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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Economia

2015 anno della "ripresina" a Nordest: lo prevedono i dati Prometeia - Cgia Mestre

2015 anno della

FVG - Dopo sette anni di crisi e di difficoltà economiche, il 2015 dovrebbe essere l’anno della "ripresina" soprattutto a Nordest. Queste almeno le proiezioni Prometeia - Cgia.

Insomma non è solo la presidente Debora Serracchiani a dirlo: "Il 2015 possa essere l'anno che stiamo aspettando da tanto tempo. L'anno in cui si ritroveranno fiducia e speranza. L'anno in cui la nostra comunità potrà davvero tornare a riconoscersi" (Così il messaggio di fine anno).

L'ottimismo viene anche dall’Ufficio studi dell'Associazione Artigiani Piccole Imprese (Cgia) di Mestre che, con i dati messi a disposizione da Prometeia, ha analizzato le previsioni di crescita per l’anno appena iniziato dei principali indicatori economici del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e delle province autonome di Trento e di Bolzano.

Ecco nel dettaglio i risultati emersi dall’analisi dei 5 indicatori presi in esame dall’Ufficio studi della Cgia.

Per quanto concerne il Pil, la crescita dovrebbe attestarsi attorno al +0,8 per cento: dopo gli 8,4 punti percentuali persi dall’inizio della crisi fino ad oggi, ci avviamo a invertire in maniera decisa la tendenza. Se in Veneto e in Friuli Venezia l’incremento dovrebbe essere del +0,7 per cento, in Trentino Alto Adige l’aumento dovrebbe toccare il +0,9 per cento.

I consumi delle famiglie sono destinati a crescere del + 0,9 per cento. Se a Bolzano l’incremento pare destinato a toccare il +1,1 per cento, nel Veneto l’aumento dovrebbe fermarsi al + 0,9 per cento, in Friuli Venezia Giulia al +0,8 per cento e a Trento al + 0,7 per cento.

Gli investimenti continuano a segnare il passo. Dopo aver perso oltre 20 punti percentuali dall’inizio della crisi sino ad oggi, anche nel 2015 la variazione di crescita sarà nulla. Solo il Friuli Venezia Giulia segnerà un timidissimo + 0,1 per cento.

Chi invece ha superato da tempo la fase più critica è l’export: dopo il + 3,4 per cento del 2014, nel 2015 l’aumento dovrebbe essere del +3,7 per cento, con un livello record del 4 per cento a Bolzano, seguito dal 3,9 per cento del Veneto, dal 3,5 per cento di Trento e dal +2,6 per cento del Friuli Venezia Giulia.

Il tasso di disoccupazione, infine, dovrebbe eguagliare il dato raggiunto nel 2014: 7,1 per cento. Se a Bolzano il tasso rimarrà al 4,4 per cento, a Trento si fermerà al 6,4 per cento, mentre nel Veneto scenderà al 7,2 per cento. Solo nel Friuli Venezia Giulia la disoccupazione è destinata a salire al 7,9 per cento.

"Se la Lombardia e il Nordest tornano a crescere, anche il resto del Paese è destinato a risollevarsi", sottolinea il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi.

In passato, spiega Bortolussi "è sempre stato così. Nonostante i timidi segnali di ripresa avvertiti nell’ultima parte dello scorso anno, anche nel 2015 la crescita sarà a macchia di leopardo. Se il manifatturiero sembra essersi lasciato il peggio alle spalle, la situazione delle costruzioni, dei servizi e del commercio rimarrà ancora molto difficile".

"Questi tre settori - afferma il segretario - continueranno a risentire del forte calo dei consumi delle famiglie e degli investimenti che in questi ultimi anni sono scesi a dismisura. Anche nel 2015, purtroppo, questi ultimi non dovrebbero dare alcun segnale di risveglio, attestandosi sulla variazione registrata l’anno scorso".

Da parte sua la presidente Serracchiani aveva ricordato nei giorni scorsi che il 2015 sarà l'anno in cui andranno attuate le riforme già approvate (Sanità, Enti locali, Cultura) e ne andranno varate altre, in primo luogo quella "per rilanciare le nostre imprese, creare posti di lavoro, essere attrattivi".

La presidente assicura che nel 2015 "porteremo a compimento le tante misure di semplificazione avviate, per rendere meno complicata la vita a cittadini e imprese. E continueremo a ridurre i costi della macchina regionale, pur garantendo gli stessi servizi ed anzi rendendoli più efficienti e di migliore qualità".

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