Economia
Ideal Scala, Confcooperative: "Ora inizia la parte più difficile". Ne parla il presidente Maiorano
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- Pubblicato Venerdì, 30 Gennaio 2015 12:36
- Scritto da Maurizio Pertegato
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Pordenone - Ci sono buone prospettive per l'incontro che si terrà al Ministero dello Sviluppo economico il prossimo 4 febbraio sulla vertenza tra Ideal Standard e cooperativa Ideal Scala per il subentro nel sito produttivo di Orcenico Superiore di Zoppola (Pordenone).
Il 28 gennaio infatti, nella sede di Unindustria, alla presenza di Confcooperative, le parti hanno individuato le componenti dello stabilimento che saranno cedute - in comodato gratuito - per poter garantire la ripartenza dell'attività.
I beni - ha reso noto Confcooperative Pordenone - saranno ceduti per un periodo di sei anni (3+3). Entro il 31 marzo verranno stipulati gli atti e i contratti formali. Al termine del summit è stato anche sottoscritto un verbale di intesa che ratifica tutte le decisioni assunte e che saranno ufficializzate il 4 febbraio.
"Siamo soddisfatti - ha affermato il presidente di Confcooperative Pordenone, Virgilio Maiorano - per questa intesa raggiunta, soprattutto se pensiamo che a metà dicembre la trattativa era in fase di stallo. Ora inizia il periodo più complesso".
Di seguito la videointervista al presidente provinciale della Confcooperative di Pordenone, Virgilio Maiorano.
(a cura di Maurizio Pertegato)
Orcenico: Ideal Standard cederà a Ideal Scala beni aziendali in comodato gratuito per sei anni
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- Categoria: Economia e mercati
- Pubblicato Mercoledì, 28 Gennaio 2015 19:49
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Pordenone - Accordo raggiunto tra Ideal Standard e cooperativa Ideal Scala per il subentro nel sito produttivo di Orcenico Superiore di Zoppola (Pordenone).
Il 28 gennaio, nella sede di Unindustria, alla presenza di Confcooperative, le parti hanno individuato tutte le parti dello stabilimento che saranno cedute - in comodato gratuito - per poter garantire la ripartenza dell'attività.
I beni - ha reso noto Confcooperative Pordenone - saranno ceduti per un periodo di sei anni. Entro il 31 marzo verranno stipulati gli atti e i contratti formali.
"Siamo soddisfatti - hanno affermato il presidente di Confcooperative Pordenone, Virgilio Maiorano e il direttore Marco Bagnariol - per questa intesa raggiunta, soprattutto se pensiamo che a metà dicembre la trattativa era in fase di stallo".
Al termine del summit è stato anche sottoscritto un verbale di intesa che ratifica tutte le decisioni assunte e che saranno ufficializzate il 4 febbraio, al Mise.
"Dopo l'accordo della scorsa settimana - ha commentato Franco Rizzo, segretario regionale dei Chimici Cisl - c'era fiducia sull'individuazione degli asset e in effetti la sintonia è stata confermata. Adesso che gli strumenti sono a disposizione, possiamo far partire questa sfida, allo stesso tempo affascinante e difficile, di riavvio dello storico sito produttivo: si tratta, tuttavia, di una sfida che coinvolge l'intero territorio e che non possiamo permetterci di perdere".
I consulenti del lavoro discutono di jobs act: troppe le incertezze
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- Categoria: Economia e mercati
- Pubblicato Mercoledì, 28 Gennaio 2015 08:57
- Scritto da Fabiana Dallavalle
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Le norme del Jobs Act sono buone ma sono troppi i dubbi interpretativi che le rendono difficilmente applicabili dalle imprese nel concreto, per avere in tempi brevi effetti positivi sull’occupazione e sulla ripresa economica. Non hanno dubbi i Consulenti che si sono confrontati stamattina sul Jobs Act, durante il convegno organizzato dall’ ANCL S.U. - Sindacato dei Consulenti del Lavoro di Udine e dal Consiglio provinciale dell’Ordine di Udine, all’hotel Là di Moret: la riforma del governo Renzi è stata messa sotto la lente, da parte di chi quotidianamente assiste le aziende regionali nella gestione del personale.
La relazione centrale del convegno è stata affidata a Luca Caratti, esperto della Fondazione studi dei Consulenti del Lavoro che ha parlato di incentivi all’occupazione, nuovi ammortizzatori sociali, nuove procedure e conseguenze dei licenziamenti. “Il contratto a tutele crescenti, l'esonero contributivo e la detassazione Irap dal 2015 sono sicuramente interventi positivi ma, affinché possano esplicare i loro effetti, occorre renderli operativi al più presto, immaginando già ulteriori interventi di sostegno alle imprese e ai professionisti – ha commentato Caratti.
Le nuove regole infatti lasciano aperti troppi dubbi sull’applicazione con il risultato di non incentivare le assunzioni ma, al contrario, generare incertezze su tempi e fattibilità. Un esempio: non si sa ancora come e quando sarà gestito il rimborso per lo sgravio triennale previsto per i nuovi contratti a tempo indeterminato instaurati nel 2015, mentre è stata abrogata la legge 407/90 che, da oltre 20 anni agevolava l’assunzione dei disoccupati.
I tempi stringono, soprattutto in Friuli Venezia Giulia dove le ore di cassa integrazione hanno fatto registrare un boom di 5,3 milioni di ore nel mese di novembre, in controtendenza con il dato nazionale un po’ meno drammatico: “Le nuove norme possono creare occupazione solo se ad esse si affiancano interventi strutturali per diminuire il costo del lavoro e favorire gli investimenti imprenditoriali – ha aggiunto Caratti. L’analisi della norma e i chiarimenti dei dubbi interpretativi sono quindi una priorità assoluta: “ciò consentirà ai consulenti del lavoro di supportare le aziende, con nuove proposte che diano attuazione all’auspicato rilancio dell’occupazione, nella speranza che anche l’economia riparta – ha commentato il presidente provinciale ANCL Roberto Re - Quello di oggi, infatti, è solo il primo di una serie di convegni di approfondimento sui nuovi temi che interessano il mercato del lavoro e il futuro economico del territorio.”
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