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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

European Maritime Day: più navi e meno Tir

European Maritime Day: più navi e meno Tir

TRIESTE - La tavola rotonda dell’European Maritime Day svoltasi venerdì 25 maggio presso l’Area Science Park di Trieste, che ha visto anche la partecipazione dell’Autorità Portuale, oltre al sindaco Roberto Cosolini, è stata un'importante occasione di confronto e divulgazione sulle tematiche legate al mare ed alla sostenibilità ambientale. Uno degli obiettivi dell'ultimo Libro Bianco sul futuro dei trasporti, adottato dalla Commissione Europea, è portare avanti una politica competitiva e sostenibile. Lo sviluppo di modalità alternative al trasporto via camion è diventato un imperativo che tutti dobbiamo rispettare.

L’autostrada del mare che collega Trieste alla Turchia, la maggiore del Mediterraneo, è senza dubbio uno dei fiori all’occhiello del porto di Trieste, specie se pensiamo ai vantaggi di carattere ambientale che derivano dal decongestionamento del traffico su strada. Rimanendo  in ambito regionale, va segnalato anche l’importante traffico di bramme ferrose, destinate ai laminatoi della zona industriale di Aussa Corno, che arrivano in Adriaterminal dal porto russo di Novorossjisk e da qui ripartono via chiatta per Porto Nogaro.

Dal 2007 – anno in cui è iniziato il servizio - ad oggi, sono state movimentate circa 1.800.000 tonnellate. Un importante risultato se pensiamo che tale sistema di cabotaggio ha tolto dalle strade regionali l’equivalente di 62.000 trasporti via camion, corrispondente a circa 12,5 milioni di chilometri percorsi in meno su strada.

"L’operazione green port che si sta attuando con questa amministrazione - afferma il Presidente Monassi - si focalizza anche su altri importanti progetti tra cui il cold ironing e  lo sviluppo del fotovoltaico.  Inoltre un grande progetto è in corso con il Ministero dell’Ambiente. A dicembre 2011 a Roma è stato sottoscritto con il Dicastero dell’Ambiente un Protocollo d’Intesa sul “Rilancio sostenibile delle aree del Porto di Trieste” finalizzato proprio alla promozione ed allo sviluppo sostenibile del territorio portuale e della sua economia".

"Grazie al Ministro Clini  - continua Marina Monassi - si è superato finalmente quel clima di immobilismo determinato dalla nota problematica del SIN nel comprensorio portuale-industriale della nostra città, con l’adozione di un nuovo tipo di approccio che ha posto in prima linea il rilancio sostenibile delle attività insediabili nell’ambito delle aree del nostro scalo, con particolare riferimento ai siti da recuperare e riconvertire in termini funzionali. Ed è proprio in virtù di questo  accordo che aree caratterizzate da una situazione di forte degrado ambientale, come quelle dove verrà costruita la piattaforma logistica e il terminal ro-ro,  potranno essere bonificate con notevoli vantaggi dal punto di vista ambientale, oltre che economico".

A Trieste undicimila tonnellate di rifiuti dalla Campania

A Trieste undicimila tonnellate di rifiuti dalla Campania

La ditta Acegas Aps di Padova, che gestisce i rifiuti anche a Trieste, ha informato la Regione Friuli Venezia Giulia che dalla Campania sono state conferite 11.830 tonnellate di rifiuti provenienti dagli impianti Stir di Giugliano e di Tufino; rifiuti non pericolosi che, secondo la normativa vigente, non hanno bisogno di alcuna autorizzazione regionale per essere conferiti all'inceneritore del capoluogo giuliano.

Paolo Menis e Stefano Patuanelli, consiglieri comunali del Movimento Trieste5stelle, avevano reso noto in un comunicato che lo scorso 17 maggio erano giunti via ferrovia 26 convogli carichi di rifiuti provenienti dalla Campania. Destinazione: l'inceneritore di Trieste.

"Trieste non può diventare l'immondezzaio d'Italia - avavano affermato Menis e Patuanelli - la tecnica dell'incenerimento è nociva e non è possibile continuare a fare business sulla salute dei triestini. Chiediamo che il sindaco, quale primo responsabile sanitario, intervenga e prenda una netta posizione contraria contro queste scelte compiute da AcegasAps".

Il Comune, da parte sua, aveva replicato tramite gli assessori Omero (delega alle aziende partecipate) e Laureni (ambiente): il conferimento è avvenuto in un ambito di legalità e in un'ottica di solidarietà tra regioni italiane.

Secondo il Movimento 5stelle, tuttavia, il sindaco non può sempre trincerarsi dietro la "solita storia" che "l'ex municipalizzata è un'azienda privata e quindi può agire come meglio crede": la maggioranza relativa delle azioni è in mano al Comune di Trieste. I consiglieri hanno ricordato inoltre che lo scorso febbraio l'assessore regionale Luca Ciriani aveva affermato che la Regione non avrebbe dato il consenso all'arrivo di rifiuti provenienti da altre parti d'Italia. "Ora ha cambiato idea?" chiedono.

Ecco la risposta del vicepresidente Ciriani, diffusa da una nota regionale: "Sono contrario alla scelta effettuata dall'amministrazione di Acegas Aps in relazione all'acquisizione dei rifiuti campani: ritengo invece che vada valorizzata una politica territoriale, dove il conferimento dei rifiuti debba riguardare esclusivamente il Friuli Venezia Giulia. Mi chiedo, inoltre, se il Comune di Trieste, quale azionista di Acegas, sia al corrente delle scelte della società, che rispondono a dinamiche economiche e non ambientali".

Per quanto riguarda la sicurezza, osserva il vicepresidente Ciriani, la Regione effettua, attraverso l'Arpa, i controlli di legge: "da questo punto di vista, in particolare per quanto riguarda il rischio di presenza di radioattività, la procedura di sicurezza è sempre in atto e risulta funzionante con l'allerta dei tecnici ed il loro intervento in caso di allarme".

Sisma in Emilia, protezione civile: 100 in serata a Mirandola

Sisma in Emilia, protezione civile: 100 in serata a Mirandola

TRIESTE - Una colonna della Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia, formata da cento persone fra tecnici e volontari, è partita alle 20 del 20 maggio, da Palmanova (Udine), alla volta del Comune di Mirandola, in provincia di Modena.

''Abbiamo ricevuto la richiesta da parte del Dipartimento Nazionale di portare il nostro aiuto alle aree colpite dal sisma - ha spiegato il vicepresidente della Regione Luca Ciriani -. Eravamo gia' in preallarme e quindi saremo in grado di partire gia' fra poche ore. Inizialmente manderemo in Emilia 100 persone fra tecnici e volontari, che porteranno con loro un centinaio di tende, alcune cucine da campo e tutte le necessarie attrezzature per fornire assistenza a piu' di 500 sfollati''.

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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