Economia
"Ci avete lasciato in mutande": imprenditori del FVG a Roma per la protesta. Le foto
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- Categoria: Economia e mercati
- Pubblicato Mercoledì, 19 Febbraio 2014 13:16
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Pordenone - Sono state 60 mila le presenze alla manifestazione nazionale “Senza impresa non c’è Italia. Riprendiamoci il futuro” sotto le sigle Confcommercio, Confartigianato e Cna.
La delegazione di Pordenone, guidata dal presidente di Ascom-Confcommercio Imprese per l'Italia Alberto Marchiori, ha portato nella capitale un centinaio di manifestanti che si sono uniti a quelli della Confcommercio regionale e nazionale.
La centralissima piazza del Popolo è stata ribattezzata per un giorno Piazza delle Imprese. La protesta - precisano gli organizzatori - ci tiene ad essere soprattutto una proposta.
Non sono mancati striscioni ironici in quella che gli imprenditori definiscono una giornata storica: “Ci avete lasciato in mutande” uno degli slogan più gettonati. Proponiamo la galleria di immagini di Lorenzo Cardin, dell'Ascom pordenonese:
Di seguito la cronaca dei principali interventi della manifestazione.
"Siamo tanti, tantissimi - ha dichiarato Marco Venturi, presidente di Confesercenti - e rappresentiamo la stragrande maggioranza delle imprese italiane. Il prossimo governo e il Parlamento devono prendere atto di questa grande forza" e "devono cambiare registro"; 372.000 imprese hanno chiuso nel 2013, per la crisi economica e per "l'incapacità politica ed istituzionale" di affrontare la situazione.
"Noi non molleremo - ha dichiarato Venturi - saremo dialoganti ma pronti a tornare in piazza, in tutte le piazze italiane, se non avremo concrete e rapide risposte dalle nostre istituzioni".
"Siamo stanchi, stanchi: chiediamo rispetto, meritiamo più rispetto", ha gridato dal palco il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, secondo cui "non c'è più tempo" ed è "a rischio la pace sociale"; "Oggi qualcosa è cambiato - ha sottolineato - la politica non può fare finta di niente. Se non avremo risposte ci riproveremo ancora e saremo più numerosi e più determinati".
Più esplicito Giorgio Merletti, presidente di Confartigianato: "Ci siamo rotti i co..... - ha gridato - non ne posso più come imprenditore e come cittadino di essere soffocato da tasse e burocrazia". Poi rivolto al premier incaricato: "Matteo stai preoccupato, se non abbasserai le tasse alle piccole imprese ti faremo nero".
"Questa manifestazione - ha concluso - non resterà solo nella nostra memoria ma nella storia, come la più grande manifestazione delle piccole e medie imprese italiane".
Stessi toni nel discorso del presidente della Cna Daniele Vaccarino: "La manifestazione di oggi èe' un evento storico: la politica deve tenerne conto". "Non abbiamo perso la speranza, abbiamo perso la pazienza - ha sottolineato - e non siamo sereni, siamo incaz... La politica ci ha deluso ma nonostante tutto siamo qui per sostenere l'Italia".
"Gli invisibili - ha detto ancora - oggi sono tornati visibili, perché le ragioni dell'impresa diventino le ragioni dell'Italia". "Vale più un urlo che tanti discorsi - ha affermato il presidente di Casa Artigiani, Giacomo Basso - vogliamo dignità".
Le richieste di artigiani, piccoli imprenditori, commercianti sono di tagliare il peso delle tasse, favorire l'accesso al credito, ridurre il peso della burocrazia, rilanciare investimenti e consumi, temi simili a quelli evidenziati dai sindacati: "Anche noi ci mobiliteremo nelle prossime settimane - ha annunciato il leader della Cisl, Raffaele Bonanni - perché i lavoratori e le imprese hanno oggi gli stessi problemi e devono marciare uniti per la riduzione delle tasse e sollecitare una svolta nella politica economica".
(Credits: Lorenzo Cardin. Licenza Creative Commons: Uso non commerciale, citare la fonte)