Economia
Impiego dei fondi europei 2007-2013: Friuli Venezia Giulia tra le 6 regioni più virtuose
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- Pubblicato Martedì, 10 Febbraio 2015 14:53
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - Sono sei, con in tutto 28 programmi elaborati ed attuati, le Regioni che hanno ottenuto l'erogazione in toto dei Fondi europei a valere sui progetti della programmazione comunitaria 2007-2013, e tra queste c'è il Friuli Venezia Giulia.
Lo rivelano le elaborazioni dell’Osservatorio Il Sole 24 Ore-Gruppo Clas sulla certificazione della spesa nel 2014 per i 52 programmi (regionali e nazionali) sui fondi strutturali Ue in scadenza lo scorso anno.
Le altre regioni promosse ci sono Emilia- Romagna, Lombardia, Toscana, Veneto e Puglia, che hanno sempre rispettato gli obiettivi nazionali nelle scadenze.
Nel periodo 2013-2014, Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia distanziano le altre per il livello raggiunto di spesa certificata rispetto al target nazionale.
"L’obiettivo - spiegano Chiara Sumiraschi e Claudia Striato, ricercatrici del gruppo Clas - non è stilare una lista dei buoni e dei cattivi, ma capire l’andamento dei programmi nel corso dell’anno per individuare le situazioni che è bene presidiare".
Anche perché, fanno notare, "il 2015 sarà l’ultima chiamata per spendere le risorse dei fondi 2007-2013, con circa 13 miliardi ancora da certificare. Vanno inoltre avviati al più presto i programmi del periodo 2014-2020 che sono già in ritardo sulla tabella di marcia".
Soddisfatto l'assessore regionale alle Finanze e alla Programmazione delle Politiche economiche e comunitarie Francesco Peroni: "La ricetta adottata dalla Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia per contrastare il rischio di disimpegno di fondi europei comincia a dare i suoi frutti - ha detto Peroni nel commentare i dati diffusi dal Sole24Ore. - Decisivo ai fini del lusinghiero risultato oggi raggiunto è stato l'aver affrontato il problema con concretezza e intelligenza organizzativa: da un lato, abbiamo puntato sul coordinamento dei diversi uffici regionali coinvolti (costituendo una cabina di regia apposita); dall'altro, abbiamo offerto ai partner progettuali in difficoltà il supporto tecnico per superare ogni situazione di stallo e portare così a compimento i progetti finanziati. Ne hanno guadagnato cittadini e imprese, destinatari in vario modo dei progetti".
L'impiego delle risorse indicate dal Programma Operativo Regionale (POR) del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 2007-2013 ha infatti registrato sin qui un utilizzo pari, rispettivamente, al 108 e al 104 per cento in rapporto al target dell'Unione Europea e a quello nazionale.
Il target comunitario è fissato a 175,900 milioni di euro, quello dello Stato a 182,100 milioni di euro, mentre i pagamenti del Friuli Venezia Giulia certificati dalla stessa Unione Europea sono pari a 190 milioni di euro netti.
Un analogo risultato è stato ottenuto per quanto concerne il POR del Fondo Sociale Europeo (FSE): su uno stanziamento complessivo di circa 316,635 milioni di euro gli impegni di spesa "giuridicamente vincolanti" sono stati pari a 339,676 milioni di euro, con una spesa effettivamente sostenuta (a fine ottobre 2014) di 300,402 milioni di euro (107,2 per cento).
Complessivamente il Piano di Sviluppo Rurale (PSR) 2007-2013 ha visto alla fine dello scorso anno un plafond di risorse pubbliche erogate di 218,8 milioni di euro, superando di circa 6,5 milioni di euro il livello minimo previsto di 212,2 milioni di euro (103,5 per cento).
Approvata in Consiglio la legge "RilancimpresaFVG", riforma complessiva del manifatturiero e del terziario
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- Pubblicato Venerdì, 06 Febbraio 2015 12:13
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - Con 25 voti favorevoli della maggioranza, 18 astensioni delle opposizioni e nessun contrario, il Consiglio regionale il 5 febbraio ha approvato la legge RimancimpresaFVG.
Le ragioni delle rispettive posizioni erano state espresse nel corso delle dichiarazioni di voto. Mara Picin (Misto) aveva detto di apprezzare i contenuti della legge, ma di esser stata profondamente delusa dalla conduzione dei lavori in riferimento a un suo emendamento.
Per Roberto Revelant (AR) il voto avrebbe potuto anche essere positivo se solo ci fosse stato un po' più di coraggio nel trattare certi argomenti; sui consorzi - così Riccardo Riccardi (FI) - avete deciso di non decidere e le risorse dovevano essere messe a disposizione prima; Alessandro Colautti (NCD), anche a nome del collega Ciriani (FdI/AN), ha sottolineato come il suo Gruppo abbia lavorato nel merito (anche se la cosa non fa notizia - ha osservato) ottenendo su alcune questioni dei passi avanti.
Cristian Sergo (M5S) ha lamentato la bocciatura pressoché totale, quasi preconcetta, dei loro emendamenti e ordini del giorno.
Pietro Paviotti (Citt) ha parlato di legge che modernizza il sistema, che sa individuare i punti di debolezza e quelli di forza e che quindi si comporta di conseguenza.
Per Giulio Lauri (SEL) è compito principale di questa legge non solo aumentare il PIL delle imprese, ma soprattutto l'occupazione; Cristiano Shaurli (Pd) ha parlato di riforma vera del sistema manifatturiero, al quale si dà fiducia e al quale si chiede di concorrere al rilancio di questa regione con gli strumenti che oggi gli vengono messi a disposizione.
L'assessore Sergio Bolzonello ha sottolineato il ragionamento di ampio respiro che è stato fatto sulle politiche manifatturiere e, esprimendosi sugli ordini del giorno presentati, ne ha accolti 12 su 17.
A chiudere, la presidente della Regione Debora Serracchiani ha affermato che di fronte alla crisi siamo tutti convinti che non si debba rimanere fermi, ma che sia obbligatorio intervenire prendendo le contromisure necessarie.
"Il Friuli Venezia Giulia esce dalla crisi, e oggi la affronta meglio, solo se comprendiamo che non basta scrivere norme e regole: dobbiamo trasmettere ai nostri cittadini ed alle nostre imprese il convincimento che occorre fiducia e speranza per far crescere e costruire un modello di sviluppo vincente, un modello per tutto il territorio regionale, per l'intero Nord Est, per il nostro Paese", ha concluso Serracchiani.
"Il disegno di legge è stato approvato oggi dal Consiglio regionale a conclusione di un percorso per molte parti condiviso, con l'intento di dare risposte all'intero sistema industriale del Friuli Venezia Giulia", ha quindi dichiarato il vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello. "Abbiamo varato un provvedimento di Riforma complessiva del manifatturiero e del terziario, andando a delineare per il prossimo futuro un insieme di norme che permetteranno di rendere più competitivo il territorio regionale".
Si tratta di un Riforma di "medio periodo", frutto anche di quella legge varata lo scorso anno con la quale abbiamo già iniziato ad offrire alcune risposte, ad esempio nel settore dell'elettrodomestico bianco o nel comparto artigiano, ha osservato Bolzonello.
"Rilancimpresa è un legge che rimette al centro le politiche manifatturiere di questa nostra regione e che si indirizza soprattutto alle piccole e medie aziende del Friuli Venezia Giulia", ha infine sottolineato il vicepresidente.
(Foto Montenero ARC)
Giornata storica per i lavoratori di Orcenico: ratificato al MiSe l'accordo Ideal Scala - Ideal Standard
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- Pubblicato Mercoledì, 04 Febbraio 2015 18:12
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Roma - Giornata "storica" per la cooperativa Ideal Scala, sorta per dare continuità allo stabilimento di Orcenico di Zoppola chiuso dalla multinazionale Ideal Standard. Nel pomeriggio del 4 febbraio al Ministero dello Sviluppo economico, alla presenza del Vice Ministro allo Sviluppo Economico Claudio De Vincenti, è stato sottoscritto l'accordo che prevede la cessione in comodato d'uso gratuito dell'immobile e degli impianti produttivi Ideal Standard di Orcenico di Zoppola (Pordenone), alla cooperativa Ideal Scala. Al termine di un periodo di sei anni, il prezzo d'acquisto del capannone e delle attrezzature è stato fissato in 5 milioni di euro.
Nella sede del Ministero erano presenti anche l'assessore regionale al lavoro del Fvg, Loredana Panariti, i presidenti di Confcooperative e Unindustria Pordenone, i vertici nazionali e territoriali delle principali sigle sindacali di categoria e il sindaco di Zoppola, Francesca Papais.
Soddisfazione è stata espressa sia dalle istituzioni regionali che dai sindacati. Per il vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia Sergio Bolzonello, impegnato a Trieste nei lavori del Consiglio regionale per l'approvazione del disegno di legge "Rilancimpresa", "con questo accordo si aprono finalmente le prospettive per le quali abbiamo lavorato in questi mesi. È infatti di primaria importanza l'aver dato una prima risposta alle necessità occupazionali del territorio pordenonese".
"L'Amministrazione regionale - ha aggiunto Bolzonello - dà fin da subito la piena disponibilità per un confronto con le parti sociali e con la Cooperativa Ceramiche Ideal Scala al fine di individuare le forme di intervento possibili a sostegno di questa nuova attività industriale che, auspichiamo, possa essere in grado nel prossimo futuro di dare una risposta piena alla situazione occupazionale dell'area".
"Oggi al Mise abbiamo chiuso una pagina complessa di una vertenza che ha tenuto col fiato sospeso tutta la comunità di Zoppola": questo il commento del sindaco di Zoppola Francesca Papais, che ha aggiunto: "Questo risultato straordinario è stato ottenuto grazie alla compattezza e all'impegno di tutti. Con tenacia è stata tenuta in vita una grande opportunità per tutto il territorio. Un modello da esportare anche in altre situazioni di crisi. Siamo davvero soddisfatti. Ora inizia una nuova era per un azienda che ha dato lavoro a centinaia e centinaia di famiglie e che ora potrà continuare a vivere grazie al profondo senso di responsabilità e di iniziativa imprenditoriale dei lavoratori".
Così la Cisl: "la firma di oggi rappresenta una prima importantissima vittoria di un intero territorio che non si è mai voluto arrendere alla chiusura dello storico stabilimento - ha commentato Arturo Pellizzon, segretario provinciale della Cisl di Pordenone -: è la vittoria della determinazione e del coraggio dei lavoratori che, attraverso la costituzione della cooperativa ceramica Ideal Scala, hanno di fatto impresso una svolta ad una vertenza complicata e apparentemente senza sbocco".
"È anche la conferma di una strategia sindacale giusta, mai sguaiata e demagogica, fatta di idee, di proposte, di progetti - ha aggiunto il segretario regionale della Femca Cisl, Franco Rizzo, che ha seguito la vertenza in prima persona - che attraverso un dialogo intelligente con le istituzioni e la politica ha garantito la coesione del territorio e l'impegno di tutti intorno ad una vertenza diventata simbolo di riscatto di un territorio martoriato dalla crisi".
"Ora inizia la fase due: far ripartire la nuova attività anche per dare al nostro territorio uno sviluppo alternativo. Tutti siamo chiamati a un impegno straordinario: è vietato fallire. La costruzione di una robusta struttura finanziaria e il sostegno alla cooperativa - concludono - saranno il banco di prova di un impegno che sino ad ora tutti hanno manifestato ma che, già da domani, deve tramutarsi in azioni concrete".
"Finalmente, con la ratifica dell’intesa sulla cessione in comodato d’uso gratuito del sito di Orcenico da Ideal Standard a Ideal Scala, si gettano le basi per la ripresa delle attività produttive, consentendo ai lavoratori di poter avviare un’importante iniziativa di auto-imprenditorialità".
Lo dichiara Eliseo Fiorin, della segreteria nazionale dell’Ugl Chimici, che oggi ha partecipato all’incontro al Mise presieduto dal vice ministro allo Sviluppo Economico, Claudio De Vincenti.
Per il sindacalista "dopo momenti di difficoltà e strappi, che hanno messo a rischio la conclusione positiva della vertenza, i lavoratori, associati in cooperativa, potranno dimostrare concretamente che è possibile il rilancio del sito. Ci auguriamo che lo spirito di iniziativa degli ex dipendenti Ideal Standard sia da esempio per il territorio e il comparto".
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