
L’attuale modello imprenditoriale e l’internazionalizzazione dei mercati ha creato nuove necessità, diverse competenze e strategie.
L’interrogativo che si pone è come quel modello di Imprese Famigliari devono oggi agire, quali strategie devono adottare, se e come ricorrere all’irrinunciabile innovazione, quale governance sia la più consona, quali partner avvicinare e come procedere all’avvicendamento delle leadership aziendali.
A queste domande, i Relatori saranno chiamati a dare possibili risposte su una tematica di cui è intriso tutto il nostro territorio e l’animo di quelle persone che hanno sempre contribuito e che ancora vogliono essere attori di quella suggestionante realtà che è il “Nord Est”.
Per informazioni: 335-7012616
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