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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Economia

Economia regionale sempre più logorata dalla crisi, 10% delle famiglie a rischio povertà

Economia regionale sempre più logorata dalla crisi, 10% delle famiglie a rischio povertà

Pordenone - La nuova indagine sull'economia regionale con i dati del terzo trimestre 2014 e le aspettative degli imprenditori del Friuli Venezia Giulia per il trimestre in corso è stata presentata venerdì 12 dicembre, alle 12, presso la Camera di Commercio di Pordenone.

Ha introdotto i lavori il presidente della Cciaa ospite, Giovanni Pavan; è intervenuto quindi il presidente della Cciaa di Udine e Unioncamere Fvg Giovanni Da Pozzo.

Assieme a loro erano presenti i colleghi presidenti delle Cciaa di Gorizia e Trieste, Gianluca Madriz e Antonio Paoletti.

A illustrare l’indagine congiunturale, realizzata dalla società Questlab su un campione di imprese di tutto il territorio regionale, dei settori legno-arredo e meccanica, edilizia, commercio al dettaglio, alberghi e ristoranti e vitivinicolo, è stato il presidente della Questlab Nicola Ianuale.

L’indagine congiunturale prevede come sempre un focus, che questa volta ha raccolto le opinioni delle imprese sul turismo e l’ospitalità.

Dall'analisi emerge che il tessuto produttivo del Friuli Venezia Giulia è sempre più logorato dalla lunga crisi economica.

Nel periodo gennaio-settembre 2014 le imprese attive sono calate di 1.445 unità; le aperture fallimentari sono state 170, le aperture di scioglimento e liquidazione sono state 1.076 e sono emerse alcune importanti crisi aziendali come quelle della Cooperativa Carnica e delle Coop Operaie di Trieste.

Le vertenze aziendali in Friuli Venezia Giulia hanno causato forti difficoltà alle famiglie: i nuclei familiari a rischio povertà sono il 10,1%, il 6,7% è classificato "a grave deprivazione", e un ulteriore 6,2% è a "bassa intensità lavorativa".

In questo quadro deteriorato, è proseguito il calo dei finanziamenti bancari. Per le imprese, dopo il -6,3% a marzo ed il -2,9% a giugno, si registra un -2,7% a settembre mentre per le famiglie la tendenza è rimasta stabile attorno al -0,7/-0,9%.

La qualità del credito resta ancora critica, anche se rispetto a dicembre 2013, il tasso di decadimento è calato prima al 2,9% (a marzo 2014), poi al 2,5% (giugno 2014) per raggiungere l'1,8% di settembre.

Resta stabile il valore delle esportazioni del Fvg: tra gennaio e settembre 2014, come confermano le elaborazioni del Centro Studi Unioncamere Fvg su dati Istat, è stato sostanzialmente pari a quello registrato nello stesso periodo del 2013 (+0,07%), con 8.716 milioni di euro, mentre sono calate di quasi il 2% le importazioni (4.677 milioni di euro), portando a un saldo commerciale positivo di 4.038 milioni di euro.

I risultati territoriali sono però molto differenziati: una crescita (di circa il 2/3%) si rileva per Pordenone, Udine e Gorizia, mentre vi è una flessione del 14% per Trieste.

I settori che hanno presentato le migliori performance sono “Prodotti alimentari e bevande” (+10,7%), “Mobile arredo” (+5%, incremento quasi tutto concentrato a Pordenone) ed elettronica (+12%).

"Analizzando i dati per territorio e per comparto – ha commentato il presidente di Unioncamere Fvg Giovanni Da Pozzo –, possiamo trovare alcuni segnali positivi, che arrivano soprattutto dall’export del comparto manifatturiero".

"Di contro registriamo ancora situazioni di crisi internazionali che interferiscono in modo significativo. L’andamento delle esportazioni in quest’ultimo trimestre torna ad essere negativo rispetto al trimestre precedente e le crisi politiche presenti in alcune aree strategiche per il commercio estero (Russia, Ucraina, Medio Oriente, Libia), condizionano i volumi di esportazione dell’industria".

"Il risultato di stabilità rispetto all’anno precedente resta comunque un segnale importante – ha concluso Da Pozzo –, che non pregiudica il percorso di riorganizzazione avviato da molte imprese regionali ma fa capire quanto le dinamiche geopolitiche possano influenzare la nostra economia".

Vertenza Ideal Standard-Idealscala: l'azienda invia lettera con paletti su trattativa

Vertenza Ideal Standard-Idealscala: l'azienda invia lettera con paletti su trattativa

Pordenone - La Ideal Standard ha inviato il 12 dicembre una lettera alla Cooperativa Ceramica Idealscala "nel tentativo di snellire il dialogo tra le due controparti".

Nel messaggio in sostanza i vertici aziendali fissano dei paletti per la trattativa in corso.

Il prossimo tavolo al Ministero dello Sviluppo economico per la reindustrializzazione del sito di Orcenico è stato infatti convocato per il 16 dicembre prossimo.

Nella lettera si legge che l'azienda multinazionale "esprime sorpresa" per "l'inusuale richiesta di sottoscrivere un patto di segretezza" con Idealscala, quale condizione per accedere al loro piano commerciale-industriale-finanziario e per la proposta di cedere "a costo zero" il marchio "Senesi" e 48 matrici, nonché di vendere a "valore di libro" gli asset del sito.

Idseal Standard nella lettera parla di "ultimo atto di un rapporto negoziale tra due parti private" e di una proposta "elaborata nel pieno rispetto di tutti gli accordi firmati fino ad oggi, nonché in coerenza con le discussioni e le posizioni aziendali espresse nel corso di tutti gli incontri".

Inoltre, nella lettera, riepiloga lo stato dei negoziati ricordando di essersi impegnata a "favorire l'ingresso di un nuovo soggetto imprenditoriale nel sito di Orcenico, previa valutazione della fattibilità tecnico-economica del piano industriale proposto dal nuovo soggetto; a concedere a prezzi di favore macchinari, stampi, marchio, volumi dati in outsourcing e capannoni".

L'azienda poi ricorda che "nel corso di almeno uno di questi incontri, su diretta richiesta delle istituzioni e delle organizzazioni sindacali, in vostra presenza, l'azienda ha poi chiarito che la condizione di favore è la rinuncia a qualunque possibile profitto legato all'eventuale cessione degli assets alla cooperativa".

Ideal Standard inoltre rileva il blocco all'ingresso dello stabilimento di Orcenico che comporta un "sequestro in violazione di ogni principio e norma a tutela della proprietà privata dei beni aziendali".

Il gruppo Sereni Orizzonti di Udine emette mini bond aziendali per 20 milioni di euro

Il gruppo Sereni Orizzonti di Udine emette mini bond aziendali per 20 milioni di euro

Udine - Sereni Orizzonti, nata nel 1996 a Udine, è oggi uno dei primi gruppi in Italia nel settore della costruzione e gestione di residenze socio-sanitarie per anziani, nuclei specializzati per disabili e comunità terapeutico-riabilitative per minori.

Il gruppo ha annunciato a inizio dicembre l’emissione di mini bond aziendali per 20 milioni di euro.

Si tratta di uno strumento di accesso al credito di tipo innovativo (emissioni di obbligazioni semplificate, previste dal Decreto Sviluppo - D.L. 83/2012 -, convertito in legge dal provvedimento n. 134 del 7 agosto 2012), che consente alle imprese di finanziare i propri progetti di sviluppo al di fuori del sistema bancario.

Sereni Orizzonti è la prima realtà in Friuli Venezia Giulia ad avvalersi di tale strumento finanziario. Partner per il collocamento dei titoli di credito Sereni Orizzonti presso gli investitori istituzionali è KPMG Fides Servizi di Amministrazione S.p.A. Italia.

“Oggi ci troviamo di fronte all'incapacità del mondo bancario di seguire i processi di sviluppo delle aziende virtuose - sottolinea Massimo Blasoni, azionista di maggioranza di Sereni Orizzonti -. Proprio nell’ottica di crescita di mercato, stiamo realizzando, per il quinquennio 2012-2017, un piano di investimenti di 80 milioni di euro. Il nostro obiettivo - prosegue Blasoni - è quello di costruire, in tempi brevi, dieci nuove case di riposo attraverso l'utilizzo di strumenti finanziari e bancari”.

Sereni Orizzonti è presente oggi con 46 residenze sanitarie per anziani, tra attive e in costruzione, in 9 regioni italiane (Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Sicilia e Sardegna).

L’azienda conta oggi 1.500 collaboratori specializzati. In totale le strutture dispongono di circa 2.800 posti letto, numero che pone Sereni Orizzonti come il terzo operatore di settore in Italia.

Per saperne di più: http://www.sereniorizzonti.it/

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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