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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Economia

L'innovazione digitale di Pordenone cresce: nasce Booster da fusione di Fuel e Key Digital

L'innovazione digitale di Pordenone cresce: nasce Booster da fusione di Fuel e Key Digital

Pordenone - Si chiama Booster la nuova agenzia digitale in Acqua Group, società specializzata in servizi a supporto del marketing integrato.

La nuova realtà imprenditoriale nasce dalla fusione della storica struttura interna Key Digital e Fuel, l’agenzia di Pordenone fondata tra 2009 e 2010 da Paolo Delriu e Walter Padovan, che entra così nel gruppo.  

Booster nasce con un portafoglio clienti di circa cinquanta aziende, otto anni di esperienza e sedici specialisti digitali che si avvalgono del supporto di Key Adv, agenzia creativa di Acqua Group.

Due le sedi (Milano, per i contenuti, e Pordenone, dove sarà mantenuta la produzione).

L’agenzia sarà guidata da Delriu e Padovan, che siedono anche nel Consiglio di Amministrazione come soci fondatori.


L’offerta comprende digital strategy, community management, produzione di contenuti, siti web, e-commerce, web advertising, progetti editoriali web e di social media marketing e non solo.

Booster realizzerà anche app mobile, produzione video e web tv, realtà virtuale e 3D, realtà aumentata.

“Da sei anni siamo nel settore digital, con una forte attenzione a studiare lo sviluppo del mercato - dice Davide Arduini di Acqua Group. - La necessità di stare al passo con la crescita esponenziale di questo settore ci ha portato a scegliere di acquisire una società già esperta che si integrasse alla perfezione con le competenze che già abbiamo, in modo da esprimere subito il massimo potenziale di conoscenza e di servizi. Una scelta che abbiamo intrapreso insieme ai soci fondatori di Key Digital e di Fuel. Abbiamo così creato una nuova casa digitale nella quale potremo decidere di fare entrare anche altre realtà”.

Walter Padovan della pordenonese Fuel aggiunge: “Siamo entrati in Acqua Group per creare un vero e proprio cuore pulsante digitale. Ci ha unito l’idea di integrazione nella comunicazione e la vocazione nel cercare nuove strade, nuove soluzioni. Nel tempo abbiamo costruito un percorso di collaborazione che si è spontaneamente evoluto nell’unione delle nostre due realtà. L’unione delle nostre forze non è una semplice somma ma soprattutto la creazione di nuove idee e nuove visioni che possono fare davvero la differenza in un mercato così dinamico”.

Liberati immobili demaniali, firmato l'accordo. A Palmanova 20 edifici per iniziative private

Liberati immobili demaniali, firmato l'accordo. A Palmanova 20 edifici per iniziative private

Palmanova - L'Agenzia del Demanio e la Regione Friuli Venezia Giulia hanno firmato oggi un Protocollo d'intesa finalizzato al recupero e alla valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico del Friuli Venezia Giulia. La firma è avvenuta nella Polveriera Napoleonica Garzoni di Palmanova.

Il documento è stato sottoscritto dal direttore generale dell'Agenzia del Demanio Roberto Reggi e dalla presidente della Regione FVG Debora Serracchiani, alla presenza dell'assessore regionale alle Infrastrutture e al Territorio Mariagrazia Santoro, del sovrintendente alle Belle arti e Paesaggio del FVG Corrado Azzollini, del direttore regionale dell'Agenzia del Demanio Pierluigi Di Blasio e del sindaco di Palmanova Francesco Martines.

I Beni gestiti dall'Agenzia del Demanio in Friuli Venezia Giulia, ha ricordato Reggi, sono complessivamente 2.332 di cui il 78 per cento fabbricati e il 22 per cento terreni, per un valore di 947 milioni di euro. L'obiettivo è quello di ottimizzare l'utilizzo di questi Beni per ridurre il consumo di suolo e il ricorso a locazioni da parte dell'Amministrazione pubblica e, nel contempo, destinare i Beni non più interessati da finalità pubbliche ad altri utilizzi, siano essi edilizia residenziale, housing  sociale, turismo o servizi.

Secondo la presidente della Regione il protocollo rappresenta un esercizio virtuoso della specialità, attraverso la stretta collaborazione tra diversi soggetti e con l'obiettivo di qualificare il rapporto tra pubblico e privato. Alcune sinergie, a cui il protocollo mette una cornice giuridica, sono già state avviate come nel caso della sdemanializzazione di Porto Vecchio a Trieste o della caserma della Guardia di Finanza a Cividale.

In questo contesto si inserisce anche il Programma Unitario di Valorizzazione Territoriale (PUVaT) di Palmanova, città caratterizzata da una forte presenza di patrimonio immobiliare pubblico (in particolare ex  caserme) che rappresentano il 50 per cento della sua superficie.

Nell'ambito del PUVaT, è stato annunciato l'avvio della consultazione pubblica per 20 immobili della città stellata, di cui 14 di proprietà comunale e 6 dello Stato.

Fino al 13 ottobre prossimo, imprese, associazioni e cittadini potranno, attraverso i siti internet dell'Agenzia del Demanio e del Comune di Palmanova, inviare idee e progetti per la riqualificazione degli immobili in questione, la cui destinazione dovrà essere coerente con la programmazione prevista, destinata soprattutto a turismo e servizi. Potranno essere effettuate anche visite e sopralluoghi nei 20 siti per i quali sarà anche organizzato un open day.

Dalle manifestazioni di interesse si prenderà quindi spunto per stilare successivamente i Bandi a evidenza pubblica per la concessione degli immobili, valutando eventualmente quali saranno ancora destinati a utilizzo pubblico.

Assemblea della Federazione delle Banche di Credito Cooperativo FVG: aumento di raccolta e impieghi

Assemblea della Federazione delle Banche di Credito Cooperativo FVG: aumento di raccolta e impieghi

Tolmezzo (Ud)  - Si è svolta nella mattinata di sabato 11 giugno l'assemblea della Federazione delle Banche di Credito Cooperativo del Friuli Venezia Giulia (BCC FVG).

Il sistema regionale - è stato sottolineato - è ben patrimonializzato e pronto a raccogliere la sfida della riforma, segnando nel 2015 un aumento sia della raccolta che degli impieghi.

Nel 2015, la massa operativa gestita dalle 15 Bcc del Fvg è cresciuta del 3,7% su base annua, arrivando a superare i 14,2 miliardi di euro.

La raccolta globale si è portata a 8,8 miliardi di euro (+3,5%), con una crescita dell’1,2% nella componente della raccolta diretta e del 9,8% nella raccolta indiretta, trainata dal risparmio gestito cresciuto del 33%.

Gli impieghi, pari a 5,4 miliardi, hanno registrato un aumento del 3,9%. Nel corso del 2015 sono stati erogati nuovi finanziamenti a medio-lungo termine per 976 milioni, di cui 271 milioni per acquisto di immobili.  

Sono questi i dati più significativi del bilancio aggregato 2015 che sono stati presentati al Teatro Comunale “L. Candoni” di Tolmezzo, all’Assemblea dei soci della Federazione regionale delle Bcc.

Le difficoltà del contesto economico sono sottolineate dall’incremento del 20,84% dei crediti in sofferenza e da un aumento delle partite deteriorate del 16,69%.

L’ammontare delle rettifiche sui crediti ha raggiunto il valore di 105 milioni di euro (massimo storico), in salita del 43,73% rispetto al 2014.

Indice che, comunque, rimane nettamente al di sotto del restante sistema bancario e delle Bcc italiane, anche in ragione del portafoglio crediti caratterizzato da un miglior frazionamento dimensionale e settoriale.

Sui risultati 2015 ha pesato pure l’esborso di 4,5 milioni di euro che il sistema del Credito Cooperativo regionale ha dovuto sostenere per contribuire al salvataggio delle 4 banche italiane in crisi (nessuna delle quali era una Bcc).

"Le problematicità del contesto economico e sociale sono ancora palesi, ma non ci trovano passivi – ha spiegato il presidente della Federazione delle Bcc del Fvg, Giuseppe Graffi Brunoro –. Oltre alla presenza attiva a fianco delle nostre comunità, anche nel 2015 il Credito Cooperativo regionale si conferma come una componente del sistema bancario ben patrimonializzata. Infatti, tutte le 15 Bcc del Fvg dispongono di coefficienti di patrimonializzazione largamente superiori ai limiti minimi prescritti dalla normativa, ai requisiti patrimoniali delle Bcc italiane e dell’industria bancaria: il nostro CET1 Ratio medio è del 18,1%. Siamo così più che pronti a raccogliere la sfida delle riforma del nostro sistema e della nascita del Gruppo Bancario Cooperativo".

Nel 2015, inoltre, sono state sostenute oltre 4.600 iniziative “socialmente responsabili” (in campo culturale, sanitario, sportivo, educativo) per 3,9 milioni di euro; i soci sono circa 67.000 (+4%), i clienti 351.000; sono stati aperti oltre 23.000 nuovi conti correnti; sono state trattate 7.118 pratiche assicurative e il numero degli collaboratori è rimasto stabile (1.511), operativo in 238 sportelli.

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