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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Economia

Bonanni a Pordenone "Electrolux primo banco di prova per Renzi"

Porcia (Pn) - ''Electrolux sarà il banco di prova per il Governo Renzi, se ha intenzione di fare politiche industriali per il Paese''.

Lo ha detto il segretario nazionale della Cisl, Raffaele Bonanni, incontrando a Porcia i lavoratori della multinazionale svedese, nel presidio davanti alla fabbrica friulana. ''Qui lo aspettiamo - ha proseguito Bonanni - per politiche capaci di sostenere l'azienda, perchè le produzioni continuino e perchè l'innovazione sia all'ordine del giorno in questa realtà come da parte nostra - ha concluso - si è detto nell'ultimo incontro con la proprietà.

''Electrolux - ha aggiunto Bonanni - sarà il banco di prova per il Governo Renzi, se ha intenzione di fare politiche industriali per il Paese''. ''Qui lo aspettiamo - ha proseguito - per politiche capaci di sostenere l'azienda, perchè le produzioni continuino e perchè l'innovazione sia all'ordine del giorno in questa realtà come da parte nostra si è detto nell'ultimo incontro con la proprietà '-

''Ho visto - ha rilevato - che il premier non e' venuto qui a Porcia, probabilmente perche' voleva prepararsi per offrirci delle posizioni utili''.  ''Ha avuto il tempo - ha proseguito - ora può convocarci e dirci che idee ha per sostenere questa produzione, per discutere con la proprietà e dire cosa si offre per dare prospettive alle produzioni di qui e di altri sedi Electrolux''.

"Diciamo a Renzi: taglia le tasse a lavoratori e pensionati, acquisteranno i beni delle industrie e le imprese torneranno a produrre e assumere". "Sulle tasse - ha rimarcato Bonanni - il premier ha detto tante cose. Io dico che dobbiamo scegliere una cosa sola. Diamo liquidità alle imprese tagliando l'Irap o diamo soldi alle imprese che hanno lavorato per la Pa? Ma se non hanno commesse, o li mettono in banca o pagano i loro debiti, e non esce un posto di lavoro. E' come buttare soldi da finestra. Quindi tagliamo le tasse - ha concluso - a lavoratori e pensionati".

Electrolux sempre più in difficoltà: lascia Wallenberg. Mercoledì 5 marzo il governo vede l'azienda

Electrolux sempre più in difficoltà: lascia Wallenberg. Mercoledì 5 marzo il governo vede l'azienda

Pordenone - Mercoledì 5 marzo al Ministero dello Sviluppo economico si svolge un incontro esplorativo tra vertici della Electrolux Italia e la direzione generale per la politica industriale.

"Ai sindacati - spiega Gabriele Santarossa, della Rsu UILM della Electrolux Porcia - ancora non è giunta alcuna convocazione. Probabilmente, con il cambio di ministro, il MISE vorrà fare il punto della situazione".

A Porcia è giunto il 4 marzo per una visita il segretario nazionale Cisl, Raffaele Bonanni: "Electrolux sarà il banco di prova per il Governo Renzi, se ha intenzione di fare politiche industriali per il Paese" ha detto Bonanni, che ha incontrato i lavoratori della multinazionale svedese nel presidio davanti alla fabbrica.

"Qui lo aspettiamo - ha proseguito - per politiche capaci di sostenere l'azienda, perché le produzioni continuino e l'innovazione sia all'ordine del giorno in questa realtà".

Alla Electrolux proseguono i blocchi alle merci in uscita e per venerdì 7 marzo è in programma una manifestazione unitaria sul piazzale dello stabilimento di Porcia, con l'intervento di rappresentanti istituzionali, sindaci ed un gruppo di lavoratori di Susegana.

La situazione è resa più complessa dal cambio che si prospetta ai vertici internazionali dell'impresa svedese. Marcus Wallenberg, presidente del Consiglio di Amministrazione di Electrolux, ha reso noto che non sarà disponibile per la rielezione, che si svolgerà nel corso dell'Assemblea generale annuale il 26 marzo.

Il motivo è quello di garantire il rispetto delle nuove normative comunitarie, che limitano la somma di incarichi dei Consiglieri societari. Sarà probabilmente Ronnie Leten il nuovo presidente.

In questo clima d'incertezza arriva dunque il segnale positivo dal governo: quello di mercoledì è il primo di una serie di incontri che avranno luogo con management, rappresentanti istituzionali e sindacali.

I governatori del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani e del Veneto Luca Zaia avevano fatto forti pressioni sul governo perchè si convochi "un tavolo operativo, non da cerimoniale, su Electrolux" - queste le parole di Zaia. In quella circostanza, ha ricordato Zaia, dovrebbero essere presenti "i quattro presidenti di Regione, i rappresentanti dei lavoratori e la proprietà".

Da parte sua Debora Serracchiani lunedì 3 marzo aveva detto che è "opportuno e doveroso che il nuovo Governo nazionale si attivi e convochi al più presto, questa stessa settimana, il già annunciato 'Tavolo Electrolux', dove analizzare in dettaglio la situazione della presenza del Gruppo svedese in Italia, nella totalità delle sue quattro articolazioni industriali".

Serracchiani aveva ricordato che già la scorsa settimana aveva richiesto l'attivazione "urgente" del ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi, e richiamando l'impegno in questo senso assunto dalla Presidenza del Consiglio dei ministri.

"Un 'Tavolo' cui debbono necessariamente partecipare - aveva sottolineato da parte sua il vicepresidente ed assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello - anche le quattro Amministrazioni regionali di Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia, accanto alla proprietà ed alle organizzazioni sindacali per affrontare in modo unitario e sinergico una crisi che rischia di mettere in discussione la presenza dell'industria del 'bianco' nel nostro Paese, una presenza manifatturiera per numero di occupati seconda in Italia solo al comparto automobilistico".

"La Regione Friuli Venezia Giulia si sente sempre e costantemente impegnata a fianco dei lavoratori Electrolux di Porcia e dunque - assicura la presidente Serracchiani - siamo pronti a fare la nostra parte".

Cessione di Latterie Friulane, c'è l'accordo. Cassa integrazione per 104 lavoratori

Cessione di Latterie Friulane, c'è l'accordo. Cassa integrazione per 104 lavoratori

Udine - Si è chiusa il 3 marzo dopo sei ore di discussione la trattativa tra Latterie Friulane e Granarolo. Le condizioni per la cessione sono la Cassa Integrazione per 104 lavoratori per 24 mesi con impegno alla ricollocazione interna di 15 unità per giungere a 89 esuberi.

Il verbale è stato firmato dalle parti al tavolo sulla crisi del consorzio dal Vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello. "Previo accordo fra le parti - riporta una nota della Regione - potrà essere garantito ai lavoratori CIGS trattamento economico equivalente a quello percepito nei 12 mesi del contratto di solidarietà e si valuterà anche il mantenimento nell'unità di Campoformido, almeno parziale, del reparto yogurt".

La Regione si è impegnata a sostenere eventuali linee di investimento di Latterie Friulane, per garantire la massima ricollocazione interna possibile. Il percorso individuato intende consentire a Latterie Friulane di uscire dalla crisi e "permettere - afferma il comunicato della Regione - a una parte delle maestranze di mantenere il posto di lavoro, nonché accedere agli ammortizzatori sociali per i lavoratori in esubero".

Da parte sua, il presidente del Consorzio Latterie Friulane chiederà al gruppo Granarolo di impegnarsi a garantire la continuità della produzione sul territorio regionale.

Dal versante sindacale, Pierpaolo Guerra della Uila-Uil del Friuli Venezia Giulia, ha espresso attraverso una nota un giudizio positivo sul tavolo, "dove i rappresentanti di Granarolo, che oggi è l'unica soluzione possibile, hanno riconfermato la volontà di procedere con il piano industriale di acquisizione di Latterie friulane e la volontà di raggiungere un'intesa condivisa dalle parti".

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Direttore: Maurizio Pertegato
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Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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